Un libro: «L' antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione»
Claudio Martelli, l'uomo più vicino a Craxi, descrive l'uomo che ha segnato un'epoca
Titolo: L' antipatico. Bettino Craxi e la grande coalizione
Autore: Claudio Martelli
Editore: La nave di Teseo 2020
Genere: Personaggi storici, politici e militari
Pagine: 223 p., Rilegato
Prezzo di copertina: € 18
Descrizione
In occasione dei 20 anni dalla scomparsa di Bettino Craxi, il ritratto inedito dell’uomo politico e dell’amico intimo, raccontato da chi ne ha conosciuto e vissuto l'ascesa e il declino.
«Bettino Craxi era antipatico perché incarnava la politica in un’epoca di crollo delle ideologie e di avversione ai partiti. Perché non temeva né di macchiarsi di una colpa né di affrontare l’odio. Perché era alto e grosso, ribelle e autoritario e anche se tendeva alla pace e sorrideva sembrava sempre in guerra.
«Perché diceva quel che pensava e faceva quel che diceva, anche le cose spiacevoli. Perché affascinava o irritava coi suoi proverbi popolari o mostrandoti l’altra faccia della luna; perché era sospettoso e coraggioso, razionale e realista fino al cinismo.
«Perché era sicuro, troppo sicuro di sé, e per dieci anni ha guidato la politica italiana e per quattro il governo coi migliori risultati.
«Perché sfidò gli USA di Reagan e l’URSS. Perché tenne in scacco la Dc e il PCI alternando coerenza e spregiudicatezza. Perché affrontò il partito del potere e del denaro.»
Claudio Martelli
Oggi, a distanza di vent’anni dalla sua morte, è possibile e anzi necessario ripensare Craxi e recuperare il suo lascito, per colmare il vuoto lasciato dal riformismo socialista e dal socialismo liberale.
La sua figura suscita ancora tante domande e comprenderla può fornire tracce importanti per capire la crisi della sinistra, della democrazia liberale e l’irruzione del populismo e del nazionalismo in Italia e nel mondo.
Questo libro non è una biografia, piuttosto il profilo umano e intellettuale di un leader e il manifesto politico che nel labirinto di intenzioni, di successi e di tracolli di un'’epoca appena passata districano i fili che la connettono alle contraddizioni e agli interrogativi dell'attualità.
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