Domenica libri: «Michael Kohlhaas» di Heinrich von Kleist
Ispirato da un fatto di cronaca del sedicesimo secolo, l’autore costruisce un racconto sorprendentemente moderno per tema e stile
Titolo: Michael Kohlhaas
Autore: Heinrich von Kleist
Traduttore: Federico Ferraguto
Editore: Fazi 2020
Pagine: 423, Brossura
Prezzo di copertina: € 17
Descrizione
Michael Kohlhaas, uomo rispettoso e onesto mercante di cavalli brandeburghese, è quasi una rappresentazione del bene divino: questa è la storia della sua trasformazione in un demonio.
Un giorno, mentre si reca a una fiera di cavalli, a un certo punto trova la strada sbarrata; sprovvisto del lasciapassare richiestogli, si vede costretto a cedere una parte della sua merce a un nobile per poter attraversare i suoi possedimenti.
Si rende presto conto di essere stato raggirato e, al suo ritorno, ritrova i cavalli spossati e denutriti. In seguito a questo grave sopruso, scioccato dalla miseria umana, Kohlhaas si anima di una fortissima sete di giustizia e pretende perciò di ristabilire l’ordine in un mondo caratterizzato dalla prepotenza e dalla depravazione.
Rinunciando alla sua ineccepibile virtù e al suo rigore morale, il mercante mette in piedi un esercito di sbandati e scatena una ribellione violenta, che si alimenta del sostegno popolare e che, tuttavia, dopo aver sovvertito e messo in crisi l’intero ordinamento dello Stato, gli sarà fatale.
Ispirato da un fatto di cronaca del sedicesimo secolo, von Kleist costruisce un racconto sorprendentemente moderno per tema e stile, che ha influenzato e suscitato l’ammirazione di scrittori come Thomas Mann, Franz Kafka e Hermann Hesse.
Franz Kafka dedicò una delle uniche due apparizioni pubbliche della sua vita alla lettura di alcuni passaggi da Michael Kohlhaas.
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