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I bersaglieri ad Arco per il centenario della fondazione

La delegazione dell’ANB ha consegnato all’assessore Trebo una targa commemorativa del centenario

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Per il centenario di fondazione, l’Associazione nazionale bersaglieri ha incontrato nella serata di mercoledì 12 giugno l’amministrazione comunale nella persona dell’assessore alla cultura Guido Trebo.
La delegazione dell’Anb, composta dal presidente e dal vicepresidente regionali Salvatore Biondolillo e Mario Menegatti, dal presidente della sezione di Trento Michele Migliarini e dai consiglieri Silvano Cassini, Gianni Peder e Mario Paolone, ha consegnato all’assessore Trebo una targa commemorativa del centenario.
L'incontro si è svolto alla galleria civica «Segantini», dove l’assessore Trebo ha illustrato agli ospiti le varie sale con l’esposizione permanente e quella temporanea, «Giovanni Segantini. Il poema universale».

Il presidente della sezione di Trento Migliarini ha raccontato la storia dell’associazione, il cui primo nucleo è nato a Torino nel 1886 con il nome di «Comizio veterani bersaglieri».
L’anno dopo a Milano la costituzione del secondo nucleo con il nome di «Società di mutuo soccorso fra bersaglieri in congedo».
La fusione dei due nuclei, che risale al 1° gennaio 1889, dà origine in un primo momento all’Associazione generale ex bersaglieri con mutuo soccorso e cassa di previdenza, e successivamente, il 1° gennaio 1911, all’Associazione di mutuo soccorso tra bersaglieri in Torino.
 
Nel 1921, in occasione della tumulazione della salma del Milite ignoto (il 4 novembre), le più rappresentative delle associazioni di bersaglieri sorte intanto in varie parti d’Italia, Torino, Milano, Brescia, Trieste, Bologna, Roma e Napoli, costituiscono la Federazione nazionale dei bersaglieri.
Il 30 giugno 1924 a Bologna, infine, in occasione di un grande raduno nasce l’Associazione nazionale bersaglieri.
Il presidente Biondolillo ha illustrato in sintesi le dimensioni dell’associazione, composta attualmente da 580 sezioni (di cui una in Canada) e da 76 fanfare, che in tutto lo Stivale onorano le canzoni del Fante piumato; mentre il vice Menegatti ha spiegato come per l’importante ricorrenza del centenario l’associazione si sia proposta di organizzare nel corso del 2024 una serie di iniziative culturali di carattere storico militare, nel solco di una tradizione ormai consolidata negli anni.
 
«Vorrei iniziare questo incontro ricordando una figura a me molto cara -ha detto l’assessore Trebo, membro onorario dell’Associazione bersaglieri d’Italia in quanto nipote di un bersagliere- nonostante non abbia avuto la fortuna di conoscerlo di persona: mio nonno materno, Egidio Zocchi di Storo, che era un fiero bersagliere.
«Il suo amore per la patria e per il Corpo dei bersaglieri è stato per me fonte di ispirazione, e con gioia ritrovo in voi quell’orgoglio di indossare il cappello con le piume che, dai racconti che mi sono stati fatti, fu uno dei tratti fondamentali del carattere di mio nonno.
«Oggi siamo in presenza di illustri rappresentanti della nostra associazione, a cui va il nostro ringraziamento per il lavoro instancabile e la passione con cui portano avanti gli ideali bersagliereschi, impegnandosi per tener viva la fiamma dei bersaglieri.
«Che questo centenario sia un momento di orgoglio e di rinnovata dedizione per tutti! Viva i bersaglieri!»

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