Con «MyCity», i ragazzi e i disabili si prendono cura di Trento
Impegno, protagonismo e collaborazione i principi a cui si ispira il progetto. Molti gli interventi previsti su cestini, fioriere e cabine Enel – La planimetria
È stato approvato la scorsa settimana il patto di collaborazione «MyCity» tra Comune di Trento, Anffas Trentino, Appm e Laboratorio Sociale per promuovere la cura di alcune aree urbane della città. Oggetto dei primi interventi realizzati negli spazi individuati dall'Amministrazione saranno cestini, fioriere e cabine Enel. Impegno, protagonismo e collaborazione sono invece i principi a cui si ispira il progetto.
Grazie a «MyCity», valido fino a dicembre 2024, le persone con disabilità seguite da Anffas Trentino e i ragazzi seguiti da Appm daranno il loro contributo in azioni di cura dei beni comuni, dedicandosi in particolare ad attività di pulizia e recupero di spazi vandalizzati con interventi di manutenzione dell'arredo urbano.
Dal lato del Comune, il patto vede la collaborazione dell'ufficio Manutenzione aree demaniali – strade e dell'ufficio Politiche giovanili. Il primo sosterrà le attività del patto definendo con le realtà firmatarie gli spazi in cui eseguire gli interventi, concordandone priorità e modalità operative, e realizzando piccoli momenti formativi che permetteranno ai partecipanti di acquisire micro-competenze per lavorare con maggiore consapevolezza.
L'ufficio Politiche giovanili promuoverà invece il progetto documentandone le attività con materiali fotografici e audiovisivi, che avranno il duplice scopo di mettere in luce l'impegno profuso dai ragazzi nel progetto e contribuire al tempo stesso alla riduzione degli atti vandalici compiuti nei confronti dei beni pubblici.
I firmatari, promuovendo la collaborazione tra persone con disabilità e giovani, hanno voluto unire le forze per promuovere la crescita dei partecipanti, abbattere le barriere sociali e favorire l'integrazione, dimostrando ancora una volta che tutti possono attivarsi contribuendo alla cura della propria città e che ogni individuo, secondo le proprie potenzialità, può diventare una preziosa risorsa per l'intera comunità.
L'auspicio è inoltre quello di trasmettere ai giovani la cultura del rispetto dei luoghi urbani, affinché, osservando gli esempi virtuosi di cura dei beni comuni messi in atto dai loro coetanei, ne riconoscano l'importanza e ne tutelino la bellezza.
Come affermato dal sindaco Franco Ianeselli, «L'Amministrazione è molto orgogliosa e felice di questo progetto, perché i patti promossi attraverso lo strumento dei Beni comuni sono nati proprio con la volontà di prendersi cura della città e gli interventi che verranno realizzati grazie a "MyCity" centrano pienamente questo obiettivo».
Al tavolo insieme al sindaco la presidente e il coordinatore area di Appm Paola Maccani e Massimiliano Deflorian, il presidente di Anffas Luciano Enderle e la vice presidente di Laboratorio Sociale Renata Zadra, che hanno ribadito l'importanza del progetto nel rovesciare lo stereotipo secondo cui le persone con disabilità sarebbero solo fruitrici di servizi, evidenziando la loro capacità di diventare al contrario parte attiva della comunità.
Con «MyCity», ispirato ai principi dell'impegno, del protagonismo e della collaborazione, i partecipanti si metteranno infatti in gioco in prima persona chiedendosi cosa può fare ogni cittadino per contribuire con passione alla cura della propria città. Si tratta inoltre di un'occasione in cui i ragazzi potranno insegnare ad adulti e coetanei a prendersi cura del bene comune, creando sinergie positive tra più soggetti.