Il libro della settimana – Di Guido de Mozzi

Titolo: Il mostro di Bargagli Autore: De Rienzo Giorgio Editore: Rizzoli 2007 Pagine: 274 (Altre recensioni in Pagina della Cultura)

L'AUTORE
Giorgio De Rienzo ha insegnato Letteratura Italiana all'Università di Torino ed è critico letterario del Corriere della sera. Ha pubblicato numerosi saggi sull'Otto e Novecento. E' tra gli studiosi più noti di Manzoni al quale ha dedicato due libri e le monumentali Concordanze dei "Promessi sposi" per la Fondazione Mondadori. Più recentemente ha pubblicato con Bompiani Breve storia della letteratura italiana, Guida alla scrittura e Guida alla lettura, con la Bur Scioglilingua. Guida alla grammatica italiana. Ha esordito come narratore con Caccia al ladro in casa Savoia (1995 Mondadori). Poi sono venuti // dolore d'amare (2002), L'Indagine (2004) e Lettere d'amore di un giudice corrotto (2006), tutti pubblicati da Marsilio.

IL CONTENUTO
Tra il 1961 e il 1983 un impressionante sequenza di omicidi insanguina Bargagli, un paese sulle colline genovesi della Val Bisagno. Uomini e donne apparentemente senza nemici vengono trovati morti con la testa fracassata da una pietra. Ce n'è quanto basta, almeno alla stampa, per parlare di un mostro e scatenare la fantasia di quanti negli omicidi vogliono vedere un filo conduttore. Due indagini della magistratura vanno a scavare nel passato, scoprono connessioni tra quelle morti e stragi avvenute nella zona durante i giorni convulsi della Liberazione, ma non arrivano a risultati concreti e vengono sepolte sotto l'ostinato silenzio di tanti. La teoria del mostro, ideale per vendere qualche quotidiano in più, non convince Francesco, che ha seguito come cronista i primi omicidi e ha continuato a studiare per anni l'intera vicenda, spinto da un'attrazione inquietante. Sente infatti di avere dentro di sé, nascosto in un angolo della coscienza, il germe di una verità diversa. Deciso ad allontanare la fastidiosa sensazione a ogni costo, torna nel borgo dove ha trascorso l'infanzia per scavare nella propria memoria. Potrebbe essere la volta buona per abbattere il muro di omertà alzato con ostinazione dagli abitanti di Bargagli, custodi di un segreto impenetrabile. Il nuovo romanzo di Giorgio De Rienzo, libero da ogni pregiudizio e conformismo ideologico, intende portare chiarezza su una delle vicende più oscure e imbarazzanti della nostra storia recente.

IL COMMENTO
A Bargagli, un paesino sulle colline della Val Bisagno, tra il 1961 e il 1983 c'è una catena impressionante di delitti. Uomini e donne anziane vengono trovate morte con la testa fracassata da una pietra. Ce n'è quanto basta, almeno per la stampa, per parlare di un mostro. Due indagini della magistratura scavano nel passato, trovano connessioni di questi omicidi con altre stragi avvenute durante i giorni convulsi della Liberazione, ma non arrivano a nessun risultato.
La teoria del mostro aveva acceso la fantasia popolare, ma non ha mai convinto Francesco, un giornalista che ha seguito come cronista i primi omicidi e poi ha continuato a studiare per anni l'intera storia, quasi fosse preso da un'attrazione morbosa. Francesco sente infatti di avere dentro di sé, nascosto in un angolo della coscienza, il germe di una verità diversa. Deciso ad allontanare una volta per tutte questa fastidiosa sensazione torna nel borgo dove ha trascorso l'infanzia, per scavare nella sua memoria. Vorrebbe tentare di abbattere il muro di omertà sempre alzato con ostinazione dagli abitanti di Bargagli custodi di un "segreto". E insieme scavalcare la barriera imposta da politici timorosi che possa essere intaccato il mito puro della Resistenza.
Sostenuto da un ritmo incalzante e da una scrittura nitida, il nuovo romanzo di Giorgio De Rienzo, libero da pregiudizi e conformismi ideologici, riesce a fare chiarezza su una delle vicende più oscure e imbarazzanti della nostra storia recente.