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Futura Circonvallazione ferroviaria di Trento

Entrano nel progetto i «cameroni» e il prolungamento della galleria – Si lavora per il cantiere pilota e l’Osservatorio su ambiente e sicurezza

Incontro tra Comune, Rfi e Provincia autonoma per fare il punto sulle prescrizioni approvate dal Consiglio comunale che devono essere prese in considerazione prima della chiusura della conferenza dei servizi.

In seguito al parere favorevole (con condizioni) da parte del Ministero della Transizione ecologica sul progetto di fattibilità tecnico-economica della circonvallazione ferroviaria di Trento, il Comune e la Provincia autonoma si sono incontrati il 3 giugno scorso con i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana per fare il punto sulle indicazioni contenute nelle delibere consiliari.
In particolare il confronto si è soffermato sulle prescrizioni che devono essere prese in considerazione entro la determinazione conclusiva della conferenza dei servizi.
 
 Queste prescrizioni sono due  
- l’integrazione del progetto con la previsione di un camerone nella parte nord della galleria Trento, per consentire sia l’uscita verso l’ex Scalo Filzi e l’Interporto sia il futuro proseguimento del tunnel ferroviario verso nord quale prima tratta del lotto 5
 
- l’impegno a sottoscrivere un protocollo d’intesa per l’istituzione di un Osservatorio per l’Ambiente e la sicurezza del Lavoro tra Rfi, Provincia e Comune di Trento.
 
 In seguito agli incontri tecnici sono state delineate le seguenti soluzioni  
Cameroni.
La proposta di Rfi a conclusione della conferenza dei servizi recepisce la prescrizione del Comune prevedendo che il progetto di fattibilità da mettere a base di gara sia aggiornato con la previsione di un allargamento del tracciato in galleria nel punto in cui questo (provenendo da sud) comincia a scendere verso l’uscita in corrispondenza dell’ex Scalo Filzi.
L’allargamento è tale da consentire la futura prosecuzione verso nord della circonvallazione merci in galleria e lo scambio per i futuri treni che usciranno verso l’Interporto di Trento.
 
Osservatorio ambientale e per la sicurezza del lavoro.
L’Osservatorio è in fase di istituzione e allo scopo è stato inserito all’ordine del giorno della prossima convocazione del Comitato tecnico scientifico dell’Osservatorio per lo sviluppo del Corridoio del Brennero. In realtà sarà sottoscritto solo da Provincia e Comune in quanto per Rfi si andrebbe altrimenti a configurare un ruolo ambiguo di controllata e controllore. Rfi ha comunque garantito la massima disponibilità a mettere a disposizione ogni elemento di conoscenza utile per sostenere le attività dell’Osservatorio.
 
Prolungamento parte interrata verso nord.
L’impegno di Rfi in fase di conclusione della conferenza dei servizi si estende anche a un’altra prescrizione che il Comune aveva chiesto di sviluppare nelle successive fasi progettuali e/o di esecuzione dell’opera: si tratta del prolungamento massimo possibile verso nord della parte interrata.
La proposta di Rfi a conclusione della conferenza dei servizi recepisce anche questa prescrizione del Comune prevedendo che il Pfte da mettere a base di gara sia integrato con la documentazione progettuale di indirizzo per i successivi livelli di progettazione per il prolungamento del tratto interrato nord di 165 metri.
 
 Cantiere pilota  
Un altro punto affrontato è quello relativo al cantiere pilota richiesto dal Comune con la deliberazione numero 24. Su questo aspetto, Provincia e Rfi hanno già avuto una serie di incontri, in particolare con Appa, all’interno di un gruppo di lavoro specificamente costituito proprio per la definizione delle modalità operative che dovranno caratterizzare il cantiere pilota.
Acquisita quindi la valutazione positiva, pur con condizioni, sulla valutazione di impatto ambientale, la procedura per l’approvazione del Pfte proseguirà, come previsto, con la chiusura della Conferenza dei Servizi e l’inoltro delle proposte conclusive, elaborate alla luce di tutti i pareri espressi e delle osservazioni presentate, al Comitato Speciale del Consiglio Superiore per i Lavori Pubblici.
È questo infatti l’organismo che rilascerà il provvedimento finale che ci si attende entro il mese di giugno.

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