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Nuovo Ospedale Trentino: aggiudicazione provvisoria a Impregilo

La commissione ha terminato stamani di valutare le offerte, il miglior punteggio è dell'ATI Impregilo

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La commissione tecnica ha terminato di valutare le offerte relative alla costruzione del nuovo polo ospedaliero del Trentino.
Il miglior punteggio complessivo (quale somma dell'offerta economica e tecnica), mette in testa l'ATI Impregilo.
Si tratta di una aggiudicazione provvisoria ora l'iter proseguirà con i successivi passaggi previsti dalla normativa.
 
Oggi, in Provincia, è stata data lettura della graduatoria e sono stati presentati alcuni elementi di sintesi, presenti gli assessori provinciali Ugo Rossi e Mauro Gilmozzi, i dirigenti generali Raffaele De Col e Livia Ferrario e il direttore dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari, Luciano Flor.
L'assessore alla salute Rossi ha speso parole di ringraziamento per la commissione, in particolare per la quantità e qualità del lavoro svolto.
«Dobbiamo - ha detto l'assessore Rossi - essere orgogliosi di vivere in una terra in cui i grandi progetti vengono non solo ideati ma portati avanti con grande determinazione e attenzione ai bisogni della comunità.»
 
«Questo lavoro – ha commentato l’assessore – ha un unico obiettivo: garantire la migliore risposta possibile sul nostro territorio ai bisogni di salute dei trentini. Siamo soddisfatti di quanto fatto: lo sta a dimostrare la partecipazione a questa gara delle migliori imprese italiane che lavorano in questo settore e che hanno realizzato strutture ospedaliere in Italia e nel mondo; i progetti presentati sono infatti di elevata qualità. Il nuovo polo ospedaliero del Trentino è un investimento importante nella logica di una rete di servizi sul territorio e ne rappresenta il punto principale. Il nostro obiettivo, come pubblica amministrazione, è stato quello di dare ai nostri cittadini una tecnologia e un comfort di primo livello e un luogo dove sia possibile valorizzare al meglio le nostre professionalità, che si raccordi con il mondo della ricerca.»
 
Parole riecheggiate dall’assessore all’urbanistica, enti locali, personale, lavori pubblici e viabilità, Mauro Gilmozzi.
«C’è stata partecipazione al bando, i dati dimostrano che i parametri erano ben costruiti, capaci di dare il meglio e di cogliere nuovi obiettivi. Ma il punto centrale è forse un altro, ovvero il fatto che dopo una discussione durata vent’anni, nel 2011 è iniziato l’iter e nel 2018 saremo in grado di avere il nuovo polo ospedaliero del Trentino.»
 
Chi volesse comparare i dati e le soluzioni proposte, più farlo cliccando su questo link.
 
Quindi l'ingegner De Col (nella foto seguente) ha dato lettura della graduatoria e illustrato gli elementi di sintesi.
Come si sa, l'appalto sarebbe andato alla società che avesse ottenuto il più alto punteggo derivante dalla somma dei vari punti attribuiti alle singole voci.
Il punteggio principale era dato dall'offerte economicamente più vantaggiosa. E Impregilo è stata la seconda meno cara con 251 milioni (base d'asta 267), preceduta solo da Pizzarotti con 243 milioni.
 
Altri punteggi nascevano dal costo finale per metro quadro, dalla superficie occupata, parcheggi, posti letto (base d'asta 600, Impregilo 613). 
Il vantaggio principale offerto da Impregilo è stato fornito dai minori costi derivanti da condizionamento e riscaldamento, grazie a soluzioni di produzione di energia rinnovabile.
 
Altre due voci meritano essere citate, secondo noi più importanti di quanto non siano state considerate dalla commissione.  
La prima è la soluzione estetica. Questa funzione era inserita in una voce complessiva di più variabili. Secondo noi si poteva puntare di più su questo aspetto. La soluzione adottata sarà bellissima, per carità, ma lo sarà per caso. 

La seconda è data dalla misura in cui la società vincitrice dell'appalto coinvolgerà imprese trentine, facendo crescere di professionalità le nostre aziende e favorendo la manodopera locale. 
Questa funzione era inserita, ma non determinante nell'economia complessiva della valutazione finale.
 
Infine, abbiamo chiesto all'ing. De Col se l'assegnazione dell'appalto prevedeva l'obbligo di aprire una sede in Trentino della società appaltatrice.
«Una sede operativa la aprirà per forza.» – Ci ha risposto. Poi, intuendo il nocciolo della questione, ha aggiunto così. 
«Che porti in Trentino la sede fiscale per la durata dei lavori, è prematuro parlarne. Ma ci daremo da fare affinché il 90% dell'Iva prodotta con la costruzione del NOT vada alla Provincia autonoma di Trento.»

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