Si sta studiando un piano per il risparmio energetico
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli è al lavoro per predisporre un piano comunale che promuova il risparmio energetico
Il sindaco di Trento Franco Ianeselli è al lavoro insieme alla Giunta e ai Servizi comunali per predisporre un piano comunale che promuova il risparmio energetico.
«C’è chi combatte sul fronte di guerra. E c’è chi, come noi, deve impegnarsi in un’altra battaglia: quella del risparmio energetico, che oggi acquisisce un significato nuovo e ancora più importante che in passato - spiega il primo cittadino - Certo, dobbiamo abbassare i nostri consumi energetici per tutelare l’ambiente e per abbassare le bollette. Ma dobbiamo farlo anche per essere meno dipendenti dal gas e dal petrolio di un dittatore che sta massacrando il popolo ucraino. Il risparmio energetico oggi è un aiuto alla resistenza di Kiev oltre che un modo per adattarci a quella che è, a tutti gli effetti, un’economia di guerra.»
Concretamente, ecco dunque le prossime mosse dell'Amministrazione comunale: «come altre Amministrazioni pubbliche, il Comune di Trento sta elaborando un piano che prevede di intervenire sul termostato del riscaldamento degli uffici e sull’illuminazione pubblica - continua il sindaco - senza chiudere servizi o impianti né rinunciare alle esigenze legate alla sicurezza, abbiamo comunque notevoli margini di movimento. Possiamo agire sulle luci di palazzi e monumenti, sugli orari di accensione e spegnimento dell’illuminazione stradale, sulla temperatura degli edifici pubblici, tanto più che la primavera è alle porte".
Il sindaco lancia quindi un appello: «Anche a casa cerchiamo di adottare comportamenti virtuosi. Abbassare il termostato di un paio di gradi. Scegliere la bici o il trasporto pubblico al posto dell’auto. Non sprecare l’acqua calda. Tutto aiuta ad abbassare i consumi e anche a contenere i costi familiari».
Infine, Ianeselli invita a non rinviare un cambiamento radicale: «Nel frattempo dobbiamo naturalmente guardare al futuro. Puntare sul fotovoltaico (oggi già presente in tantissimi edifici comunali) e sulle comunità energetiche. Guardare all’energia in modo più consapevole. Prima di sprecarla, pensiamo se possiamo permettercelo. Non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello ambientale e geopolitico».