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Il «Fiume che cammina»: transumanza dall’Adriatico al Lagorai

Mostra fotografica e poetica di Alberto Pattini al Palazzo delle Albere dal 10 giugno al 27 agosto 2017 – Inaugurazione sabato 10 giugno

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Foto © Alberto Pattini.

Un mondo invisibile di lana che vive lentamente percorrendo
le radici della cultura del territorio.
Vivo distante dall’eccitazione dell’asfalto convulso
dai ciottoli infangati dalla falsità dai clamori mondani
preferisco i sentieri polverosi della meraviglia.
Alberto Pattini

Dal 10 giugno al 27 agosto 2017, la mostra «Fiume che cammina» - a cura del MUSE - abiterà gli spazi dello storico palazzo delle Albere a Trento.
Una mostra fotografica e poetica di Alberto Pattini, composta di 45 pannelli fotografici con 22 liriche.
L’esposizione propone scatti che ripercorrono la vita di giovani e veterani pastori mòcheni e i luoghi attraversati con il loro gregge: dalle montagne della catena del Lagorai in Valle dei Mòcheni, fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico veneto e viceversa.
«Fiume che cammina» sarà inaugurata il prossimo sabato 10 giugno alle 18.00 a Palazzo delle Albere a Trento ed è patrocinata dalla PAT e dall'Istituto Culturale Mòcheno e organizzata in collaborazione con Bollait.
Sponsor dell’inaugurazione: Cantine Monfort.
 
Frutto di un lavoro di osservazione e ripresa di un gregge di animali condotti da giovani e veterani pastori, in spostamento dalle montagne della catena dei Lagorai fino ai pascoli di Altino e Jesolo sul mare Adriatico veneto e viceversa, lungo il percorso millenario della transumanza sul quale i Romani costruirono la strada Claudia Augusta Altinate.
L’esposizione ripercorre il viaggio mediante immagini fotografiche e liriche, cercando di trasmettere in versi e immagini le emozioni che si provano a contatto diretto con la Natura.
 
La transumanza è un lungo vagabondare senza meta in cerca di libertà e di pace, un’immersione tra vette aguzze e paesaggi selvaggi, ascoltando il fragore delle fragili cattedrali di cristallo ed ammirando cieli blu cobalto tra foreste vergini, acque incredibilmente cristalline di laghi incantevoli, pascoli fioriti e fragorose cascate.
Un’esperienza sensoriale attraverso uno dei paesaggi più selvaggi del pianeta dove una natura rigogliosa risveglia l'anima di chi la contempla in silenzio e con gran rispetto.

Vivo su un altro livello / nell’eclissi della parola 
dove la meraviglia dell’alba /
il calore profondo del tramonto
il canto sinfonico di fringuelli / il rossore pudico delle acque
acquietano e abbeverano il silenzio dell’anima.

La terza conferenza internazionale per contrastare la desertificazione, che si è svolta a Cancún, ha indicato la transumanza come il modo più efficace di allevamento per migliorare la biodiversità del pascolo, ridurre l'anidride carbonica e sostenere la conservazione di grandi spazi naturali non antropizzati.
Questa antica tradizione di allevamento fa vivere gli animali nel benessere più assoluto, sempre allo stato brado, in modo che siano loro a scegliere le erbe che vogliono mangiare.
La poesia serve a darci una scossa, a rendere visibili i moti dell'anima e a comprendere l'emozioni che altrimenti ci passano accanto come un battito d'ali di una multicolore farfalla.
 
 Programma dell’inaugurazione 
- Ore 17.50 Intervento musicale dei giovani fisarmonicisti mòcheni Mirko Petri Andele, Michele Eccel, Matteo Marchel e Simone Petri
- Ore 18.10 Intervento di benvenuto del conduttore e saluti istituzionali
- Recita di poesie di Alberto Pattini da parte di Nadia Martinelli e Chiara Turrini
- Apertura e visita alla mostra
- Dimostrazione di tosatura della lana a cura di Aldo Laner e Rita Corn
- Dimostrazione di filatura della lana con arcolaio a cura dell'associazione Bollait (gente della lana)
- Dimostrazione di preparazione del formaggio a cura di Adriano Moltrer e Mauro Iobstraibizer dell'Associazione allevatori della capra pezzata mòchena
- Balletto della Paris a cura dei Coscritti mòcheni
- Balletto del gruppo Folcloristico di Palù del Fersina, PALAIERLEARNMUSIKANTEN
- Intervento musicale conclusivo dei giovani fisarmonicisti mòcheni Mirko Petri Andele, Michele Eccel, Matteo Marchel e Simone Petri
 
