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Autumnus, le note conclusive della Pro Loco di Trento

Il presidente Mauro Lazzeri: «Una manifestazione che è stata apprezzata dalla città»

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Oltre 20.000 visitatori, quasi 2.000 partecipazioni ai laboratori, una città viva e partecipativa per tutti i tre giorni di evento.
41 produttori, 26 tra fondazioni e istituti di tutela, più di 100 volontari. E, ciliegina sulla torta, l’adesione di 5 chef stellati e dei migliori sommelier d’Italia del 2016-2017-2018.
Sono alcuni dei numeri della prima edizione di Autumnus città di Trento - i frutti della terra, l’evento organizzato dalla ProLoco centro storico di Trento che ha subito dimostrato di saper entusiasmare e appassionare.
 
La tre giorni si è conclusa domenica 26 settembre con «Stelle al Castello», la cena stellata nella splendida cornice del Castello del Buonconsiglio.
Un UNICUM a livello provinciale, durante la quale i partecipanti hanno potuto assaggiare piatti inediti e degustare bollicine di montagna, scegliendo tra tutte le 58 case spumantistiche del TrentoDoc.
Nelle 40 ore di apertura degli stand espositivi, l’affluenza è sempre stata ricca. Partecipati gli appuntamenti scientifici, molti dei quali registravano il tutto esaurito già nei giorni precedenti.
 
 
Stelle al Castello - Il presidente della Pro loco.
 
Nello specifico, sono stati 73 gli eventi di approfondimento che hanno visto la partecipazione di 1.897 persone suddivise tra:
- laboratori per i più piccini (396 bambini)
- approfondimenti scientifici (940 persone)
- show cooking (126 persone)
- degustazioni (435 persone)
«Numeri che ci fanno considerare raggiunto il nostro obiettivo di dare risalto alle eccellenze del Trentino, – afferma il presidente Mauro Lazzeri. – Una terra in grado di produrne di uniche, e forse capace questa volta anche di farle conoscere raccontandole.»
 
Si è rivelata vincente anche la scelta di tenere Autumnus nel pieno centro di Trento, città di festival dal sapore internazionale.
Gli ospiti hanno passeggiato tra via Belenzani dove si trovavano gli espositori, palazzo Geremia e piazza del Duomo con il suo Pavillon e la Cloud per la parte scientifica e degustativa, piazza D’Arogno per i laboratori del pane assieme a palazzo Roccabruna e il Teatro Sociale, insieme al Cuminetti, per i convegni e gli spettacoli, godendo non solo di profumi e sapori, ma anche delle bellezze architettoniche della città.
In realtà, però, gli spettacoli al teatro Sociale non hanno avuto una grande partecipazione. Probabilmente non erano stati pubblicizzati abbastanza.
 

 
«Trattandosi di una prima edizione, siamo convinti che si possano migliorare molte cose, introdurne di diverse e affinarne altre, – commenta il presidente. – Per questo siamo aperti e anzi auspichiamo un dialogo, di modo da poter programmare con cura il prossimo appuntamento con AUTUMNUS 2022.
«Ci piacerebbe, per esempio, coinvolgere zone della città ricche di potenzialità ma poco sfruttate, ma per fare questo serve necessariamente un confronto reale col Comune di Trento.
 
«Le persone da ringraziare per averci sostenuto e aver creduto in Autumnus sarebbero davvero troppe, a partire dagli sponsor privati fino alla Provincia Autonoma di Trento e Trentino Marketing.
«Lasciateci solo fare una menzione speciale per i tanti e instancabili volontari che per giorni si sono prodigati per permetterci di rendere concreto questo nostro sogno.»

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Luciana 02/10/2021
Sarebbe bello coinvolgere altre aree della città e offrire agli occhi dei visitatori la prospettiva di via Belenzani e piazza Duomo libera da banchetti, strutture, stand ecc
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