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Un libro per l’estate: «Celestino Endrici contro il Reich»

La presentazione del libro, scritto da Mons. Luigi Bressan vescovo emerito della diocesi di Trento, avverrà giovedì 13 giugno all'oratorio di Santa Margherita

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Titolo: Celestino Endrici contro il Reich. Gli archivi svelano
Autore: Luigi Bressan
 
Editore: Athesia 2019
Genere: Biografie religiose
 
Pagine: 351, illustrate, Rilegato
Prezzo di copertina: € 30
 
«Celestino Endrici ebbe sempre un atteggiamento deciso nell’opporsi all’ideologia nazista fin dal suo primo apparire, vigilando e agendo in difesa del clero e del popolo. Lo testimoniano i numerosi documenti ritrovati, alcuni poco noti, e altri inediti, come una lettera riservata al clero del 1937, un’ampia lettera riservata in tedesco ai parroci altoatesini e la contrarietà alla stampa nazista nel 1938, lettere a Pio XII e al Cardinale segretario di Stato nel 1939 a cui ne seguirono molte altre nel 1940.»
 
L’arcivescovo emerito Luigi Bressan è intervenuto sul tema «Mons. Endrici e la lotta all’ideologia nazista: documenti inediti» leggendo stralci dai vari testi ritrovati, poi confluiti nello studio da lui dedicato alla figura del vescovo trentino, durante l’incontro svoltosi martedì 14 marzo nella sala convegni del Polo culturale diocesano Vigilianum di Trento.
La presentazione della ricerca ha concluso un ciclo di conferenze e una mostra fotografica e documentaria («Celestino Endrici: un vescovo tra due nazioni»), promossi dall’Archivio diocesano al fine di approfondire la conoscenza di una figura complessa, mettere in luce aspetti dell’azione pastorale e sociale meno noti e raccontare 36 anni di episcopato (1904-1940), come ha evidenziato la direttrice Katia Pizzini nel saluto introduttivo.
 
«Tra le sue preoccupazioni maggiori – ha sottolineato monsignor Bressan – vi era il fatto che il nazismo operava con estrema segretezza e programmava la diffusione dell’idea di razza pura a cui la religione doveva essere subordinata, raggiungendo anche i villaggi più sperduti.
«Egli ravvisò in tale idea la rovina del Cristianesimo e della Chiesa, considerata alla stregua di un museo che un giorno potrà essere chiuso, e nella Lettera pastorale del 1938 affermò che non vi era alcuna possibilità di accordo tra Cristianesimo e nazismo oltre ad esprimere con costanza l’invito a occuparsi dell’educazione dei giovani alla vera fede.»
 
L’incontro si è concluso con la visita guidata gratuita alla mostra che dall’inaugurazione, avvenuta l’ottobre scorso, ha riscosso notevole interesse, terminando proprio nel giorno del compleanno di Endrici, a 151 anni esatti dalla nascita (Don, 14 marzo 1866).

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