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Prosegue il «Progetto legalità e sicurezza»

Le forze dell’ordine e l’esercito incontrano la scuola primaria di Nago-Torbole

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Il Progetto Legalità e Sicurezza rivolto da diversi anni alle classi quinte della Scuola Primaria di Nago-Torbole ha visto l’incontro, quest’anno esteso alle Forze Armate per il comparto di Protezione Civile e Pubblica Sicurezza, delle diverse Forze dell’Ordine con la scuola.
In particolare, a partire dal mese di gennaio, si sono alternati in aula il personale della Polizia di Stato, della Stradale, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia Costiera, Polizia di Stato, Centro operativo Sicurezza Cyernetica e del 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito appartenente alla Brigata Alpina «Julia».
 
Nella prima parte delle lezioni, gli esperti hanno illustrato il loro lavoro e le loro specialità utilizzando supporti video e foto delle attività della rispettiva Forza Pubblica.
Nella seconda parte, invece, con gli agenti della Polizia Stradale i ragazzi hanno affrontato il tema della conoscenza delle regole della circolazione dei pedoni e dei mezzi di trasporto e si sono cimentati nella simulazione di un incidente stradale.
Con il personale del Centro operativo Sicurezza Cybernetica, hanno potuto trattare i temi legati all’uso dei social e della rete Internet.
 
Il personale della Guardia Costiera ha sviluppato gli argomenti legati alla sicurezza al lago e al mare e alla tutela ambientale e terminerà le lezioni ospitando a giugno le classi in visita alla motovedetta presso il Porticciolo di Torbole.
L’obiettivo di queste lezioni è quello di educare gli alunni a sviluppare comportamenti corretti: nella circolazione sulla strada; nell’uso di Internet e dei social; al lago e al mare e nei confronti della tutela dell’ambiente, con particolare attenzione alla riduzione dell’uso di materiali di plastica nella vita quotidiana.
 

 
Per la prima volta, congiuntamente al personale dell’Arma dei Carabinieri della Stazione di Torbole, hanno svolto una lezione in ogni classe quinta gli artificieri del 2° reggimento genio guastatori alpini dell’Esercito.
Tali lezioni sono state adattate appositamente per un uditorio molto giovane, ma con il focus incentrato sul messaggio di «non toccare mai in alcun modo i residuati bellici bensì segnalarli subito alle Forze dell’Ordine più vicine in zona».
Un master message importante da lasciare a chi ascolta direttamente ma, soprattutto, con l’indicazione di trasmettere anche a casa a familiari e conoscenti.
 
Si tratta di un’attività fondamentale, svolta dal personale del 2° guastatori, di prevenzione e educazione alla conoscenza dei rischi connessi a ritrovamenti di oggetti esplosivi e, dunque, dei comportamenti da adottare e, soprattutto, quelli da evitare assolutamente.
Le tecniche comunicative/didattiche utilizzate, oltre all’utilizzo di video e foto delle operazioni del reggimento nei diversi contesti ambientali delle Province Autonome di Trento e Bolzano, hanno visto anche il ricorso a simulacri e ordigni resi inerti con il fine di renderli quanto più distinguibili e riconoscibili da un pubblico di non addetti al settore affinché possano essere messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie a tutela dell’incolumità personale e collettiva.
 
L’obiettivo è quello di educare i ragazzi ad una prevenzione efficace al rischio di rinvenimento di residuati del Primo e Secondo Conflitto Mondiale che possono affiorare da scavi in cantieri edili/stradali, nei contesti urbani piuttosto che rurali, in aree vallive così come in ambiente montano in considerazione dell’attuale, costante ritiro dei ghiacciai.
Il Progetto ha permesso a ciascuna Forza dell’Ordine di illustrare il proprio operato congiuntamente agli altri Corpi dello Stato rendendo il senso di come le diverse Istituzioni, nel complesso, siano sinergici elementi di uno stesso meccanismo volto ad operare per la sicurezza della popolazione.
 
A tutti i Comandanti il ringraziamento più grande per aver creduto e continuato a credere in questi anni nell’importanza di questo Progetto educativo-didattico.

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