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Henry Charles Albert David Mountbatten-Windsor: «Il minore»

Il principe Henry racconta la sua vita da secondogenito in una famiglia reale

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Titolo: Spare - Il minore
Autore: Prince Harry
 
Traduttrici: Sara Crimi e Laura Tasso
Editore: Mondadori, 10 gennaio 2023
 
Pagine: 540, Rilegato
Prezzo di copertina: € 25
 
 Descrizione  
È stata una delle più strazianti immagini del Ventesimo secolo: due ragazzini, due principi, che seguono il feretro della madre sotto gli occhi addolorati e inorriditi del mondo intero.
Mentre si celebrava il funerale di Diana, principessa del Galles, miliardi di persone si chiedevano quali pensieri affollassero la mente dei principi, quali emozioni passassero per i loro cuori, e come si sarebbero dipanate le loro vite da quel momento in poi.
Finalmente Harry racconta la sua storia.

 Prince Harry - 1984, Londra  
Henry, duca di Sussex è un nobile, principe e membro della famiglia reale britannica.
Più conosciuto come Harry, è il secondogenito nato dall’unione tra Re Carlo III del Regno Unito e Diana Spencer.
È diplomato all’Eton College, dove ha sviluppato anche il suo interesse per lo sport, in particolare il rugby e il polo.
Di indole ribelle da ragazzo e controcorrente, ha servito come militare il proprio Paese in Afghanistan fra il 2007 e il 2008, fino a quando la fuga della notizia della sua presenza ha imposto il suo rientro in patria per ragioni di sicurezza.
Nel 2006, il principe Harry ha lanciato un'organizzazione benefica, Sentebale, con il principe Seeiso di Lesotho per aiutare bambini orfani a difendersi dall'HIV/AIDS.
Nel 2016 conosce l'attrice statunitense Meghan Markle che sposerà due anni dopo.
Insieme hanno due bambini, Archie Harrison e Lilibet Diana.

