Home | Letteratura | A Palazzo Trentini presentato il volume di Daniela Bifulco

A Palazzo Trentini presentato il volume di Daniela Bifulco

«Negare l’evidenza. Diritto e storia di fronte alla menzogna di Auschwitz»

«Non basta il solo dialogo tra studiosi. Su questi temi vanno coinvolte anche le istituzioni per dare vita ad un’alleanza con la società civile nella diffusione di un clima generale, culturale di mainstreaming.»
Questo lo spirito, evidenziato nella sua introduzione dal prof. Roberto Toniatti dell’Università di Trento, con il quale il Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dorigatti ha accolto l’invito a ospitare oggi nella bella cornice della sala dell’Aurora di palazzo Trentini, la presentazione del libro «Negare l’evidenza. Diritto e storia di fronte alla menzogna di Auschwitz», dell’autrice Daniela Bifulco, Edizioni Franco Angeli-Milano.
 
Un motivo ripreso anche dallo stesso presidente Dorigatti che nel dare il benvenuto ai relatori ed ai numerosi ospiti che hanno affollato la bella sala al primo piano di palazzo Trentini, ha detto che negare la Shoah è «uccidere una seconda volta e garantire nuovo alimento al razzismo ed all’antisemitismo, temi tristemente attuali in un’Europa che sta riscoprendo purtroppo, la sopravvivenza dei vecchi bubboni della xenofobia».
Un Europa nella quale, a detta del Presidente, si stanno facendo strada due forze contrapposte: quelle costituzionali e quelle anti-sistema.
 
E sarebbe proprio in queste ultime che si anniderebbe a suo avviso il pericolo del negazionismo che porta inevitabilmente alla violenza ed agli episodi razzisti e xenofobi.
Coltivare la memoria sarebbe la sola maniera per mantenere alta l’attenzione arginare questo rischio.
«Studiare, ricercare, approfondire e trasmettere – ha concluso Dorigatti – sono gli antidoti primi ed indispensabili, per seminare coscienze critiche e capaci di scegliere fra l’impegnativa affermazione della verità ed il comodo rifiuto della storia per come è accaduta.»
 
A seguire sono intervenuti i relatori Fulvio Cortese (Università di Trento), Alfonso di Giovine (Università di Torino), Otto Pfersmann (Università di Parigi-Sorbona) e Diego Quaglioni (Università di Trento), che hanno dato una lettura critica del volume della Bifulco, offrendo una personale versione del dibattito giuridico attorno al negazionismo.
Il tema è: intervenire o meno giuridicamente, generare o meno il reato di negazionismo, in un’ottica di bilanciamento tra libertà di manifestazione del pensiero (free market of ideas) e tutela della memoria storica e della dignità umana?
Può ritenersi legittima la pretesa del diritto di varcare la soglia della storia fissando per legge il «dovere della memoria»?
«Un libro molto sofferto quello della Bifulco», per rubare le parole a Di Giovine, «un libro che non giunge a conclusioni definitive, ma lascia sempre l’ombra necessaria del dubbio», come conviene su un tema come questo che, tuttavia, non può isolarsi da un contesto di dialogo con le istituzioni più sensibili.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande