Sicurezza in città, il sindaco Andreatta invita alla responsabilità

Dopo la terza aggressione e il presidio della Lega in Santa Maria Il Sindaco di Trento interviene di persona

Dopo le aggressioni a scopo di rapina di via Tomaso Gar e di piazza Santa Maria, avvenute a Trento per mano di immigrati irregolari, si è verificata una rissa, ancora tra immigrati, tra via Roma e via Cavour.
Per tutta risposta, la lega ha allestito un presidio in Santa Maria per sollecitare l'intervento delle autorità affinché vengano presi provvedimenti capaci di interrompere la scia di sangue che sotto Pasqua ha segnato la città.

A questo punto il sindaco di Trento Alessandro Andreatta si è sentito in dovere di intervenire di persona per calmare gli animi e per annunciare che lui stesso solleciterà al Comitato per l'ordine e la sicurezza della prossima settimana di intervenire per rafforzare la vigilanza.
Dopo la foto del presidio, i comunicati della Lega e del Sindaco Andreatta.



La Lega Nord Trentino denuncia la mancanza di ordine pubblico

Oggi pomeriggio la Lega Nord Trentino ha tenuto un presidio in piazza Santa Maria Maggiore a Trento per denunciare la mancanza di ordine pubblico della zona, che è nuovamente al limite di guardia.
Il sindaco Andreatta sta facendo poco o nulla per garantire ai propri cittadini la doverosa sicurezza e incolumità personale, per questo la Lega Nord Trentino sollecita per l'ennesima volta l'intervento da parte degli amministratori della città.

Dopo l'aggressione di pochi giorni fa nei pressi di piazza S. Maria a Trento ai danni di un giovane studente aggredito e malmenato da due immigrati nordafricani che l'hanno rapinato, alla vigilia di Pasqua c'è stato il bis, con un'altra aggressione sempre nelle vie limitrofe a S. Maria, con probabili protagonisti ancora due tunisini.

Questi fatti dimostrano chiaramente che la situazione dell'ordine pubblico in città è nuovamente al limite di guardia, mentre in altre città vicine a Trento, come Verona, la situazione dell'ordine pubblico è decisamente differente grazie all'operato dei propri amministratori a guida Lega Nord.
A Trento invece la situazione sta volgendo al peggio, con la gente legittimamente timorosa a passeggiare per le vie della città, specialmente di sera.

Nel corso del presidio, organizzato in piazza S. Maria a partire dalle ore 15, gli esponenti del Carroccio hanno anche raccolto le segnalazioni dei cittadini, segnalazioni che saranno vagliate e poi consegnate alle forze dell'ordine per i provvedimenti del caso.

Erano presenti alla conferenza stampa l'onorevole Maurizio Fugatti, i consiglieri provinciali Giuseppe Filippin, Mario Casna e Claudio Civettini, i consiglieri comunali di Trento Vittorio Bridi e Bruna Giuliani, i cons. circoscrizionali di Piedicastello e Centro Storico Davide Franceschini e Gianni Festini Brosa.

L'invito alla responsabilità del Sindaco Andreatta

È avvilente che alcune forze politiche non perdano occasione per trasformare la cronaca in propaganda. Ed è offensivo nei confronti di chi presidia ogni giorno il nostro territorio che queste stesse forze politiche proclamino di volersi sostituirsi ai vigili urbani, alla polizia e ai carabinieri, gli stessi che peraltro sono riusciti a individuare subito gli autori delle aggressioni di questi giorni.

Evidentemente esiste una Lega di governo, quella del ministro Maroni, che affronta il problema dell'immigrazione con gli strumenti dei permessi di soggiorno temporanei, dei rimpatri concordati con i paesi d'origine e dell'accoglienza organizzata insieme alle Regioni e alle Province.
E poi esiste la Lega dei gazebo, che ci indica come esempio da seguire quello di Verona, città che dal punto di vista del numero dei reati è messa molto peggio di Trento. Basti citare solo gli ultimi dati sulla criminalità nel 2010 (fonte: Sole 24 ore) secondo cui Trento è l'ottava città più sicura d'Italia, mentre Verona è la cinquantatreesima.
Anche chiedere al sindaco di emettere ordinanze speciali non avrebbe alcun effetto pratico, visto che all'inizio del mese di aprile la Corte costituzionale ha dichiarato illegittimi i provvedimenti sulla sicurezza dei primi cittadini.

Sgomberato il campo dalla demagogia e dalla propaganda, non voglio assolutamente minimizzare quello che è accaduto.
Le tre aggressioni di questi giorni richiedono un rafforzamento della vigilanza, che io stesso solleciterò al comitato per l'ordine e la sicurezza della prossima settimana.
Ma non si dica che la vigilanza oggi non esiste. Non è un caso che gli autori delle aggressioni siano stati subito identificati, grazie alla professionalità delle forze dell'ordine e anche grazie alle telecamere installate in piazza Dante dall'Amministrazione comunale proprio per sorvegliare l'area intorno alla stazione che, com'è noto, in tutte le città è sempre la più critica.

È chiaro che tutti i fenomeni migratori portano con sé anche degrado e disagio. Accanto agli immigrati che lavorano, mandano i figli a scuola e si integrano perfettamente nella nostra città, ci sono gli immigrati che vivono di espedienti e delinquono, danneggiando i loro stessi connazionali onesti.
Spetta alle forze dell'ordine reprimere con fermezza ogni più piccolo reato, ma non dobbiamo dimenticare che c'è anche un lavoro più a medio-lungo termine: quello dei nostri servizi sociali, dell'unità di strada, del Cinformi provinciale, che cercano di sottrarre alla marginalità il maggior numero di soggetti possibile.

Sero che sul tema sicurezza tutti siamo più seri e responsabili, soprattutto chi ha un ruolo pubblico, perché alzare polveroni e aumentare l'allarme sociale serve forse alla propaganda ma non a garantire l'incolumità delle persone.
Chiedo inoltre ai cittadini di non stancarsi di segnalare, di non rassegnarsi al degrado e di non esitare a chiamare le forze dell'ordine. E' questo l'unico modo per far sì che a Trento non ci sia alcuna zona franca.