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Ianeselli: «Doss Trento luogo dell'anima, prendiamocene cura»

Il sindaco ha parlato all'apertura ufficiale del museo degli Alpini: «È un regalo alla città che ci richiama al dovere di curare al meglio il parco e il mausoleo»

Il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha partecipato oggi all'apertura ufficiale del Museo degli Alpini avvenuta alla presenza del ministro della Difesa Lorenzo Guerini, del Comandante delle Truppe Alpine, Generale Claudio Berto e del Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero.

«A Trento sappiamo bene chi sono gli Alpini, - ha dichiarato il sindaco. - Tutta la nostra storia parla di loro, che sono nati nell'ottobre del 1872, più antico corpo di fanteria del mondo, per difendere i confini montani.
«Ma anche il nostro presente parla degli Alpini: gli Alpini campioni di solidarietà che durante il lockdown giravano a distribuire pasti alle famiglie in difficoltà e tablet ai bambini impegnati nella didattica a distanza. Gli Alpini sempre in prima linea nei nostri quartieri, in mille iniziative di animazione della comunità.
«Gli Alpini maestri della protezione civile, che dopo un terremoto o un'alluvione, da Haiti all'Emilia Romagna, si mettono in marcia per portare soccorsi.
«Gli Alpini forza di pace, che sono presenti nelle zone calde del mondo per disinnescare i conflitti e supportare la popolazione civile.
«Gli Alpini che incarnano lo spirito patriottico più vero e più autentico: perché non rischia mai di cedere al nazionalismo o peggio alla xenofobia.»
 
«Per tutti i trentini il Doss Trento è il posto dell'anima, - ha proseguito Ianeselli. - E il museo è un regalo che gli Alpini fanno alla città, ma ci richiama anche a un dovere della città, che è quello di prenderci cura del parco e del mausoleo, di fare maggiore attenzione ai dettagli, per esempio assicurando una migliore veduta su Trento o portando un punto di ristoro per far sì che questo luogo appartenga ai turisti, ai visitatori e a tutta la città in modo ancora più forte di prima.
«Il museo degli Alpini è qui perché esprime una parte importante della storia del nostro territorio, perché è legato alla nostra identità di popolo di confine, di provincia contesa, teatro di guerre sanguinose e oggi più che mai schierata per la pace e il dialogo.»
Il sindaco ha concluso così: «Grazie a voi Alpini per lo spirito di gratuità, per l'energia e l'organizzazione che accompagna ogni vostra impresa.»

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