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La grande cucina dell’Adigetto.it di Massimiliano Putortì/ 7

Antipasto di riso al nero di seppia con pesto, al basilico e pomodorini

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La ricetta di oggi
Antipasto di riso al nero di seppia, con pesto al basilico e pomodorini

Ingredienti per 4 persone
250 g di riso
2 bustine di nero di seppia
10 pomodorini
10 foglie di basilico
1 uovo
un bicchiere di vino bianco
brodo di pesce
grana grattugiato
mezza cipolla tritata
½ bicchiere di olio extra vergine d'oliva
30 g di pinoli
erba cipollina
sale

Procedimento
Rosoliamo la cipolla con un filo d'olio, aggiungiamo il riso e lo sfumiamo con un bicchiere di vino bianco.
Una volta evaporato il vino, si continua la cottura aggiungendo un po' alla volta il brodo di pesce, regoliamo di sale e a ¾ di cottura e aggiungiamo il nero di seppia.
Ultimiamo la cottura del riso tenendolo al dente.
Stendiamo il riso su un vassoio e facciamolo raffreddare.
Una volta raffreddato aggiungiamo un uovo, due cucchiai di grana e mescoliamo.
Ungiamo quattro stampini e li riempiamo con il riso quasi fino all'orlo.
Inforniamo per 15 minuti a 160°.
A parte tagliamo in quattro i pomodorini, sforniamo il riso e lo lasciamo riposare per qualche minuto.
In una ciotolina prepariamo il pesto al basilico, con l'olio, le foglie di basilico, una presa di grana grattugiato e i pinoli e frulliamo il tutto con un frullatore ad immersione.
Serviamo posizionando al centro del piatto il riso e intorno alterniamo i pomodorini con l'olio al basilico.
Il pesto al basilico va preparato al momento di servire altrimenti perderebbe il suo bel colore verde vivo.
Questo piatto è ideale per le cene estive servito come stuzzicante aperitivo o come un fresco antipasto.

Il vino da abbinare
Il vino che abbiamo scelto per questo piatto è un GEWURZTRAMINER della cantina Endrizzi.

  

Massimiliano Putortì



Come vuole la nostra tradizione, Massimiliano non è uno chef «stellato», anzi è un cuoco semplice, cui piace fare il suo mestiere con passione.
Il suo maestro è stato Mario Giovanella, un grande chef trentino che - come dice lo stesso Massimiliano - gli ha insegnato davvero tanto: «Per me è uno degli chef trentini, della tradizione trentina, più bravi che ci siano».

Ha lavorato al Ristorante Chiesa dal 2002 al 2006, anno in cui è passato al Party Service (sempre targato Chiesa), dove si occupava del servizio catering, cosa che ha fatto fino allo scorso dicembre 2010.
Con l'anno nuovo ha deciso di voltare pagina e fare una scelta di vita, avendo una moglie e una bimba di due anni e mezzo. E poiché la sede della Party Service si é trasferita fuori dalla città di Trento, ha colto al volo l'occasione di lavorare presso l'istituto Salesiano di Don Bosco a Trento.
«Adesso faccio da mangiare per i ragazzi della scuola media e... sono felice.»

Tra le sue esperienze «stellate» (gli piaccia o no, ne ha anche lui) nel 2007 ha cucinato nel palazzo della Provincia per il presidente del Mozambico Emilio Armando Guebuza e il presidente Dellai, in occasione della visita ufficiale a Trento.
Nel settembre 2010 ha preparato colazione e cena al Castello del Buonconsiglio per Lech Walesa, premio nobel per la pace ed ex premier polacco.
Ma gli è capitato anche di cucinare per qualche personaggio famoso come Paolo Villaggio, o per dei campioni del ciclismo come Moser, Gimondi, Bugno, Simoni, Bettini, Fondriest, Motta...

Nella foto, ritratto con il Dalai Lama e Lorenzo Dellai

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