Un libro: «Volo di Paglia» di Laura Fusconi
L’autrice ci racconta il dolore dei bambini con la misura degli scrittori di razza

Titolo: Volo di paglia
Autrice: Laura Fusconi
Editore: Fazi 2018
Genere: Narrativa italiana
Pagine: 238, Brossura
Prezzo di copertina: € 15,50
Descrizione
Agosto 1942. Sono mesi che Tommaso attende il giorno della grande festa organizzata in paese per ammirare insieme a Camillo i prestigiatori, il mangiafuoco e le bancarelle di giocattoli nuovi.
Ai due amici si unisce Lia, la bambina più bella della classe, con cui Camillo trascorre le giornate tuffandosi tra le balle di fieno e rincorrendosi per i campi.
Ma Lia è la figlia di Gerardo Draghi, il ras fascista che con il suo manipolo di camicie nere spadroneggia nella zona e che esercita il suo fare prepotente anche tra le mura della Valle, la casa padronale della famiglia Draghi.
La stessa in cui, cinquant'anni dopo, altri due bambini, Luca e Lidia, giocheranno tra le stanze ormai in rovina, confrontandosi con i mostri della loro fantasia e i fantasmi che ancora abitano quei luoghi.
Sullo sfondo di una campagna piacentina dalle tinte delicate e dai contorni arcaici, si intrecciano le storie di un passato dimenticato e di un presente a cui spetta il compito di esorcizzarne la violenza.
In «Volo di paglia», Laura Fusconi dà prova di uno stile dai toni lirici e al tempo stesso giocosi, come lo sono i bambini protagonisti, su cui incombono le ombre del mondo degli adulti e dei loro segreti.
Un romanzo d'esordio in cui l'attenzione all'infanzia e al suo immaginario si traduce in una scrittura di grande sensibilità e precisione.