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Il diario di Giulio Costa diventa un libro e una canzone

«La partenza di molti, il ritorno di pochi. Il mio diario di prigionia» sarà presentato alle 20.30 di sabato 30 marzo in teatro a Vallarsa a S.Anna

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Titolo: La partenza di molti, il ritorno di pochi. 
            Il mio diario di prigionia

 
Autore: Giulio Costa
Editore: New Book 2019
 
Pagine: 144, Brossura
Prezzo di copertina: € 16 
 
La storia di prigionia di Giulio Costa, di Vallarsa, raccontata nel suo diario, diventa un libro.
Sabato 30 marzo alle 20.30 nel teatro comunale di Vallarsa a S.Anna, il Coro Pasubio e il Comune di Vallarsa presenteranno il volume che racconta il calvario del proprio concittadino reduce della seconda guerra mondiale.
Una storia tragica, rimasta nei ricordi di Giulio, che nel 2000 è diventato un diario scritto a mano su un quaderno passato ad amici e vicini di casa.
Oggi, grazie alla volontà dei familiari, allo stimolo del Coro Pasubio nel quale ha cantato diversi anni e con il sostegno economico del Comune di Vallarsa è diventato un libro edito da NewBook edizioni di Rovereto.
Aveva 19 anni Giulio Costa quando il 3 gennaio 1941 si dovette consegnare al Distretto Militare di Trento, lasciando la sua casa a Costa di Vallarsa per andare in guerra.
 
Dal Pasubio che lo ha visto nascere si è trovato sull’isola di Corfù l’8 settembre 1943 quando, tra il sentimento comune che la guerra sarebbe presto finita, è iniziato il suo calvario.
Fatto prigioniero dai tedeschi era sulla nave «Mario Rosselli» quando fu silurata ed affondata e si salvò solo perché non sapendo nuotare rimase aggrappato ai pezzi della nave.
Catturato, iniziò un lungo viaggio di lavori forzati, fame, violenza e soprusi che lo portò in Grecia, Ungheria Polonia, Russia, Lituania, Germania prima del ritorno a casa a guerra finita.
Strazianti le pagine del racconto che illustra la violenza gratuita che i soldati tedeschi avevano verso i loro colleghi ex alleati e ora prigionieri, già lasciati a lavorare di fatica nutriti solo da brodo di rape.
Giulio Costa ha portato dentro se questa storia lui, partito ragazzo dal paesino di Vallarsa, si è trovato in mare e in giro per l’Europa potendosi salvare aiutato dalla fede e dall’esperienza dei lavori in malga che lo ha aiutato a sopravvivere nei momenti bui.
 
Ancora oggi, a quasi 98 anni, ricorda quei giorni bui e li condivide con le nuove generazioni.
Grazie al Coro Pasubio che con la biblioteca comunale e il Comune di Vallarsa hanno voluto fortemente questa pubblicazione, la storia di Giulio viene condivisa al pubblico ed è un messaggio per i ragazzi.
Ed ora è anche una canzone. Ivan Cobbe, leggendo la storia ha scritto la canzone «Diario» che il suo Coro Pasubio sta portando nei propri concerti e canterà, per Giulio, il 30 marzo.
«Troppo spesso, ancora oggi si parla a vanvera della guerra – dice il sindaco di Vallarsa Massimo Plazzer – ma Giulio ci insegna che la guerra è qualcosa di terribile, e a rimetterci sono sempre gli uomini. Leggere questa storia mettendo al protagonista il volto di Giulio che tutti conosciamo deve servire a far riflettere soprattutto i più giovani. Per questo alla presentazione, inviteremo i ragazzi della Vallarsa ai quali sarà donata una copia del libro.»

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