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Teresa 02/01/2023
È inaccettabile il comportamento di Harry. Della moglie non voglio neppure parlarne.
Harry ha vissuto comodamente la sua posizione cadetta, che gli ha dato la possibilità di sbronzarsi e far baldorie di ogni genere. Perché, se fosse stato lui the heir, non avrebbe potuto fare neanche la metà delle goliardate che ha fatto (svastiche, culi di fuori e chissà cos'altro). Oggi ci viene a raccontare di avere sofferto di tutto questo, con l'aggravante che, sempre nella sua ricostruzione, la colpa di tutto questo dolore sarebbe da attribuire alla Firm.
A parte la mancata assunzione di responsabilità (è sempre colpa degli altri, vero Harry?), resta misterioso il nesso tra le sue bravate e le accuse ai Windsor, i quali lo hanno sempre tutelato.
A me sembra, e non da oggi, che sia la mogliettina invidiosa a soffrire della sindrome del cadetto.
Forse l'unica volta che Meghan ci ha detto una (mezza) verità è stato proprio quando ha affermato che non sapeva a cosa andava incontro, sposando Harry.
Ovviamente non nel senso che gli ha dato lei (mica siamo così ingenui da credere davvero che lei non sapesse nulla dei Windsor o di come si fa l'inchino, o tutte quelle altre baggianate che ha detto) ma, io ritengo, nel senso che, da brava egocentrica narcisista e prepotente, deve aver creduto davvero, anche per poco, che sposare il cadetto di casa piuttosto che l'erede, non facesse poi questa grande differenza (in fondo aveva sposato un principe, cosa vuoi che siano queste stupide gerarchie tra fratelli).
Ma ci ha pensato l'apparato monarchico a rimetterla in riga, per questo lei oggi lo detesta.
Lei non voleva modernizzare, lei voleva solo scavalcare Kate, della quale è profondamente invidiosa.
Di certo invidia la sua posizione nella gerarchia monarchica.
Non so se ne invidia anche la caucasica bellezza (saremmo di fronte a razzismo all'incontrario), io comunque non lo escluderei a priori.
Ecco quindi spiegato tutto ciò che sta accadendo.
La moglie altamente frustrata per non essere riuscita a realizzare il suo progetto glorioso si vendica manipolando il marito debole e facendogli dire cattiverie gratuite sul conto della famiglia di origine.
Qualcuno dovrebbe fermarli.
Purtroppo i Windsor non possono.
Io spero che presto il pubblico si stanchi di loro e li veda per ciò che sono realmente.
Ma prima ancora che comprenda chi erano prima di diventare un marchio registrato: un principe scapestrato lui, più noto per svastiche e chiappe al vento e un'attrice di serie B lei, mica Grace Kelly post litteram.
Oggi sono un marchio registrato, ma senza alcun motivo.
Non ci stanno vendendo (si fa per dire) nulla di loro, ma ci stanno - io dico vergognosamente - rifilando notizie manipolate e inveritiere sulla famiglia reale.
I Windsor non sono neanche così antichi come loro li dipingono. Elisabetta è sempre stata al passo con i tempi, quando non addirittura avanti.
Carlo lotta per l'ecologia da almeno cinque decenni prima che Greta Thunberg emettesse il suo primo vagito e William e Kate ci stanno deliziosamente abituando pian pianino all'idea di una (futura) royal family normale, vicina alla gente.
C'era spazio anche per Harry e consorte in tutto questo, Elisabetta ci aveva pensato.
Ed era un grande, enorme e prestigioso spazio, nel quale loro due avrebbero potuto riscuotere enormi consensi come ambasciatori della Regina: il Commonwealth!
Ma i due bambini capricciosi non lo hanno voluto, questo giocattolo, strillavano perché volevano i giocattoli di William e Kate.
Vano ogni tentativo di spiegare loro (ma di più a lei) il loro posto nella gerarchia, hanno (ha) iniziato a meditare sul piano B.
Questo scalpore mediatico prima o poi cesserà e a quel punto loro saranno chiamati alla prova più grande (alla quale finora si sono abilmente sottratti, avendo preferito lucrare sui Windsor): dimostrare il loro valore, quello che a bocca sbandierano ai quattro venti (arrivando perfino a dire di avere fatto i working royals meglio di tutti gli altri, vedi l'ego smisurato).
E lì cascherà l'asino, perché, un po' come in Cenerentola allo scoccare della mezzanotte, la carrozza tornerà zucca, i begli abiti svaniranno e loro torneranno ad essere un principe scapestrato e un'attrice di serie B.
Peccato, anziché sprecare tutto questo tempo per sputare veleno sugli altri, lo avessero utizzato per evolversi davvero, nell'ambito del Commonwealth o in qualunque altro progetto meritevole di approvazione da parte della Corona, oggi avremmo due persone vere anziché due personaggi.
Concludo con il biasimo più grande possibile per l'uso improprio che questi due fanno di Diana Spencer.
Sarà pure la madre di Harry, siamo d'accordo, e pertanto lui è libero di citarla.
Ma, punto primo, la cita come se fosse soltanto lui il figlio. Dimenticando William e non curandosi affatto dei sentimenti del fratello.
E poi, punto secondo.... sarà pure sua madre ma è morta e i morti vanno lasciati in pace.
Da folle ogni patetico tentativo di accostare la mogliettina superba a quella che e una icona, gigantesca e senza eguali, del ventesimo secolo.
Diana non si sarebbe mai sognata di raccontare che, ad un semaforo rosso, aveva mandato il bodyguard a dare uno zainetto pieno di vivande ai poveri seduti all'angolo della strada (ma poi quanti poveri si assiepano sulle strade di Montecito?).
Diana è andata in mezzo a tanti ultimi e dimenticati.
Ma, qui sta la differenza, lo ha fatto senza dire di averlo fatto.
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Stefania 01/01/2023
se non vogliono più far parte della famiglia reale che rinuncino ai titoli regali e vivano da persone vip come tante altre. d3ca7914
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