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«Vive la différence!» – Votare donna alle elezioni comunali/ 7

Ultima presentazione: Rina Middonti (UDC). Una forza della natura

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Si chiama Rina Middonti, ma da tempo è chiamata «Rina Ceronte», per via della forza e l'irruenza con cui porta avanti le cause giuste. Detto tra noi, al di là della metafora, bisogna dire che quando carica sembra proprio una Rinaceronte… Insomma, è meglio essere dalla sua che averla contro.
Sotto la corazza, un cuore così.


Splendido esemplare di P????e??? Rhinòkeros, mitico mammifero della famiglia Rhino-cerotidae.
Dentro e fuori la metafora, chi vorrebbe trovarselo contro?

Rina Middonti Giacomozzi è nata a Chieri (Torino) il 30 aprile 1965.
Sposata e mamma di 4 figli (le ultime 2 sono gemelle di quasi 5 anni), è in Trentino dal 1990, dove ha sempre operato nel sociale, prima come assistente domiciliare agli anziani, bambini e disabili. Poi ha lavorato in casa di riposo e all'anfass. Da 2 anni è attiva sul territorio come Presidente dell'associazione «VitArte - insieme per le malattie rare» e Presidente/referente della neonata «Aisla Trentino Alto Adige» per i malati di SLA (sclerosi laterale amiotrofica).
Facendo questo percorso di attività sul territorio si è avvicinata alla gente, conoscendo le vere problematiche dell'esistenza e questo l'ha convinta che doveva mettere a disposizione la sua esperienza e fare qualcosa dall'interno, insieme alla gente.

Un tema a lei molto caro è quello delle donne in politica, perché lei stessa ha trovato una resistenza che non si aspettava.
«Ci sono poche donne in politica, - ammette. - Ma perché? Anzitutto perché fa comodo agli uomini, ma poi dobbiamo ammettere che fa comodo anche alle donne. Il contesto storico però suggerisce che è giunto il momento per colmare il gap. Perché è proprio un vuoto che ci separa dalla giusta politica - precisa, - quello che può essere colmato solo dalla sensibilità femminile. Quella del buonsenso, quella della carità vera e non della carità pelosa di Donna Prassede. Avete mai provato a pensare a una casa senza una donna? Bene, la società è la stessa cosa.»

La sua forza di volontà è esattamente quella di una donna scatenata. Non sopporta le ingiustizie, e fin qui non ci piove. Ma lei è una che le ingiustizie le va a scovare, le tira fuori e le sbatte sugli scogli.
«Ho anch'io un sogno… - Dice quando si placa. - Quello di formare un forte partito di Centro che diventi veramente la casa di tutti perché, ricordatelo, il Centro è vicino a tutti, sia alla destra che alla sinistra. La sofferenza, ma questo non occorre ricordarlo, non ha colore politico»

Insomma, se un giorno la incontrate per strada, e la vedete indossare una T-shirt con la scritta «Abbasso il diavolo!», non meravigliatevi: è lei. E se siete il diavolo, fidatevi: fate gli scongiuri…

Nel servizio fotografico che segue non indossa una T-shirt, perché siamo in casa di Anna Gaddo, la quale ha saputo vestirla rappresentando così la sua irruenza e il suo cuore.

Gli abiti che indossa Rina Middonti sono fatti a mano dalla stilista trentina Anna Gaddo, che da un anno ormai ci mette a cortese disposizione i suoi capi unici e la passerella del suo atelier.
Collane, bracciali e spille sono della ditta Albarosa di Trento, sono fatti con pietre semipreziose, argento laminato oro e altri materiali nobili.




























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