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L’associazione Tam Tam per Korogocho compie 30 anni

Festeggia così: martedì 19 aprile 2022 alle ore 20.30 a Trento, Oratorio del Duomo, e mercoledì 20 aprile 2022 alle ore 20.30 a Dro, Centrale di Fies a Dro

Martedì 19 aprile 2022 alle ore 20.30, l’associazione Tam Tam per Korogocho festeggia i suoi 30 anni di attività con la presentazione del libro «Fermata Korogocho. Un tam tam per la dignità», presso la sala dell’oratorio del Duomo in Via Cardinale C. Madruzzo 45, a Trento, con padre Alex Zanotelli, Monica Gaspari (coautrice del libro e volontaria a Korogocho) e con interventi di Roberta Zalla, presidente di Tam Tam per Korogocho, Tatiana Brusco, Diocesi di Trento, Massimiliano Pilati, presidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani e padre Tullio Donati, comboniano.
 
Il secondo appuntamento è previsto per MERCOLEDì 20 APRILE, alle ore 20.30 nella straordinaria cornice della Centrale di Fies a Dro dove sul palco saliranno P. Alex Zanotelli e Claudio Bassetti, presidente di CNCA Trentino Alto Adige.
Il tema della serata sarà «Costruire la pace in tempo di guerra», Zanotelli e Comina aiuteranno ad interpretare il tremendo dramma che stiamo vivendo.
 
La decisione di narrare l’esperienza di Tam Tam per Korogocho, vissuta in 30 anni di impegno e di amore per l’Africa, vuole uscire dagli schemi del racconto, vuole partire da Korogocho perché questo è il cuore della testimonianza, ma anche aiutare a riflettere su cosa significa per i volontari fare esperienza di volontariato, e offrire alcuni spunti per arricchire la nostra esperienza ogni giorno nei nostri «mondi».
 
Racconta Roberta Zalla, presidente dell’associazione: «Questo libro, ci sembra un utile strumento per festeggiare il nostro cammino, fatto di tanti passi, di tanti anni di impegno, di tante persone che ci hanno accompagnato attraverso una testimonianza concreta.
Raccontando la nostra testimonianza, soprattutto ai giovani e partendo da quanto abbiamo visto e vissuto a Korogocho, promuoviamo una attenzione all’altro, allo straniero, a chi è più fragile, al diverso.
Crediamo che sia importante fare memoria, insieme, per attualizzare il senso dell’impegno e valorizzare la testimonianza.»

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