Benessere della prostata: il ruolo cruciale della dieta
Oltre all'alimentazione, anche lo stile di vita ha un ruolo fondamentale
Soprattutto dai 40 anni in poi, per l’uomo diventa prioritaria l’attenzione al benessere della prostata.
Lo stile di vita ha un ruolo fondamentale a tal proposito. Sono infatti diversi gli studi che, nel corso degli ultimi anni, hanno portato alla luce il legame tra conseguenze come l’aumento del girovita e dei livelli di colesterolo sulla salute di questa ghiandola.
In generale la sindrome metabolica, tra le conseguenze di un aumento di peso eccessivo e della sedentarietà, può essere pericolosa per la prostata.
La dieta ha quindi un ruolo cruciale. Lo stesso si può dire per l’integrazione, preziosa soprattutto in un’epoca come questa che, per ragioni che vanno dalla fretta alla mancanza di conoscenze scientifiche, vede diverse persone portare in tavola piatti poco equilibrati (si può quindi spiegare il successo di Prostamol 90 capsule, l’integratore per la prostata, un supplemento a base di Serenoa Repens).
Prostata: come capire se si è ingrossata
Prima di entrare nel vivo dei consigli su come mangiare per il benessere della prostata, apriamo la breve parentesi relativa ai sintomi del suo ingrossamento.
Tra i segnali a cui fare attenzione rientra il frequente bisogno di urinare, soprattutto nelle ore notturne.
Inoltre, da tenere in considerazione c’è anche la riduzione dell’urina espulsa, per non parlare delle disfunzioni erettili.
Davanti a questo quadro sintomatologico, è il caso di rivolgersi tempestivamente a un urologo esperto.
Essenziale, come già accennato, è valutare pure lo stile di vita. Secondo diverse evidenze scientifiche, dietro al collegamento tra sindrome metabolica e problemi alla prostata potrebbe esserci l’insorgenza di un quadro infiammatorio.
Nei casi in cui la sindrome metabolica raggiunge livelli alti, si può parlare di infiammazioni sistemiche, ossia riguardanti tutto l’organismo e, di riflesso, pure la prostata.
L’alimentazione e l’integrazione intervengono proprio per lenire la suddetta situazione. Chiarita questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo dei consigli su cosa mettere in tavola.
Cosa mangiare per una prostata in salute
Quando si parla della dieta per il benessere della prostata, è sempre molto importante procedere con un approccio personalizzato e con un piano messo a punto da un nutrizionista.
Esistono comunque alcuni consigli validi a livello generale. Tra questi, rientra l’apporto di grassi omega-3, noti per la loro efficacia antiossidante e antinfiammatoria.
Un altro consiglio pratico che fa la differenza riguarda la riduzione dell’apporto di zuccheri semplici.
Tornando ai lipidi, facciamo presente l’importanza di ridurre l’apporto di acidi grassi saturi e polinsaturi.
Non esagerare con l’apporto di questi nutrienti ha anche un altro vantaggio, ossia la riduzione dei livelli di colesterolo cattivo.
Spazio a pesce azzurro e ad alimenti conditi con olio extra vergine di oliva.
Molto importante è altresì la scelta delle verdure. Tra quelle maggiormente consigliate in una dieta contro la prostata troviamo le carote e la zucca.
Le crucifere sono particolarmente benefiche. Diversi studi effettuati negli ultimi anni hanno infatti portato alla luce un loro possibile ruolo nel rallentamento del cancro alla prostata (ricordiamo che l’iperplasia prostatica, la condizione al centro dell’attenzione in queste righe, è di natura benigna).
Altrettanto importanti in una dieta finalizzata al miglioramento del benessere della prostata sono i pomodori.
Il motivo per cui vale la pena includerli nella propria routine alimentare è la presenza di licopene, un antiossidante tra i più potenti in natura.
Non dimentichiamo che il licopene è presente anche nella frutta.
Tra le fonti più interessanti figura l’anguria, uno dei punti di riferimento quando si parla di alimentazione sana in estate.
Ottimi, sempre per via della loro ricchezza in composti antinfiammatori e antiossidanti, sono anche i frutti rossi.
Attenzione: anche se la frutta fa bene, è cruciale non esagerare. La frutta, infatti, contiene fruttosio. Alla luce di ciò, è il caso di mantenersi entro i 200 - 300 grammi quotidiani.
I cibi da assumere con moderazione
Quando ci si accorge di avere problemi di prostata - ma anche prima che si presentino, in quanto la prevenzione è importante - è bene iniziare ad assumere alcuni alimenti con moderazione.
Tra quelli la cui presenza in tavola dovrebbe essere ridotta figurano le carni processate a livello industriale e gli insaccati. In entrambi i casi, infatti, si parla di fonti di acidi grassi saturi.
Da ridurre è anche il consumo di spezie e condimenti piccanti. In questo caso, la problematica riguarda il rischio di irritazione della vescica.
Attenzione anche a non esagerare con la caffeina.
Il rischio di lasciarsi prendere la mano con la tazzina è quello di avere a che fare con irritazioni della vescica e con uno stimolo anomalo della minzione.
Conclusioni
Il benessere della prostata è un obiettivo centrale per la salute maschile e, come abbiamo appena visto, l’alimentazione fa la differenza.
Oltre ai consigli appena menzionati, è il caso di ricordare l’importanza di non esagerare con l’alcol, tra i fattori infiammatori più rilevanti quando si parla dell’impatto dell’alimentazione sulla salute.
Da tenere sotto controllo è anche l’apporto di grassi omega-6, potenziali cofattori in caso di infiammazione.
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