Home | Letteratura | Il Premio Campiello è stato vinto dal «trentino» Carmine Abate

Il Premio Campiello è stato vinto dal «trentino» Carmine Abate

Nato a Carfizzi (Crotone), vive a Besenello (Trento) da oltre dieci anni, è stato premiato per l’opera «La collina del vento»

image

Sabato 1 settembre 2012, Carmine Abate ha vinto la 50ª edizione del «Premio Campiello» con il romanzo «La collina del vento» (Karmini Kallogjer in albanese).
Abbiamo riportato il titolo nella sua versione originale perché Abate è uno scrittore italiano di etnia arbëreshë, autore di numerosi racconti, romanzi e saggi prevalentemente incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra culture.
È nato a Carfizzi (Karfici in arbëreshë) è un comune italiano di 769 abitanti a 20 km dalla costa jonica, a 50 km dall'altopiano della Sila, ed è il più piccolo comune della provincia di Crotone.

È tra le comunità albanesi d'Italia (Arbëreshë) che conserva la lingua arbëreshë, gli usi e le tradizioni dei padri, ma ha adottato il rito latino rinunciando al rito bizantino greco.
Carmine Abate vive a Besenello (Trento) da una decina d’anni.
 
Nato il 24 ottobre 1954, ha trascorso l'infanzia a Carfizzi, in Calabria, dove è nato.
Dopo essersi laureato in Lettere si è trasferito ad Amburgo, dove il padre era emigrato. Qui ha insegnato in una scuola per immigrati e ha iniziato a pubblicare i primi racconti.
Nel 1984 pubblicò la prima raccolta di racconti «Den Koffer und weg», cui seguì una ricerca condotta con Meike Berhmann, «I Germanesi», storia e vita di una comunità calabrese e dei suoi emigranti.
Successivamente è ritornato in Italia e si è stabilito a Besenello, nel Trentino, dove continua l'attività di scrittore ed insegnante.
Ha pubblicato diversi romanzi e racconti di grande successo. Nel 2007 ha tenuto una conferenza al liceo scientifico Michelangelo Buonarroti di Monfalcone sulla multiculturalità.
Nell'anno scolastico 2008/2009, l'autore è stato proposto nelle scuole italiane tra gli autori di origine calabrese da studiare.
 
Le opere di Carmine Abate, specialmente il libro intitolato «Il Muro dei Muri», mettono in evidenza nelle sue varie forme quello che è il vero nemico della società, il razzismo, la barriera più grande che esiste al mondo e che cerca di dividere gli uomini, motivo d'incomprensione e d'incomunicabilità tra questi ultimi.
L'odio e l'intolleranza che dominano nell'opera di Carmine Abate sono mescolati a uno stile semplice, scorrevole e facilmente comprensibile, ma soprattutto che richiama con piacere alla lettura.
I racconti di Abate, emigrato da giovane in Germania per motivi di lavoro, sono frutto di un'esperienza diretta con la Germania razzista e riescono quasi a far penetrare nella mente del lettore immagini di una crudele e voluta realtà, una realtà che purtroppo non cesserà mai di esistere.
 
Abate è autore con Cataldo Perri dello spettacolo teatrale Vivere per addizione nelle terre d'andata tratto da Terre di andata e Vivere per addizione, presentato il 19 Agosto 2011 nel I festival dei luoghi a Soveria Mannelli.
Il 1º settembre 2012, come abbiamo visto, ha vinto la 50ª edizione del Premio Campiello con il romanzo «La collina del vento».

Si ringrazia Wikipedia, dalla quale abbiamo attinto preziose notizie, compresa la foto.

Condividi con: Post on Facebook Facebook Twitter Twitter

Subscribe to comments feed Commenti (0 inviato)

totale: | visualizzati:

Invia il tuo commento comment

Inserisci il codice che vedi sull' immagine:

  • Invia ad un amico Invia ad un amico
  • print Versione stampabile
  • Plain text Versione solo testo

Pensieri, parole, arte

di Daniela Larentis

Parliamone

di Nadia Clementi

Musica e spettacoli

di Sandra Matuella

Psiche e dintorni

di Giuseppe Maiolo

Da una foto una storia

di Maurizio Panizza

Letteratura di genere

di Luciana Grillo

Scenari

di Daniele Bornancin

Dialetto e Tradizione

di Cornelio Galas

Orto e giardino

di Davide Brugna

Gourmet

di Giuseppe Casagrande

Cartoline

di Bruno Lucchi

L'Autonomia ieri e oggi

di Mauro Marcantoni

I miei cammini

di Elena Casagrande