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Parte da Riva del Garda il camper a sostegno dei «Neet»

Al via il progetto europeo COPE, coordinato dalla Provincia autonoma di Trento e realizzato in collaborazione con l’Apss

Martedì 28 marzo 2023 il camper del progetto europeo COPE farà sosta a Riva del Garda, prima tappa di un tour che toccherà i maggiori centri del Trentino.
Il progetto COPE (Capabilities, opportunities, places and engagement - Capacità, opportunità, luoghi e coinvolgimento), finanziato dalla Commissione europea, coordinato dal Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento e realizzato in collaborazione con l’Apss, ha lo scopo di intercettare e coinvolgere i giovani tra i 15 e i 34 anni che non lavorano, non studiano e non sono inseriti in programmi di tirocinio e di formazione.
 
Nel mondo anglosassone sono identificati attraverso la sigla Neet (Not in education, employment, or training).
Questo primo appuntamento, che ha lo scopo di presentare il progetto alla cittadinanza dell'Alto Garda e Ledro, si svolgerà in due momenti.
Il primo vedrà il camper impegnato sul territorio, a contatto delle persone, in un‘opera di sensibilizzazione e di coinvolgimento: la mattina di martedì dalle 09.00 alle 12.00 in piazza Garibaldi a Riva del Garda, e nel pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00 in piazza III Novembre ad Arco.
Il secondo momento prevede un incontro alle 18 nella sala della Chiesa del Pernone a Varone, in via Chiesa Vecchia 178 a Riva del Garda, dove il progetto sarà presentato alla cittadinanza, agli enti pubblici e privati e alle organizzazioni di volontariato.

Quella dei Neet è una condizione di disagio sociale che comporta effetti negativi immediati sull’oggi, ma che soprattutto preoccupa per le gravi conseguenze che potrà avere negli anni avvenire.
Una situazione che purtroppo ci tocca da vicino. All’interno dell’Unione Europea l'Italia è uno dei Paesi in cui il fenomeno si presenta in forma più accentuata: si stima che il numero di giovani di età compresa fra i 15 e i 34 anni che non frequentano nessun tipo di scuola e non sono inseriti nel mondo del lavoro sia di oltre 3 milioni, ossia un giovane su quattro.
Una condizione che non risparmia i territori più fortunati e toccati da un relativo benessere come il Trentino: nella nostra provincia si ritiene che i Neet siano circa 15mila, con una prevalenza del genere femminile.
 
Le situazioni che portano questi giovani alla decisione di sottrarsi a scelte di vita fondamentali, come quelle di impegnarsi in un progetto scolastico o in un percorso lavorativo, sono molteplici: possono dipendere da fattori legati agli stili di vita e alla salute, oppure da situazioni sociali, familiari e relazionali, senza trascurare gli aspetti culturali, ambientali ed economici.
Una situazione resa più complessa dal fatto che si tratta di persone che tendono a sottrarsi ai normali percorsi di integrazione e di sostegno sociale.
Ciò che rende l’iniziativa dell’Apss e della Provincia autonoma tanto più opportuna e meritoria.
 
Il progetto COPE si pone l'obiettivo di raggiungere 300 giovani che si trovano in questa situazione, favorendo la loro interazione con la comunità locale, promuovendo in questo modo il loro benessere e la loro autonomia sociale, scolastica e lavorativa attraverso percorsi individualizzati.
Centrale a questo scopo è la figura del link worker, un operatore che ha la funzione di facilitare l’inizio di un cambiamento che permetta ai giovani Neet di esplorare i possibili collegamenti offerti dal territorio, attraverso un coinvolgimento attivo della persona interessata.
Fondamentale a questo scopo è la creazione di una rete di collaborazioni tra enti, istituzioni, servizi, agenzie, cooperative, associazioni, imprese, organizzazioni pubbliche e private, e con la popolazione in generale.

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