Tavola rotonda organizzata da MAGISNAT nella sede dell'OMS
Nel corso della 76ª Assemblea Mondiale della Sanità si è parlato del «ruolo delle biotecnologie nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile»
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Nel prestigioso scenario della sede dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a Ginevra, di recente si è svolta una importante tavola rotonda con un qualificato panel di esperti.
Questi esperti hanno contribuito con preziosi spunti a latere di un evento parallelo alla 76ª Assemblea Mondiale della Sanità, sul «Ruolo delle Biotecnologie nel Raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) tramite la Promozione della Salute».
Doderato dal dott. Ludovico Seppilli, il dibattito ha visto la partecipazione di personalità di rilievo che hanno condiviso la propria esperienza e fornendo prospettive sull'interazione tra le biotecnologie e la promozione della salute.
La dott.ssa Gabriella Sozanski, membro fondatore dell'Alleanza per la Promozione della Salute (A4HP) e punto di riferimento dell'OMS a Ginevra, ha posto le basi sottolineando il ruolo cruciale delle biotecnologie nel promuovere gli SDGs e la salute globale. Ha evidenziato il potere dei progressi biotecnologici nel fronteggiare le sfide globali.
Il professore Hussein Elsangak, vicepresidente dell'A4HP e studioso della Life University negli Stati Uniti, ha condiviso la sua saggezza sulla «Filosofia della Vita».
Il prof. Elsangak ha approfondito le basi filosofiche degli avanzamenti chiropratici, esplorando le loro implicazioni per l'esistenza e il benessere umano.
La signora Audrey Wong, presidente del Comitato di Sanità Pubblica della Federazione Internazionale degli Studenti in Farmacia (IPSF), ha offerto una prospettiva fresca sull'argomento.
La sua presentazione dal titolo «Le Prospettive dei Giovani sul Ruolo delle Biotecnologie nel Raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile n. 4» ha illuminato il ruolo attivo che le giovani generazioni possono svolgere nel raggiungere lo sviluppo sostenibile attraverso il potere trasformativo delle biotecnologie.
La dott.ssa Faten Benabdelaziz, responsabile dell'Unità di Benessere presso il Dipartimento di Promozione della Salute dell'OMS, ha arricchito la tavola rotonda con la sua competenza.
La dott.ssa Benabdelaziz ha sottolineato la necessità di sfruttare le innovazioni biotecnologiche per creare ambienti che favoriscano il benessere, consentendo a individui e comunità di prosperare.
La tavola rotonda è proseguita con una serie di profonde riflessioni da parte di relatori stimati, ognuno offrendo una prospettiva unica sull'intricata relazione tra biotecnologie e promozione della salute:
Il professor Robert S Marks dell'Università Ben-Gurion del Negev, Israele, ha approfondito il tema di «Una Carriera nella Sostenibilità One Health: Come le Biotecnologie Contribuiscono ai Bisogni Urgenti del Mondo».
Ha illustrato il significativo contributo che la biotecnologia e la bioingegneria apportano nel fronteggiare le sfide globali e promuovere il benessere olistico.
Il professor Liborio Stuppia del Centro di Studi e Tecnologie Avanzate (CAST) dell'Università G. d'Annunzio di Chieti-Pescara, Italia, ha discusso eloquentemente dell'intricata relazione tra «Geni e Dieta nella Prevenzione delle Malattie Croniche nelle Generazioni Future».
Le sue riflessioni hanno messo in luce il potenziale degli avanzamenti biotecnologici nel plasmare l'esito sanitario delle future generazioni.
Il dottor Matteo Bertelli, presidente di MAGISNAT, ha attirato l'attenzione sull'«Importante Ruolo dei Polifenoli della Dieta Mediterranea nella Prevenzione delle Malattie Non Trasmissibili».
La sua presentazione ha gettato luce sull'impatto benefico delle biotecnologie nella promozione di stili di vita più sani e nella prevenzione di malattie croniche.
Il professor Munis Dundar, presidente dell'Associazione Europea di Reti Tematiche di Biotecnologia (EBTNA), ha offerto una prospettiva globale sulle «Utilizzazioni Biotecnologiche nei Servizi Sanitari di Protezione a Livello Mondiale».
Il professor Dundar ha sottolineato il potere trasformativo delle biotecnologie nel potenziare i servizi sanitari e migliorare il benessere delle popolazioni in tutto il mondo.
Il professor Tommaso Beccari del Dipartimento di Scienze Farmaceutiche dell'Università di Perugia, Italia, ha affrontato la pressante problematica dei «Disturbi Alimentari che Colpiscono le Giovani Generazioni».
Le sue riflessioni hanno gettato luce sul potenziale delle biotecnologie nel comprendere e affrontare questa crescente preoccupazione.
Il professor Sandro Michelini del Servizio di Diagnostica Vascolare e Riabilitazione dell'Ospedale Marino, Italia, si è concentrato sull'intricata relazione tra «Fattori Causali Genetici ed Epigenetici nel Lipedema».
Il discorso del professor Michelini ha mostrato il ruolo delle biotecnologie nell'individuare i fattori sottostanti che contribuiscono al lipedema e nell'avanzare le opzioni di trattamento.
Il professor Antonio Amoroso del Dipartimento di Scienze Mediche dell'Università di Torino, Italia, ha offerto una discussione avvincente sulle «Approcci Genomici per la Diagnosi e la Prevenzione delle Malattie Genetiche».
La sua presentazione ha evidenziato il potenziale trasformativo delle biotecnologie nell'avanzare la medicina genetica e migliorare le strategie diagnostiche e preventive.
Il dottor Carlo Zuccato, ricercatore di AERSAFE, ha concluso la tavola rotonda con la sua presentazione su «L'Importanza della Purificazione dell'Aria nella Prevenzione delle Epidemie».
Il dottor Zuccato ha gettato luce sul ruolo critico delle biotecnologie nel mantenere la qualità dell'aria e prevenire la diffusione delle epidemie.
La tavola rotonda presso la sede dell'OMS a Ginevra è stata un incontro intellettuale di brillanti menti, ognuna delle quali ha contribuito all'avanzamento della conoscenza e alla promozione della salute attraverso le biotecnologie.
Con le loro prospettive ed esperienze diverse, questi esperti hanno fornito preziosi spunti sull'interazione tra biotecnologie e il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Attraverso la collaborazione e l'innovazione, le biotecnologie hanno un immenso potenziale nel plasmare un futuro più sano e sostenibile per tutti.
In conclusione, il nostro obiettivo principale è creare un documento di posizione che sottolinei l'importanza della Dieta Mediterranea nella prevenzione delle Malattie Non Trasmissibili (NCDs). Esaminiamo specificamente il ruolo delle predisposizioni genetiche individuali, degli stili di vita e della pressante questione dei cambiamenti climatici.
Questo sforzo è strettamente allineato all'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, che delinea una visione completa per il benessere globale.
Gettando luce sul ruolo cruciale della Dieta Mediterranea come misura preventiva contro le NCDs, il nostro obiettivo è promuovere una profonda comprensione del suo impatto potenziale sulla salute globale.
Attraverso questa esplorazione, cerchiamo di sensibilizzare e comprendere la rilevanza della Dieta Mediterranea nel migliorare la salute e il benessere globali.
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