Un novembre ricco all’insegna del Service – Di Luciana Grillo

Nel mese di novembre il Rotary club Valsugana ha spaziato in vari campi, coinvolgendo i soci e le socie in serate sempre interessanti

Ricco di iniziative il mese di novembre per il Rotary club Valsugana che ha spaziato in vari campi, coinvolgendo i soci e le socie in serate sempre interessanti.
Il primo incontro è stato rivolto alle donne che presentano asimmetrie dei seni in seguito a mastectomie o per cause naturali.
Un piccolo gruppo di giovani professionisti ha fondato la start up ONEBra, una piccola azienda che realizza coppe personalizzate da inserire in confortevoli reggiseni, stampate in 3D.
 
Inoltre, le donne coinvolte sono riunite in una community dove si possono trovare sia testimonianze dirette che interventi mirati di specialisti che hanno la possibilità di sostenere le pazienti anche psicologicamente e informarle su ogni aspetto e problematica legati alla patologia da cui sono state colpite.
La «squadra» è costituita da giovani professionisti: Silvia Chiera, Giulia Faoro, Sofia Santi, Ciro Malacarne e Danilo Tomasoni, a cui il presidente Luigi Rivieccio e tutti i soci hanno tributato un lungo applauso.
 
Il secondo incontro è stato centrato sulla vita che conducono i detenuti nella casa circondariale e gli ex detenuti: hanno parlato della loro attività Aaron Giazzon, Direttore presso l’Associazione Provinciale di Aiuto Sociale per i detenuti, gli ex detenuti e le loro famiglie Onlus e Franca Gamberoni, mediatrice familiare di grande esperienza, componente del Direttivo A.L.F.I.D.
Giazzon si occupa non soltanto di rapportarsi con l’ente pubblico finanziatore, ma dei progetti di volontariato interni ed esterni alla casa circondariale.
 
La vita in carcere è scandita da regole e orari: i detenuti si suddividono in gruppi, chiamano «zio» il più anziano, hanno nostalgia dei familiari e ansia di libertà.
Per loro vari Enti e Associazioni organizzano corsi di lingua o professionalizzanti perché vedano uno spiraglio di speranza, perché possano in qualche modo reintegrarsi nel mondo libero e entrare nel mondo del lavoro.
Gamberoni ha sottolineato le problematiche affettive che nascono quando i genitori sono in carcere, i conflitti, il problema della violenza contro le donne che si cerca di arginare mediante percorsi adatti agli uomini maltrattanti.
 
Anche in questa occasione, il gradimento di socie e soci è stato manifestato con richieste di approfondimenti, chiarimenti e altro.
Il terzo incontro ha avuto una duplice valenza: la cena conviviale si è tenuta presso il Grand Hotel Imperial di Levico, dove operano gli studenti della Scuola alberghiera di Alta Formazione, a cui da anni il Rotary club Valsugana assegna borse di studio per premiare gli studenti e le studentesse più meritevoli.
 
Ispirano tenerezza questi ragazzi che servono piatti raffinati, spiegano le caratteristiche dei vini abbinati alle pietanze, offrono panini speciali e poi, a conclusione, consegnano a ciascun tavolo una pagella perché il loro lavoro (dalla qualità e dall’impiattamento dei cibi alla mescita del vino eccetera) sia valutato. Sarebbe facile indicare sempre la votazione più alta…ma il compito dei commensali è quello di far notare qualche mancanza, di valorizzare certe scelte gastronomiche, perché la valutazione aiuti gli allievi a crescere in abilità e professionalità.
 
Ma non è finita qui! Ospiti del club sono stati i responsabili di ANFFAS Borgo Valsugana con alcune ragazze che hanno realizzato i gadgets che il club offre ai relatori che invita.
Il Presidente del club, Luigi Rivieccio, può dirsi davvero soddisfatto, così come socie e soci che settimanalmente si incontrano e si adoperano perché il servire rimanga al centro del loro interesse, così come richiesto dal Rotary International.