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«Trento: il cortile delle Scuole Crispi sia reso agibile ai bambini»

Consegnata al presidente Dorigatti e al sindaco di Trento Andreatta una petizione popolare sostenuta da 800 firme: «in tre anni non è ancora a norma»

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Un gruppo di mamme delle scuole elementari Crispi di Trento ha raccolto in un mese 800 firme di genitori e cittadini per chiedere attraverso una petizione popolare che da settembre i bambini possano utilizzare durante la ricreazione il cortile dell’istituto, da sempre a loro precluso «per motivi di sicurezza».
La petizione popolare con le firme è stata consegnata oggi nelle mani del presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti dalla referente dei promotori, Sabrina Ceccato, accompagnata da altre quattro mamme di alunni delle Crispi.
 
«Dopo più di tre anni dall’inaugurazione dell’edificio ristrutturato delle storiche scuole Crispi – ha esordito Sabrina Ceccato – uno dei due cortili era ed è rimasto inagibile perché non a norma, nonostante le sollecitazioni a risolvere il problema inviate dal dirigente scolastico al Comune e alla Provincia.»
Non si sa per quale ragione non sia ancora stato messo «a norma», ma sta di fatto che i bambini delle Crispi, durante la ricreazione devono restare in classe oppure vengono ammassati nell’unico cortile agibile e sovraffollato della scuola. Dove peraltro è preferibile non correre per ragioni di sicurezza. I bambini possono camminare, ma la pausa dalle lezioni, lamentano i genitori, «assomiglia più a un’ora d’aria che ad una ricreazione».
Sempre che in certi giorni il caldo insopportabile per l’assenza di ombra non costringa tutti a restarsene in classe.
 


Pare impossibile che la Provincia autonoma di Trento sia riuscita a costruire una scuola per i terremotati di Amatrice in un mese e mezzo, mentre non si riesce a mettere a norma un cortile disponibile da tre anni in una scuola di Trento.
Se davvero interessa il benessere dei bambini, che trascorrendo a scuola gran parte del loro tempo hanno anche bisogno di uno spazio all’aperto dove giocare e divertirsi in sicurezza, allora secondo i firmatari della petizione l’amministrazione competente deve farsi carico, entro l’inizio dell’anno scolastico 2017-2018, di rendere finalmente agibili e adatti ai bambini gli spazi esistenti, così come da tempo non solo i genitori ma anche gli insegnanti e il dirigente delle Crispi sollecitano.
 
Dorigatti ha avuto conferma dalle mamme che la petizione, indirizzata anche al sindaco di Trento, era già stata depositata anche in Comune.
«Perché – ha avvertito – una volta superata rapidamente la valutazione del servizio legislativo e dell’ufficio di presidenza del Consiglio provinciale, il testo sarà sottoposto all’esame della Quinta Commissione che dovrà prima sentire i promotori e poi predisporre una relazione, cosa che difficilmente potrà avvenire entro agosto.»
La petizione a lui consegnata oggi, ha concluso il presidente, va quindi interpretata soprattutto come una sollecitazione rivolta agli assessorati e agli uffici competenti del Comune di Trento e della Provincia, «perché quest’estate provvedano urgentemente alla sistemazione del cortile delle Crispi, in modo che già in settembre sia finalmente utilizzabile dai bambini».

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