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Circonvallazione ferroviaria di Trento: compatibilità ambientale

Le conclusioni dell'istruttoria hanno messo in luce dei punti che necessitano di approfondimento

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Il progetto di Rete Ferroviaria Italiana sul terzo lotto del quadruplicamento della linea Fortezza-Verona, che riguarda l'accesso sud alla galleria di base del Brennero - la cosiddetta circonvallazione di Trento - è stato oggetto di valutazione da parte delle strutture provinciali.
Le conclusioni dell'istruttoria hanno messo in luce punti che necessitano di approfondimento.
È quanto emerge da una deliberazione proposta oggi dal presidente Maurizio Fugatti e dal vicepresidente Mario Tonina sulla necessità di indagini supplementari riguardo a talune tematiche ambientali, come l'impatto sui siti inquinati di Trento nord, la gestione del materiale scavato, l'impatto sull'ambiente idrico e sull'agricoltura, il consumo di suolo, il rumore e le interferenze con le infrastrutture pubbliche.

Il Dipartimento protezione civile, foreste e fauna e il Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione con Appa si sono occupati del coordinamento degli incontri tecnici di approfondimento sulle diverse tematiche coinvolte nella complessa istruttoria, che si è affiancata ed integrata alla procedura riguardante il parere della Conferenza di servizi per l'approvazione del progetto, prevista per il 14 marzo prossimo.
 
Il Ministero della transizione ecologica, competente al rilascio della VIA riguardante la circonvallazione di Trento, infatti, ha richiesto un parere alla PAT, la quale si è espressa coinvolgendo i Comuni interessati, i servizi provinciali competenti e gli Enti di gestione delle aree protette. I trenta giorni previsti per la restituzione del parere concessi dal MITE hanno reso necessario una forte accelerazione nella raccolta ed elaborazione dei pareri. Le osservazioni emerse verranno trasmesse lunedì al Ministero, che le valuterà per eventuali richieste di integrazione o prescrizioni a RFI.
«Un lavoro importante, che va nella giusta direzione per dare avvio ad un progetto strategico per la città di Trento e per l'asse ferroviario Monaco-Verona», ha commentato il vicepresidente Tonina.
 
Vista l'importanza del progetto e la rilevanza dei possibili impatti ambientali è stata operata un'ampia ricognizione delle strutture pubbliche interessate: sono stati coinvolti Dipartimento Protezione civile, foreste e fauna, Dipartimento territorio e trasporti, ambiente, energia, cooperazione, Servizio Urbanistica e tutela del paesaggio, Servizio Agricoltura, Servizio Geologico, Servizio Bacini montani, Servizio Foreste, Servizio Faunistico, Servizio Gestione risorse idriche ed energetiche, Servizio Opere stradali e ferroviarie, Servizio Gestione strade, Servizio Agricoltura, Servizio Prevenzione rischi e CUE, Servizio Antincendi e protezione civile, Servizio Gestione degli impianti, Servizio Opere ambientali, Soprintendenza per i Beni culturali, Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette, Servizio per il Sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, Servizio industria, ricerca e minerario, Azienda provinciale per i servizi sanitari - U.O. Igiene e sanità pubblica, Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (APPA), Agenzia per la depurazione (ADEP), Agenzia provinciale per le opere pubbliche (APOP), Agenzia provinciale per le risorse idriche e l’energia (APRIE), Comune di Trento, Comune di Aldeno e Comune di Besenello.

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