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Il capitano Samantha Cristoforetti presenta la Missione «Futura»

L’astronauta trentina è la prima donna italiana a salire sulla Stazione Spaziale Internazionale – Partirà dal Cosmodromo di Bajkonur (nel servizio)

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Samantha Cristoforetti, pilota dell’Aeronautica Militare ed Astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, ha illustrato i contenuti della missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana «Futura»: missione che la vedrà protagonista quale prima astronauta italiana sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per circa sei mesi.
Alla missione «Futura» - la seconda di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana - il Capitano Cristoforetti prenderà parte quale Flight Engineer e membro dell’equipaggio della spedizione ISS 42/43.
Il lancio avverrà la notte tra il 23 ed il 24 novembre 2014 dal Cosmodromo di Baikonur (vedi sotto) a bordo della navetta Soyuz.
Compagni di viaggio di Samantha saranno il russo Anton Shkaplerov, Comandante della navicella e l’americano Terry Virts, Flight Engineer.
L’evento si inquadra nel contesto delle attività formative mirate a diffondere, in Aeronautica Militare, le conoscenze innovative e tecnologiche legate al concetto di spazio a supporto delle capacità operative.
Lo spazio è la naturale estensione dell’ambiente operativo dell’Aeronautica Militare che fa della tecnologia uno dei suoi punti di forza.
La sua propensione verso l’innovazione e la sperimentazione nonché la lunga tradizione in studi e attività nel campo dei satelliti, del volo supersonico ed umano, hanno permesso all’Aeronautica Militare di fornire gran parte degli astronauti italiani, da Roberto Vittori a Luca Parmitano, da Maurizio Cheli a Samantha Cristoforetti che sono stati tutti allievi dell’Accademia Aeronautica.
 
 Cosmodromo di Bajkonur
Il cosmodromo di Baikonur, anche chiamato Tjuratam, è la più vecchia e utilizzata base di lancio del mondo.
Fu costruito dall'Unione Sovietica ed ora è sotto l'amministrazione russa, nonostante geograficamente si trovi in Kazakistan.
Si trova a circa 200 km a est del lago d'Aral, vicino alla città di Tyuratan, nella zona centro-meridionale del paese (vedi cartina).
Il nome «pulce» è stato dato per fuorviare i paesi occidentali sul reale luogo del cosmodromo, suggerendo che si trovasse vicino a Bajkonur, una città mineraria a circa 320 km a nord-est dalla base spaziale.
Bajkonur era il centro principale di funzionamento dell'ambizioso programma spaziale sovietico da prima degli anni sessanta fino agli ottanta ed è dotato di attrezzature per il lancio di velivoli spaziali con e senza equipaggio umano.
Può supportare una vasta gamma di razzi vettori: Sojuz, Proton, Tsyklon, Dnepr e Zenit. Svolge un ruolo essenziale nello schieramento e nelle operazioni di routine della Stazione spaziale internazionale.
Le strutture furono realizzate alla metà degli anni cinquanta come centro per missili a lungo raggio, ma successivamente è stato ampliato per ospitare lanci spaziali. Una cittadina di supporto fu costruita attorno alle strutture del centro, e fornita di appartamenti, scuole e il necessario per gli operai del centro.
Raggiunse lo status di città nel 1966 e venne chiamata Leninsk, ma nel 1995 è stata ribattezzata Bajqońy.
 
Sono molti i voli entrati nella storia partiti da qui: il primo lancio riuscito di un satellite artificiale il 4 ottobre 1957 (Sputnik 1), il primo lancio verso lo spazio con a bordo un uomo (Yuri Gagarin nel 1961), e con a bordo una donna (Valentina Tereškova nel 1963).
Il programma continuò anche dopo la dissoluzione dell'Unione Sovietica nel 1991, sotto la direzione della Comunità degli Stati Indipendenti. Nel marzo del 1996 la Russia accettò di pagare 115 milioni di $ all'anno al Kazakistan per l'utilizzo del centro (il contratto ha durata di vent'anni con la possibilità di prolungamento per altri 10).
Durante questa lunga disputa tra Russia e Kazakistan per il pagamento dell'affitto, la Russia ha iniziato l'ampliamento di un altro cosmodromo: il cosmodromo di Plesetsk nell'oblast di Arcangelo (nord della Russia).
Il 28 dicembre 2005 dalla base è avvenuto il lancio del primo satellite del programma di prova del sistema europeo di posizionamento Galileo. 
 

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