Luca Gardin presenta: «Diario di una trappola»

E ora possibile guardare l'intero cortometraggio prodotto dall'attore trentino per combattere la ludodipendenza

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È ora disponibile l’intero cortometraggio «Diario di una trappola», realizzato da Lucio Gardin per combattere la ludodipendenza.

Ne avevamo parlato alla sua presentazione (vedi servizio) avvenuta lo scorso 11 settembre, per dire che ci era piaciuto per una serie di motivi, che ora riprendiamo.
Anzitutto perché praticamente non ha mai mostrato le sale da gioco. Ed è così che si deve fare: mai parlare della concorrenza, se davvero vuoi batterla.
Quindi perché è riuscito a paragonare il vizio del gioco a qualcosa di subdolo e quasi congenito, come appartenente alla natura umana. Insomma un nemico da combattere come il vizio del fumo e dell’alcol.
Poi Gardin non ha voluto dipingere quadri con scene drammatiche né ha fatto respirare atmosfere di umana disperazione. Nel suo film la vita è normale.
Inoltre ha preferito agire sul traslato di argomenti assodati dalla cultura corrente, presentando solo alla fine «il conto»: tutti pensano alla seduzione femminile, quando invece le lusinghe che si sentono fuori campo provengono da quella bastarda di slot machine.
Ma soprattutto lo abbiamo apprezzato perché è positivo. Non c’è un solo momento in cui lo spettatore respiri la sensazione di vuoto che potrebbe accompagnare il giocatore a due passi dalla rovina. E questo perché l’autore ha affidato alla famiglia il ruolo di fare quadrato e combattere qualsiasi nemico che possa in qualche modo sfiorare la felicità di casa.
Bravo Gardin. Non ti conoscevamo così.

 
Cliccando l’immagine che segue si accede al trailer ad alta definizione del cortometraggio realizzato dall’attore Lucio Gardin.