Un libro per i giovani scritto da Luca Mori – Di Luciana Grillo
«Sfide filosofiche – Attività per ragazze e ragazzi della scuola secondaria di primo grado» – Illustrazioni di AntonGionata Ferrari,
Titolo: Sfide filosofiche. Attività per ragazze e ragazzi
della scuola secondaria di primo grado
Autore: Luca Mori
Editore: Erickson 2020
Pagine: 160
Prezzo di copertina: € 23,50
Che i giovani abbiano bisogno di stimoli, di suggerimenti, di sfide – soprattutto durante il periodo estivo – è risaputo, e queste Sfide vanno proprio in questa direzione.
Nell’introduzione si legge: «Il libro che avete tra le mani vorrebbe diventare per voi uno spazio da esplorare e un campo di allenamento».
Nel primo capitolo al centro del discorso è il rapporto tra ragazzi e filosofia, quindi il protagonista che più incuriosisce i giovani è il filosofo, «presentato come figura intermedia, caratterizzata da una singolare capacità di stupirsi e di non dare il mondo per scontato».
Due sono i miti che più di altri hanno a che fare con gli adolescenti: Icaro e Narciso, il primo che, guidato dal padre, tenta di volare e superare i limiti, il secondo che, essendo sempre al centro dell’attenzione, è rapito da una immagine da cui non riesce a staccarsi.
Le loro storie, riportate nelle Metamorfosi di Ovidio, invitano i ragazzi/e a riflettere, a chiedersi di chi sia la responsabilità dell’accaduto, cosa si sarebbe potuto fare, se l’azione che ha portato alla morte Icaro e Narciso poteva in qualche modo essere preparata con un addestramento… dopo le domande, ecco il punto di vista dei giovani e quello dei filosofi, i collegamenti con la letteratura, l’arte, la matematica, poi una pagina per le note personali, un’altra bianca per una storia «riscritta» e per uno schizzo.
Icaro e Narciso sono solo i primi, seguiti da Platone e dalla sua caverna, da Prometeo, dai naviganti che si ritrovano, «senza spere come, in mezzo al mare, su un veliero», dal pipistrello – nei cui panni i giovani sono invitati a mettersi – e da tanti altri, da situazioni che li mettono davanti alla forza della volontà e alla debolezza, che li fanno riflettere sull’essere «gli animali più imitativi», come sosteneva Aristotele, secondo cui «l’imitare è connaturato agli uomini fin dalla fanciullezza».
Sempre, dopo il suggerimento, i punti di vista, le domande, ad esempio: «Quali altri animali – tra quelli che conosci – seguono nella graduatoria?» e «Com’è possibile che l’imitazione ci permetta di entrare così in contatto con cose con cui non vorremmo entrare in contatto dal vivo?» e poi, per concludere, pagine bianche per scrivere e disegnare, lasciando libertà assoluta alla creatività di questi giovani e sicuramente curiosi lettori e lettrici.
Alla fine della lettura, avrei voluto avere 14 anni per leggere, esprimere il mio punto di vista, ascoltare quello dei filosofi… ma indietro non si può tornare!
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