 Alberto Pattini – Biografia 
Nato a Trento, amante della poesia e studioso di storia del territorio e arte, è autore di 28 libri e di numerosi articoli giornalistici d'attualità in testate locali e nazionali.
È stato ricercatore alacre e divulgatore di biochimica e alimentazione dello sport, pubblicando in riviste internazionali di medicina dello sport.
Ha vinto alcuni concorsi nazionali e internazionali di poesia; nel 2014 ha pubblicato le sue liriche nei volumi «Il Trentino dei sentimenti» abbinando la sua poesia alla prosa di Daniela Larentis e in «Il cuore delle Alpi. Sulle ali del Trentino».
È direttore artistico del Concorso Nazionale di Poesia «Il lago nel cuore».
Nel 2016 ha dato alle stampe il libro con 105 liriche dal titolo «Poesia del Trentino - La melodia della Grande Madre» e ha realizzato come regista il film documentario «Fiume che cammina Pastori erranti sotto le stelle – dall'Adriatico al Lagorai».
 

 
 I gruppi che animeranno il pomeriggio 
Il gruppo folcloristico Palaearlearmusikant.
Nasce nel 1996 sulle orme del disciolto gruppo folk di Palù. Lo scopo principale è quello di mantenere la musica, le tradizioni e i balli della cultura mòchena, riproponendo un vasto repertorio di antiche melodie e danze realizzate in diverse situazioni storiche e che rispecchiano la società del tempo.
Lo scopo principale è quello di mantenere la musica, le trachena, riproponendo un vasto repertorio di antiche melodie. Il gruppo è composto da 25 membri a maggioranza giovani ma gli strumenti e gli aspiranti partecipanti vengono ad aumentare di anno in anno.
 
Coscritti.
Nell’anno del raggiungimento della maggiore età, il giovane assume un ruolo di primo piano nei più importanti riti comunitari.
Sono i coscritti «koskrittn» che portano la stella di maso in maso nel periodo di Capodanno e dell’Epifania, i protagonisti dei corteggiamenti carnevalizi spakade con le ragazze del paese, delle maskerade e del corteo che segue i bètsche l’ultimo giorno di carnevale.
Il cappello da coscritto «kronz», riccamente decorato sulle cui falde spicca la piuma caudale di gallo forcello, è un po’ il simbolo del raggiungimento della maturità del giovane.
 
Bollait – Gente della lana.
Fondato nel mese di febbraio 2017 il Comitato Bollait – Gente della Lana nasce per ridare vita a una filiera corta della lana in Val dei Mòcheni.
La lana è una preziosa materia prima di cui la Val dei Mòcheni dispone ma che, finora, non è mai riuscita a rappresentare un tassello significativo dell’economia della valle.
Il comitato Bollait nasce proprio con lo scopo di promuovere la filiera corta, attraverso il recupero di una tradizione legata a questo materiale che nel tempo si è persa, provocando spesso sprechi e una sempre minore diffusione della pastorizia.
A dare respiro e vita a questo progetto è un gruppo di donne con il comune interesse per la lavorazione della lana.
 
Associazione Allevatori della Capra Pezzata Mòchena.
De HIRTN ont de Pletzet goas van Bersntol
L'associazione con sede in Valle del Fersina ~ Bersntol, nata nel 2012 raggruppa allevatori della Capra Pezzata della Regione, ma non solo.
Ha l'intento di valorizzare la storia e il futuro della razza caprina.
L'associazione riunisce anche in Valle allevatori di vacche, galline, pecore, artigiani e tutto il mondo rurale.
Organizza manifestazioni culturali legati alla valorizzazione dei prodotti locali e la mostra annuale della capra Pezzata.
Firmataria e detentrice, insieme all'associazione culturale «Schratl» del marchio depositato e registrato «Bersntol».

Palazzo delle Albere
martedì - venerdì ore 10 - 18
sabato e domenica: ore 10 - 19
Lunedì chiuso

MUSE - Museo delle Scienze di Trento
Corso del Lavoro e della Scienza 3, 38122 Trento
www.muse.it 
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