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La Polizia locale di Trento arresta un pakistano per rapina

Si sta rafforzando l’impegno del «Nucleo Investigativo» in collaborazione con i negozianti del centro storico della città

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Si rafforza la collaborazione del Nucleo Investigativo della polizia locale di Trento con i negozianti del centro storico di Trento all’interno dell’iniziativa «Facciamo Squadra!».
Dal 10 gennaio 2022 è stato istituito all’interno del Corpo di polizia locale un nuovo reparto denominato «Nucleo Investigativo» che ha il compito di prevenire e reprimere i reati di tipo predatorio (furti, rapine, ecc.) perpetrati ai danni delle categorie economiche presenti in città.
 
Concretamente il personale di questo nuovo reparto ha realizzato l’iniziativa denominata «Facciamo Squadra!» promossa dall’Amministrazione comunale di Trento e finalizzata alla prevenzione e repressione dei reati ai danni dei commercianti con l’istituzione di un numero di WhatsApp dedicato alle segnalazioni.
Nell’ambito di questa iniziativa giovedì pomeriggio gli agenti del Nucleo Investigativo hanno arrestato per i reati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale un cittadino pakistano di 27 anni colto in flagranza del reato.
 
 I fatti  
- il soggetto veniva fermato dalla guardia giurata di un supermercato del centro storico di Trento di via Manci mentre tentava di sottrarre della merce;
- il cittadino colpiva la guardia giurata procurandogli lesioni giudicate guaribili in 10 giorni salvo complicazioni, quindi si dava alla fuga con la merce sottratta;
- la guardia giurata contattava immediatamente gli agenti del Nucleo Investigativo già operanti nella zona in abiti civili per un altro furto ai danni di un altro esercizio commerciale. In costante contatto telefonico con gli agenti, la guardia giurata forniva una descrizione del soggetto che lo aveva aggredito e la direzione che aveva preso per sottrarsi alle conseguenze del suo gesto;
- gli agenti perlustravano immediatamente la zona individuando un soggetto che corrispondeva alla descrizione fornita dalla guardia giurata; allo scopo di identificarlo per il proseguo delle indagini chiedevano al soggetto di seguirli nei propri uffici.
- il soggetto opponeva resistenza ai pubblici ufficiali che erano costretti a chiedere l’intervento di personale di rinforzo al fine di ammanettarlo.
- a questo punto il cittadino veniva tratto in arresto per i reati di rapina impropria e resistenza a pubblico ufficiale.
 
L’indomani mattina il pubblico ministero titolare dell’inchiesta chiedeva la convalida dell’arresto e il processo per direttissima.
Il cittadino, sino a quel momento incensurato, patteggiava una pena di 1 anno e 8 mesi di reclusione e 300 euro di multa.
 
Nella medesima giornata il personale del Nucleo Investigativo procedeva al deferimento in stato di libertà di un secondo cittadino straniero di anni 26 – già noto alle forze dell’ordine – per il reato di tentato furto ai danni di un altro esercizio commerciale del centro storico di Trento.
La merce veniva recuperata e restituita ai legittimi proprietari.

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