Un incontro «Franco» col sindaco Ianeselli - Di Luciana Grillo

Wheel Trento Castello e Rotary Club Trento lo hanno incontrato al Grand Hotel Trento

I club service trentini, pur avendo caratura internazionale, non trascurano il loro territorio.
La Presidente dell’Inner Wheel Trento Castello C.A.R.F., professoressa Loredana Bettonte, insediatasi il 1° luglio 2021, ha subito preso contatto con il sindaco Ianeselli e lo ha invitato a un incontro con le socie, per ascoltare i suoi progetti e le sue considerazioni sulla nostra città e sulla qualità della vita che essa ci offre.
All’appuntamento, fissato per lo scorso 27 settembre, la Presidente Bettonte ha invitato anche il Rotary club Trento. E il Presidente, dottor Matteo Sartori, ha accettato molto volentieri e dunque lunedì socie e soci, con i loro ospiti, hanno accolto al Grand Hotel Trento il Sindaco e lo hanno ascoltato, in un silenzio quasi religioso, carico di curiosità, prima rispondere alle domande a volte sornione del direttore Faustini, poi a quelle più legate alle esperienze da cittadini, rivolte dai presenti.
 
Si è parlato di sicurezza, innanzi tutto, e dell’impegno tanto della Polizia Locale che dei residenti, che il Sindaco vuole esigenti.
Ai trentini che abitano in centro storico e che sono esasperati dalle movide che impazzano in alcuni luoghi ben noti della città, Ianeselli ha risposto che si stanno cercando luoghi alternativi dove i giovani possano ritrovarsi senza causare disturbo, nel rispetto comunque e sempre degli orari e del decoro individuale e collettivo.
A un anno dall’inizio del suo mandato, il Sindaco si è detto soddisfatto di aver trovato, il 26 dicembre 2020, un tetto ai senza fissa dimora, facendo aprire l’ostello chiuso a causa del Covid.
 
Ha poi ricordato che durante la settimana di San Vigilio i nidi per l’infanzia sono rimasti aperti e che le rette per gli stessi sono state notevolmente ridotte.
Altra cosa di cui è orgoglioso è la pedonalizzazione di via del Suffragio, che ha reso una bella strada, dai portici affascinanti, uno spazio da vivere in libertà.
 

 
Delusioni? Insuccessi? – Ha chiesto Faustini.
«Non sono mancate le delusioni, mi disturbano le scritte sui muri, sono un segno di disordine urbano; penso che vadano migliorate sia la gestione degli impianti sportivi che la regolamentazione dell’edilizia privata» – ha risposto prontamente Ianeselli, che ha individuato nelle risposte veloci alle esigenze dei cittadini un indice di disponibilità all’ascolto e alla collaborazione.
 
C’è un’idea nuova di città? Come si utilizzerà il PNRR? – Ha domandato Faustini.
«Renderemo più vivibile una vasta area della città con l’interramento della Ferrovia e la costruzione della Circonvallazione ferroviaria.
«Quanto al PNRR» – Ha continuato il Sindaco – si tratta di somme molto impegnative. Bisogna pensare bene a come spenderle, ricordando che è un’occasione unica e irripetibile.»
 
Avviandosi alla conclusione, a Faustini che gli ha chiesto se sia soddisfatto dell’incarico attuale o se si sia pentito di aver abbandonato il Sindacato, Ianeselli ha risposto che a volte, da sindacalista, si è sentito solo, che non si è mai pentito di aver accettato la candidatura a Sindaco, che ha scelto collaboratori competenti e leali, capaci anche di dirgli un No quando lo ritengono opportuno.
E vorrebbe essere ricordato per aver contribuito a fare della città di Trento una delle più sostenibili d’Europa.
 
Poi, è toccato ai presenti: qualcuno è ritornato sul problema «movida = degrado», qualche altra persona gli ha suggerito di lasciare via Belenzani e piazza Duomo libere da banchetti, mercatini, strutture metalliche che non permettono una visione completa della piazza («una delle più belle d’Italia»), ancora è stato ricordato che i mezzi che raccolgono i rifiuti circolano, e disturbano, nel centro storico anche alle 10 e alle 11 del mattino; infine si è parlato del nuovo ospedale, e così via.
 
È stata una bellissima serata, un dialogo franco (e poteva essere altrimenti? Il Sindaco si chiama Franco!) e senza retropensieri, un’attenzione profonda in tutti.
E se ci ritrovassimo anche l’anno prossimo?
Grazie all’intraprendenza della Presidente Bettonte e all’adesione del Rotary!