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«Solo», libro di Riccardo Nencini dedicato a Giacomo Matteotti

La presentazione è avvenuta a Trento con la partecipazione dell'autore e della senatrice Conzatti – Servizio di Paolo Farinati

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Titolo: Solo
Autore: Riccardo Nencini
 
Editore: Mondadori, 2021
Presentazione a Trento: 16 febbraio 2023
 
Pagine: 624, Brossura
Prezzo di copertina: € 22
 
 Descrizione  
In «Solo» Riccardo Nencini ricostruisce, in forma romanzesca ma con la precisione dello studioso, la passione dell'uomo politico e la creatività dell'intellettuale e narratore, la vita di Giacomo Matteotti.
L'infanzia, le prime esperienze politiche, gli amori, le amicizie, la militanza comune con Mussolini nel Partito socialista, e i giorni drammatici della durissima opposizione al Fascismo nascente, opposizione che gli costò la vita.
Il risultato è un romanzo di ampio respiro, epico e struggente, che ci restituisce il ritratto emozionante e commosso di una stagione cruciale della nostra storia, e di un uomo coraggioso e solo, come tutti i grandi eroi.
 
 Presentazione  
Una Sala Falconetto di Palazzo Geremia di Trento occupata in ogni sua elegante poltroncina ha ospitato, giovedì 16 febbraio, un interessante incontro-dibattito dedicato alla presentazione del libro «Solo» del Senatore socialista Riccardo Nencini.
Fortemente voluto dalla Senatrice Donatella Conzatti, oggi coordinatrice regionale di Italia Viva, l'iniziativa ha avuto il merito di porre in luce la vita e l'estremo sacrificio del socialista Giacomo Matteotti, nato in Polesine da una famiglia di origine trentine, il padre era nato a Comasine in Val di Sole.
La Senatrice Donatella Conzatti, nell'aprire l'incontro, ha voluto sottolineare la figura eroica di Giacomo Matteotti, politico socialista che in più occasioni in Parlamento seppe denunciare i crimini e i brogli del Partito Nazionale Fascista fin dai primi Anni '20 e, in particolare, dopo la Marcia su Roma.
Volle più volte denunciare l'indifferenza e la mancanza di coraggio sia del Re che del Vaticano.

Il Sindaco Franco Ianeselli e l'Assessore Salvatore Panetta hanno portato il saluto della città di Trento, sottolineando che a quasi un secolo, il 10 giugno 2024 saranno cento anni, dal vile assassinio di Giacomo Matteotti il fare Memoria è un nostro dovere politico e civile, affinché nessuno nel nostro tempo debba trovarsi Solo nel denunciare ogni tipo di possibile attacco alla nostra democrazia e alla nostra libertà.
Significativa la presenza anche del Senatore Pietro Patton, che nel suo saluto ha sottolineato quanto nella salvaguardia della democrazia sia importante e decisivo difendere sempre e ovunque la dignità del lavoro e dei lavoratori.
 
«Solo», Giacomo Matteotti fu solo per più anni nel combattere la nascente dittatura fascista. La narrazione del libro di Riccardo Nencini è romanzata ma al tempo stessa chiara e attendibile nella ricostruzione storica dei fatti, supportata sempre da importanti testimonianze, che accrescono indiscutibilmente il valore del testo stesso.
Giacomo Matteotti, dopo le sue denunce in Parlamento contro le violenze, la corruzione e i brogli elettorali compiuti un po' ovunque su chiari ordini del Duce dal Partito Nazionale Fascista, in particolare dal 1922 al 1924, il 10 giugno 1924 viene rapito a Roma.
Fu seviziato, torturato e poi assassinato. Il suo corpo straziato venne trovato solo il 12 agosto. Due mesi in cui Mussolini vide traballare il suo potere e in cui la tensione verso una possibile guerra civile fu crescente in tutta Italia.
«Matteotti non esitò un istante nella sua ardita azione di denuncia – ha detto Riccardo Nencini – un esempio solitario di coraggio e di profonda coerenza nella salvaguardia dei valori di libertà e di democrazia.»
 
Ma Mussolini, come ben sappiamo, ebbe la meglio innanzi all'indifferenza e alle paure di molte componenti politiche, sociali e religiose del nostro Paese.
«L'azione di Matteotti fu un deciso NO all'assuefazione ad un potere violento e antidemocratico. Un uomo da ricordare e da portare ad esempio a tutti noi e ai nostri giovani. La violenza e la discriminazione politica e sociale non conoscono tempo», – ha proseguito Nencini.
Il Segretario del Partito Socialista del Trentino Alessandro Pietracci ha giustamente ribadito che la storia ci fa capire che i diritti conquistati non lo sono per sempre. E l'esempio di Giacomo Matteotti ce lo ricorda ogni giorno.
Riccardo Nencini ha sottolineato in più passaggi quanto Giacomo Matteotti si trovò «Solo»: prima in famiglia, poi nel Partito e infine in Parlamento.
Una solitudine che gli costò la vita. Ma, al tempo stesso, fece di lui un testimone e un padre eroico della storia democratica della nostra Repubblica Italiana. A futura memoria. Non dimentichiamolo mai.

Paolo Farinati


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