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Hub intermodale ex Sit: Mak Costruzioni e Cooperativa Lagorai

Il costo complessivo dell’opera è di 22 milioni e 730mila, di cui 20 finanziati dal Pnrr

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Con un ribasso del 13 per cento, è l’Associazione temporanea di imprese costituita da Mak Costruzioni srl di Lavis (capogruppo) e da Cooperativa Lagorai di Borgo Valsugana ad aggiudicarsi la gara europea per l'affidamento della progettazione definitiva, esecutiva e della realizzazione dei lavori (è il cosiddetto appalto integrato) del nuovo hub di interscambio all’ex Sit. Come da prassi, si tratta di un’aggiudicazione temporanea, che diventerà definitiva solo al termine della fase di verifica di eventuali anomalie. La stipula del contratto è prevista entro il mese di luglio come richiesto dal Pnrr.
 
Il criterio utilizzato per l’appalto è stato quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa individuata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo.
Sono due le offerte presentate per la realizzazione dell’opera: oltre a quella della Mak-Lagorai, c’è anche quella dell’Ati costituita dalla bresciana Pavoni spa (capogruppo) e dalle società venete Bonotto srl e Lorenzin srl.
Com’è noto, il progetto del nuovo «Hub di interscambio della mobilità all’ex Sit» è stato finanziato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza per un importo di 20 milioni di euro su un costo complessivo di 22 milioni e 730 mila euro.
 
Il progetto prevede l’insediamento delle seguenti funzioni: parcheggio auto pubblico ad uso pertinenziale per circa 150 posti al piano interrato e nuova stazione delle autocorriere al piano terra.
La copertura dell’edificio, aperta ed accessibile al pubblico, ospiterà un grande giardino-parco sospeso di circa 5 mila metri quadrati che si caratterizza per alcune soluzioni marcatamente orientate alla transizione ecologica, quali l’area dedicata alla biodiversità vegetale e lo spazio aperto pavimentato progettato per accogliere e convogliare a riutilizzo le acque piovane.
 

 
Questo intervento di rigenerazione urbana ispirato ai principi della transizione ecologica costituisce il primo lotto del potenziamento dell’attuale centro intermodale della città di Trento imperniato intorno alle attuali stazioni dei treni, delle autocorriere ed alla futura partenza della funivia per Sardagna ed il Monte Bondone.
Al tempo stesso, il progetto è il primo tassello di un più ambizioso progetto di rigenerazione di nuovi spazi urbani attraverso il recupero ambientale e l’avvicinamento della città al suo fiume.
 
L’area dell’ex gasometro Sit in Lungadige Monte Grappa è stata sede di attività industriali per la produzione di gas per la rete cittadina per circa 100 anni, dal 1860 al 1968.
Cessata la produzione di gas e smantellati gli impianti produttivi sopra suolo, l’area è stata rilevata dall’Amministrazione Comunale di Trento che, tra l’inverno del 2021 e la primavera del 2022, ha iniziato la bonifica dei terreni con la rimozione delle vasche interrate.
Il progetto finanziato dal Pnrr prevede anche tutte le opere necessarie alla completa bonifica del terreno propedeutiche alla modifica dall’attuale destinazione d’uso e alla realizzazione dell’opera.

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