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L’attività di Trentinosolidale durante l’emergenza sanitaria

In un comunicato il presidente Giorgio Casagrande comunica che è stata ripresa l'attività, sia pure parzialmente

Per integrare quanto apparso questi ultimi giorni sulla stampa locale in merito agli «Aiuti Alimentari», ci preme segnalare che Trentinosolidale, che l’11 marzo 2020 aveva formalmente comunicato la temporanea sospensione del servizio di distribuzione gratuita di alimenti freschi, ancora con martedì 17 marzo ha ripreso la sua attività seppure in forme parzialmente diverse da quelle tradizionali.
Infatti - con l’entrata in vigore del decreto del Presidente del Consiglio 11 marzo 2020, c.d. «Decreto #IoRestoaCasa» che ha sospeso tutte le attività dei servizi di ristorazione - alcuni bar, pizzerie, ristoranti e alberghi nonché i grossisti che riforniscono bar, pizzerie, ristoranti e alberghi si sono trovati con giacenze di scorte alimentari a scadenza ravvicinata. Per cui molti di essi hanno chiesto a Trentinosolidale di accettare donazioni di alimenti.
Trentinosolidale ha accettato i prodotti degli esercenti e dei grossisti e, con un gruppo ristrettissimo di volontari, ha pure continuato la raccolta di alimenti limitatamente ai panifici della città di Trento che storicamente donano l’eccedenza della loro produzione.
 
Cosicchè Trentinosolidale ha contribuito e contribuisce a rifornire, dal lunedì al sabato, con pane, pizze, frutta e verdura fresche e altri generi di pronto consumo le mense delle Case di prima accoglienza Casa Bonomelli, Casa della Giovane, Casa Maurizio, Casa Santa Maria, Casa Paola, Casa Orlando, Casa Giuseppe, oltre alle mense del Centro Trentino di Solidarietà (a Casa Lamar e a Casa di Giano), dell’Associazione Famiglie Tossicodipendenti (a Piedicastello) e di alcuni Istituti religiosi.
Inoltre, Trentinosolidale mediante i propri gruppi territoriali associati che gestiscono i punti di distribuzione, e in rete con altre associazioni del territorio, ha fornito e continua a fornire alimenti per la preparazione di pacchi di viveri da distribuire a famiglie in difficoltà nel Comune di Rovereto e nei comuni circostanti, oltre che nelle zone dell’Alto Garda, della Val di Sole, del Primiero e della Bassa Valsugana.
Con la prossima settimana tale servizio sarà esteso anche alla Val di Fiemme e alla Val di Fassa.
 
A tutti i donatori, vecchi e nuovi, il nostro grazie perché consentono di offrire una risposta concreta a un problema sempre più grave: garantire ai soggetti più deboli le condizioni minime vitali prescritte dai valori della nostra società.
Trentinosolidale ha risposto all’emergenza sanitaria rispettando il «RestaaCasa» per evitare di trasmettere il virus e di allargare la platea dei contagiati e, pertanto, ha sospeso l’attività ordinaria dei punti di distribuzione.
Ma, in forma ridotta e alternativa nella forma dei pacchi-viveri, e rigorosamente osservando le prescrizioni sanitarie ricevute, Trentinosolidale continua nella sua missione: evitare lo spreco di alimenti, offrire una risposta concreta al bisogno primario del cibo, agganciare soggetti nuovi nell’attività di donazione e promuovere aiuti favorendo processi di cittadinanza attiva.

Giorgio Casagranda

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