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L’etiope Gudeta vince con record la 10ª Trento Half Marathon

Il dominio africano è completato dalla connazionale Tariku – Sesto Marco Salami – Tutte le classifiche

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Foto Daniel Mosna.
 
È record per Trento Half Marathon: nella decima edizione della mezza maratona trentina, l’etiope Chimdessa Debale Gudeta ha centrato la vittoria e stracciato il primato della gara raggiungendo il traguardo di Piazza Duomo dopo 1:00’15 con un margine appena inferiore al minuto rispetto al precedente record, datato 2019.

E per poco non cadeva anche il record femminile: sembrava difficile poter insidiare il primato di 1:08’34 dell’ugandese Rionoripo, ma l’etiope Alemitu Tariku ha sfiorato l’impresa chiudendo in 1:08’50 per completare il dominio etiope in un Trento Running Festival aperto nella serata di sabato dal quarto acuto di Muktar Edris (oggi presente in borghese al traguardo) nel Giro al Sas.

Decisamente buona la prova degli italiani, con Marco Salami (Esercito) sesto al traguardo in 1:03’53 seguito da Yassine Rachik (Fiamme Oro, 1:04’41) mentre al femminile la migliore al traguardo si è rivelata la trentina di casa a Verona Arianna Lutteri (KmSport), settima con 1:20’33
Obiettivo raggiunto dunque per il nuovo tracciato della Trento Half Marathon che si prometteva di regalare tempi da primato pur mantenendo il passaggio accanto a tutte le principali attrattive cittadine fino all’arrivo in uno dei centri storici più apprezzati d’Italia.

Bellezze che i quasi 800 atleti iscritti (numero contingentato dall’organizzazione di Ferruccio Demadonna) hanno potuto ammirare chilometro dopo chilometro per restituire alla città e al popolo del running un ritorno alla normalità dopo la dolorosa ma necessaria rinuncia all’edizione passata.
 

 
 LA GARA  
Pronti, via ed un terzetto ha voluto subito prendere in mano le redini della prova maschile. Il keniano Joshua Belet e l’altro etiope Alew Haymanot hanno seguito sin da subito il ritmo imposto da Gudeta, guidando la gara per la prima dozzina di chilometri, quando il poi vincitore - diciottenne alla prima esperienza nel Vecchio Continente - ha rotto definitivamente gli indugi per presentarsi in Piazza Duomo a tempo di record.
Alle sue spalle, piazza d’onore per Belet (1:01’37) seguito a propria volta ad una ventina di secondi da Haymanot. Ai piedi del podio, quarto posto per il marocchino Mohcin Outalha e quinto per l’etiope Jirata Dinki, tallonato da un generoso Marco Salami, presentatosi a Trento in ottime condizioni sulla strada verso la Maratona di Firenze.
 
l sesto posto del mantovano dell’Esercito ha risposto il settimo del compagno di nazionale Rachik, bronzo continentale nella maratona di Berlino 2018 quindi tutti gli altri arrivi, con la top ten maschile completata da Kabir Hircham, dal trentino di origine gambiana Ousman Jaiteh (Lagorai Running Team) e dal sudtirolese Michael Hofer (Asv Deutschnofen).
In realtà il decimo tempo assoluto di giornata è stato siglato da Tariku, protagonista nei chilometri finali di una progressione che ha letteralmente stroncato le velleità delle avversarie.
 
Al pari della gara maschile, anche la prova femminile ha visto ben presto comporsi un drappello di battistrada guidate dal “piccolo principe” Vasyl Matvichuk, incaricatosi di dettare il ritmo per tre quarti di percorso per poi lanciare le ragazze verso la lunga volata finale.
Un esercizio riuscito particolarmente bene a Tariku, pronta ad accumulare un divario di 15” e 39” nei confronti delle keniane Judith Cherono e Janeth Kira, salite con lei sul podio di giornata.
 

 
Ai piedi del podio c’è stato ancora posto per il Kenya grazie a Rebecca Tanui, seguita dalle due ugandesi Doreen Chemutai e Doreen Chesang mentre in settima posizione si è fatta largo la trentunenne Arianna Lutteri che con il tempo di 1:20’33 è risultata la miglior italiana al traguardo.
Per la veronese originaria di Avio, in Trentino, si tratta del nuovo primato personale maturato al termine di una gara che l’ha vista precedere la comasca Maria Righetti (Atletica Lecco Colombo Costruzioni) e la rotaliana Loretta Bettin (Atletica Paratico).
 
Per tutti una grande festa di corsa, con oltre 600 atleti classificati a testimonianza del grande appeal che la Trento Half Marathon vanta nei confronti del popolo del running.
Sorrisi e complimenti si sono succeduti ai piedi della fontana del Nettuno e del Duomo di Trento in questa edizione del Trento Running Festival che ha permesso di dimenticare in toto le difficoltà degli scorsi mesi e vivere un fine settimana entusiasmante grazie all’allestimento dell’Asd Città di Trento presieduta da Ferruccio Demadonna, guida del comitato organizzatore insieme al fratello Gianni, manager di livello internazionale oggi impegnato nella London Marathon al seguito dei top runner che rappresenta.
 
Il Trento Running Festival 2021 conferma il suo ruolo della città nel panorama mondiale dello sport, poche settimane dopo la chiusura degli Europei di ciclismo e a pochi giorni dall’apertura della quarta edizione del Festival dello Sport che da giovedì portare ai piedi del Monte Bondone i campioni olimpici di Tokyo e tante leggende dello sport di tutti i tempi.
 

 
 Le parole dei protagonisti  
Chimdessa Debale Gudeta, vincitore.
«Per me è stata la prima mezza maratona in Italia, un’esperienza che mi ha galvanizzato.
«Ho trovato un percorso molto interessante su cui sono riuscito ad esprimermi al meglio fino a sfiorare la barriera dell’ora di gara.»
 
Alemitu Tariku, vincitrice.
«Una gara affascinante, condotta su ottimo ritmo. Nel finale ho provato ad allungare per cogliere questa prestigiosa vittoria.
«Un grazie agli organizzatori che hanno saputo allestire un percorso così interessante.»
 
Marco Salami (Esercito), sesto e migliore italiano.
«Sono davvero soddisfatto della mia gara. Ho chiuso con un tempo che mi ripaga della fatica di aver corso gran parte della distanza in solitudine.
«Credevo di stare bene dopo l’ottima preparazione rifinita in Valle di Ledro; oggi sulle strade di Trento ne ho avuto una preziosa conferma ed ora avanti a lavorare verso la Maratona di Firenze, a fine novembre.»
 
Arianna Lutteri (Km Sport), settima e migliore italiana.
«Vedere la barriera dell’ora e venti davanti a me è davvero tanta roba. È un periodo di ottima forma per me e da trentina di origine ci tenevo a fare bene nella Trento Half Marathon.
«Sono cresciuta ad Avio e da cinque anni ora vivo a Verona ma naturalmente sono molto legata a questo territorio.»

Le classifiche.

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