Home | Interno | Riva Arco Torbole | Riva del Garda: «Down»: una storia di paura e di coraggio

Riva del Garda: «Down»: una storia di paura e di coraggio

Nel 50° anniversario della fondazione di Anffas nell’Alto Garda e Ledro, va in scena venerdì 10 novembre lo spettacolo di Collettivo Clochart «Down»

«Down» è una storia di paura perché è nella paura che i bambini sviluppano il coraggio. La storia narra della paura di una madre di mettere al mondo una figlia con la sindrome di Down, e del coraggio di una figlia di affrontare le paure a cui la vita la sottopone.
È anche una storia d’amore, fatta di pazienza e di ascolto dove la bellezza giace nelle carezze e nei silenzi. Lo spettatore si troverà dentro le mura di una casa, forse di molte case, dove si celano le nostre fragilità e vederle, forse, ci può aiutare a trovare il coraggio di prendersene cura, senza giudizi e rifiuto alcuno.

Regia e drammaturgia Michele Comite, coreografie Hillary Anghileri, musiche originali Daniela Savoldi, scenografia Gigi Giovanazzi, Anna Ucosich e Rita Casarini, costumi Sartoria Clochar.
Età consigliata da 10 anni in su, durata 50 minuti. Lo spettacolo si svolge nella sala Garda del Palazzo dei congressi con inizio alle 20.30. L’ingresso costa 8 euro, biglietti disponibili in loco al momento dello spettacolo oppure in prevendita online su www.boxol.it. L’iniziativa ha il patrocinio del comune di Riva del Garda.
 
 Collettivo Clochart  
Nato come una piccolissima realtà di teatro di strada nel 2012, in questi anni ha diffuso e continua a diffondere e promuovere una nuova cultura della diversità, dove l’arte diventa vita e la vita diventa arte, dedicando particolare attenzione all’ambito educativo e formativo attraverso spettacoli teatrali e di danza, laboratori creativi e attività specificamente rivolte alla crescita della persona che vive una situazione di disagio.

Collettivo Clochart si prodiga infatti per dare opportunità espressive alle persone troppo spesso etichettate semplicemente come disabili, nello sforzo di uscire da una logica di pura assistenza per realizzare invece un’autentica esperienza educativa: ciò che si propone è di essere un sostegno per la normalità dando opportunità di espressione alla diversità.

Da qui la proposta di percorsi in cui tutte le persone si possano sentire esseri umani utili e parte di un gruppo, con l’obiettivo a lungo termine di inserire anche i cosiddetti disabili nel mondo del lavoro e permettere loro di acquisire autonomia.
Le attività dell’associazione e le sue finalità sono del resto ispirate ai principi di pari opportunità tra uomini e donne, tra abili e non, nel pieno rispetto dei diritti inviolabili della persona.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande