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Sapete cos’è e cosa fa la «Anvolt» Onlus? – Di Nadia Clementi

È l'Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori: ne parliamo con la Responsabile della sezione di Trento Elisa Zeni

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L’Associazione Nazionale Volontari Lotta Contro i Tumori (ANVOLT) Onlus è nata a Milano nel 1984 con lo scopo di aiutare, sostenere e accompagnare persone affette da malattie tumorali. L’apprezzamento e la fiducia riscossi dalle persone nel tempo hanno permesso all’associazione di diffondersi con la nascita di delegazioni in molte regioni, attualmente 29 in tutta Italia.
ANVOLT è costituita principalmente da volontari, che offrono la loro disponibilità a chi si trova in situazioni di bisogno e per le quali la solidarietà è un valore centrale nella vita.
Svolgono mansioni organizzative all'interno dell’associazione e prestano assistenza ai malati e alle famiglie in supporto al servizio sanitario.
L'associazione è presente sul territorio provinciale da ben 23 anni con tre ambulatori di prevenzione tumorale, a Trento (via Prepositura, 32), a Rovereto (corso Rosmini, 8) e a Predazzo (via G.Verdi,16), aperti e attivi tutto l’anno grazie a offerte e donazioni volontarie senza attingere a contributi pubblici.

Elisa Zeni.

Con la sola telefonata all’ambulatorio (0461.235543), tutti possono prenotare visite sanitarie di prevenzione e consulenze senza obbligo di impegnativa medica e nell’arco del mese sarà fissato l’appuntamento.
Sono molte le persone che si rivolgono all'associazione: nel 2014 sono state effettuate ben 1.640 visite senologiche, 1.700 visite ginecologiche, 1.250 pap-test, 1.630 ecografie ginecologiche, oltre 100 consulenze sanitarie, 360 visite urologiche, 650 visite dermatologiche, 66 incontri con la nutrizionista, 1.015 sedute di assistenza psicologica e 45 dedicate al progetto «La forza del sorriso».
L'attività di assistenza e prevenzione dell'Anvolt è svolta in collaborazione con l'Ospedale S. Camillo di Trento e grazie all’attività di medici che giornalmente prestano la loro professionalità nel delicato compito della prevenzione. L'obiettivo è quello di informare correttamente e sensibilizzare la popolazione sui fattori di rischio dei tumori e di svolgere attività mirate di prevenzione della salute.
Numerosi sono gli altri servizi attivati dall'Anvolt, tra i più importanti ricordiamo quello del l'assistenza domiciliare e ospedaliera ai malati.
Per conoscere nel dettaglio l'operato dell'Anvolt e le persone che si pongono generosamente al suo servizio, ci siamo rivolti alla Responsabile territoriale Elisa Zeni.     
 
Signora Zeni, quali sono le finalità dell'associazione Anvolt?
«Le finalità dell’Anvolt sono:
- fornire aiuto ai malati di tumore mediante iniziative di assistenza sanitaria, psicologica e sociale;
- sostenere le famiglie dei malati;
- svolgere attività di prevenzione rivolte alla popolazione generale;
- svolgere corsi di formazione e orientamento al volontariato;
- organizzare conferenze e convegni sui tumori;
- operare in collaborazione con istituti nazionali e locali.
«In poche parole per tutto quello che gira intorno alla malattia l’associazione è presente: Anvolt è per il malato e con il malato, penso che la frase sia molto significativa e non debba essere spiegata.
«Questo è lo spirito che noi volontari adottiamo ogni giorno all’interno dell’Anvolt. Lo teniamo sempre ben presente tanto che influisce anche nella nostra vita privata. La missione del volontario non ha orari, c’è sempre bisogno di aiutare, i malati sono tanti e se ne possono trovare ovunque, anche ad esempio facendo una semplice passeggiata. Dentro di noi sappiamo che al primo posto c’è il malato.
«Sono inoltre convinta che nel volontariato si dovrebbero unire le forze con le altre associazioni, darsi la mano e camminare insieme verso un unico obiettivo: la persona malata.»
 
 
Alcuni volontari dell'Anvolt.
 
Chi sono gli operatori volontari dell'Anvolt?
«All’interno dell’Anvolt Trento è presente un gruppo di 25 volontari e ogni giorno ci occupiamo di varie mansioni: c’è chi si occupa della reception, della segreteria dell’ambulatorio, dell’amministrazione, dell’organizzazione di eventi, di rispondere come in questo caso ad un’ intervista.
«Offriamo assistenza dei malati, raccogliamo fondi, senza i quali Anvolt non potrebbe esistere ed elargire tutti i suoi servizi socio-sanitari, comprese le visite di prevenzione dei nostri dottori.
«Quando si entra in associazione non si sa mai cosa si può trovare e quindi siamo sempre pronti a rispondere ed affrontare le varie problematiche che ci vengono sottoposte dalle persone.
 
 Quali sono le aree d'intervento attivate dall'Anvolt?
«I numerosi servizi attivati dall’Anvolt nei corsi degli anni si riassumono in due punti principali:
1. ASSISTENZA
Sono molti gli ambiti in cui Anvolt interviene con l’assistenza, perché molti sono i disagi che un ammalato, e chi gli sta vicino, deve riuscire a superare. Assistere un malato oncologico significa assistere anche la sua famiglia e costruire un dialogo per favorire la soluzione dei bisogni concreti nello stato di sofferenza.
2. INFORMAZIONE E PREVENZIONE
La prevenzione e la diffusione dell’informazione sanitaria sono tra gli obiettivi fondamentali dell’Anvolt. L’attività ambulatoriale ha lo scopo di migliorare nella popolazione trentina la consapevolezza dell’importanza di una corretta prevenzione, per cui prevenire l’insorgere di malattie tumorali è un obiettivo da considerare primario ogni giorno.»
 
Quali sono i servizi assistenziali offerti dalla vostra Associazione?
«Attualmente i servizi assistenziali offerti sono i seguenti:
- assistenza domiciliare e ospedaliera;
- fornitura di alloggi per familiari di malati che stanno facendo le cure a Milano e quindi si trovano alla ricerca di un’abitazione temporanea, andando incontro a costi onerosi;
- trasporto ed accompagnamento di malati di tumore per le cure in ospedale;
- concessione di sovvenzioni ed aiuti concreti a malati e famiglie in stato di necessità durante la malattia.
 
Le attività di prevenzione svolte nei nostri ambulatori si riassumono in:
- ambulatori ginecologici: visite ginecologiche, senologiche, pap-test, ecografia e consulenza;
- ambulatori urologici e andrologici: visite urologiche per tutti gli uomini a partire dai 45 anni e visite andrologiche per prevenzione tumore ai testicoli ai ragazzi di 18-30 anni;
- ambulatori dermatologici: controllo dei nevi aperto a tutti con l’utilizzo del videodermatoscopio donatoci dai nostri sostenitori;
- ambulatorio nutrizionismo: educazione alimentare rivolta a chiunque desideri adottare uno stile di vita sano ed equilibrato; diete personalizzate per chi necessita di ridurre il peso su prescrizione medica; consigli alimentari nella patologia oncologica per ridurre i disturbi legati ai trattamenti terapeutici. Tutte le visite effettuate sono gratuite e per sostenere nel tempo il nostro impegno e le nostre strutture è gradita, per chi ritiene i nostri servizi meritevoli, un’offerta libera;
- assistenza psicologica all’ammalato e ai familiari: chiedere aiuto non è un segno di debolezza. La vita di una persona e quella dei suoi cari viene completamente sconvolta quando si riceve una diagnosi oncologica. Fra le numerose difficoltà che ci si trova ad affrontare si aggiungono quelle di gestire le emozioni, lo sconforto, la paura e le incertezze riguardo al futuro. Qui si offre la possibilità ai malati di condividere i vissuti, i pensieri e le difficoltà con psicologi. Un adeguato supporto mira a migliorare la qualità di vita ed alleviare la sofferenza emotiva. normalmente si chiede aiuto nel momento della diagnosi, durante la malattia, dopo un intervento chirurgico e al termine delle cure;
- inoltre Anvolt ha concesso per il terzo anno consecutivo una borsa di studio all’ospedale di Rovereto ed Arco per una onco-psicologa che assiste internamente alle strutture ospedaliere e nei propri ambulatori Anvolt, i malati ed i loro familiari;
- adesione al progetto La forza e il sorriso dedicato alle donne in trattamento oncologico.»
 
Chi sono le persone che si rivolgono per avere aiuto dalla vostra associazione?
«Molte le persone che si rivolgono a noi. Prima fra tutti gli ammalati per le assistenze già specificate sopra. Poi naturalmente i familiari, perché il tumore non è una malattia del singolo ma collettiva. Infine tutti gli utenti che effettuano le visite nei tre ambulatori di prevenzione.»
 
In che modo possono chiedere aiuto?
«Semplicemente telefonando: in ambulatorio per gli appuntamenti al n. 0461-235543; in ufficio per le varie assistenze al n. 0461-232036 o recarsi presso le nostre sedi di Trento, Rovereto e Predazzo.»
 
In quali ambiti l'Anvolt collabora con l'Ospedale S. Camillo?
«L’Anvolt in collaborazione con l’Ospedale S. Camillo ha realizzato vari progetti:
- assistenza psicologica ai malati e ai loro familiari: presso l’Ospedale vi è una postazione dove i pazienti vengono seguiti dalla nostra psicologa che, sia prima che dopo l’operazione, li accompagna nel percorso terapeutico;
- la prevenzione senologica: le utenti alle quali viene riscontrato un problema, vengono inviate immediatamente all’Ospedale S.Camillo per effettuare mammografia ed ecografia. È stato creato un canale preferenziale Ospedale-Anvolt che prevede una priorità nell’ottenere un appuntamento. In questo modo le utenti che devono effettuare accertamenti riescono ad ottenere una diagnosi veloce evitando così stati d’ansia e lunghi tempi di attesa;
- prevenzione dermatologica: gli utenti, bisognosi di cura, vengono mandati con appuntamento all’Ospedale S.Camillo con lo stesso iter e scopo di cui sopra.»


Nella foto, il presidente della Favo, Francesco de Lorenzo con alcuni rappresentanti Anvolt di Trento, Milano, Trieste, Udine, Roma, Torino e Parma, nella Giornata nazionale del malato oncologico.

L' Anvolt fa parte della Favo (Federazione italiana delle Associazioni di volontariato in oncologia), con quale l'obiettivo?
«L’Anvolt ne fa parte come socia fondatrice ed inoltre è presente anche all’interno del direttivo nazionale. È l’unica associazione trentina che può vantarne il marchio, un requisito di sicurezza e serietà.
«La Favo nasce a Roma nel 2003 come Associazione delle associazioni di volontariato con i seguenti scopi:
- per creare ed essere a servizio dei malati di cancro e delle loro famiglie;
- per creare sinergie fra le stesse associazioni di volontariato ed assicurare così una presenza unitaria e forte dei malati nei confronti delle istituzioni,
- per mettere il paziente al centro delle pianificazioni delle istituzioni.
«Infine si pone come interlocutore tra le istituzioni politiche, sindacali e culturali, e per essere una voce unica e forte che parla per i malati grazie alla federazione che comprende più di 500 associazioni italiane.»
 
Vuole parlarci del Progetto La forza del Sorriso proposto alle donne in trattamento oncologico?
«La forza e il sorriso. Già il titolo dovrebbe far capire che si tratta di un momento piacevole. In un’atmosfera informale e rilassante le donne (max 5 per dare più intimità al gruppo) che accedono al laboratorio della durata di circa 3 ore, scoprono come riprendersi cura di sé, della propria pelle, come scegliere e applicare il trucco adeguato ad ognuna per valorizzare il proprio aspetto e camuffare gli effetti secondari delle terapie.
«Tutto questo avviene sotto la guida di consigli professionali della nostra estetista Ivana. Lo scopo è aiutare le donne provate e violate dalle cure a non rinunciare alla propria femminilità. Partito da settembre 2013, questo progetto ha visto coinvolte molte donne che si sono rimesse in gioco, hanno provato a sorridere, anche se per poco, sono riuscite a staccarsi dalla malattia, ritrovando autostima e fiducia in se stesse. È per loro come un momento di coccole.
«Molte sono le soddisfazioni che provo durante gli incontri poiché vedo la differenza dei loro volti da quando entrano a quando escono dall’Anvolt.
«Si sentono diverse, più forti e felici perché apprendono come mascherare i difetti sul proprio volto devastato. Per farvi un semplice esempio, la perdita di capelli si tampona con la parrucca, ma la perdita delle sopracciglia e delle ciglia toglie al volto importanti riferimenti.
«Quindi Ivana con calma e precisione insegna loro come disegnarle e le stimola a farlo anche a casa. Ricordo con piacere la frase di una ragazza di nemmeno 40 anni che alla fine del trattamento cosmetico, guardandosi allo specchio, dice: che bella che sono, non sembro nemmeno ammalata


Il parrucchiere Stefano, Elisa Zeni e l'estetista Ivana (Progetto Forza del sorriso).

In occasione della festa della donna è prevista un'apertura straordinaria degli ambulatori, quali sono i servizi offerti dal Progetto Donna?
«Per l’occasione offriamo gli stessi servizi ginecologici anche il sabato e la domenica alle donne che lavorano e non trovano il tempo di occuparsi della propria salute.
«Quest’anno ci sarà la squadra Delta Informatica Trentino Rosa, che ha abbracciato il nostro operato, e tutte le ragazze hanno deciso di farsi Testimonial dell’Anvolt facendosi visitare per darne un buon esempio.» 
   
Quali altre iniziative sono organizzate dall'Anvolt?
«Anvolt organizza ogni anno un convegno dedicato alla prevenzione oncologica intitolato: Chi arriva prima vince anche nella lotta contro i tumori.
«Siamo quest’anno alla terza edizione ed è un evento che si svolge nella cornice del bellissimo Castello del Buonconsiglio. Un convegno che rispecchia esattamente un obiettivo Anvolt: informare e sensibilizzare la popolazione trentina alla prevenzione. Quest’anno si terrà il 15 aprile alle ore 17.00 ad entrata libera.
«Novità di quest’anno: al termine, tutti i relatori saranno ospiti in diretta nel programma Meeting a cura della dott.ssa Vittoria Agostini alle ore 21.00 su Trentino Tv. In questo modo diamo la possibilità a chi non può partecipare per problemi di lavoro o lontananza, di non perdere l’evento.
«A fare il saluto iniziale ci sarà come tradizione il Vicario Generale don Lauro Tisi, che ha dimostrato in ogni situazione sensibilità verso l’ Anvolt e noi volontari siamo orgogliosi di avere il suo apprezzamento e sostegno.
«Fra poco pubblicheremo il programma dettagliato nella pagina Facebook di Anvolt Trento.»
 

Convegno del 1 marzo 2013 presso il Castello del Buon Consiglio.
 
Chi volesse contribuire con il suo operato a chi deve rivolgersi?
«Se qualcuno vuol far parte della grande famiglia Anvolt può telefonare in ufficio o venire direttamente di persona. Insieme cercheremo di capire attitudini, capacità, tempo a disposizione e mansioni di volontariato da donare all’associazione. »
 
Chi sono i principali sostenitori economici dell'ANVOLT? Se qualcuno volesse contribuire, a chi deve rivolgersi e come?
«L’Anvolt non ha quote associative, vive solo di libere offerte donateci da tutta la popolazione trentina.
La nostra raccolta fondi (fund raising) si svolge utilizzando la richiesta telefonica, sebbene criticata da tanti, per noi è la soluzione migliore. In questo modo riusciamo una volta all’anno a contattare tutti i nostri sostenitori informandoli dei nostri servizi proposti.
«Chi vuole aiutarci a mantenere tutto il nostro operato attivo, può lasciare l’offerta presso la Cassa Rurale di Trento al numero di conto bancario: IBAN IT 24 R 08304 01807 00000 777 1835. Verrà rilasciata regolare ricevuta Onlus scaricabile dalla dichiarazione dei redditi tranne se pagata in contanti, sono comunque validi tutti gli altri metodi di pagamento.
«Ogni entrata ed uscita dell’associazione viene contabilizzata nel bilancio sociale visibile sul sito dell’associazione. Chi invece preferisce venire in sede può prendere visione direttamente del nostro lavoro, che da oltre vent'anni contribuisce proficuamente nel campo dell'assistenza e della prevenzione.» 
 
Nadia Clementi - n.clementi@ladigetto.it
Elisa Zeni - trento@anvolt.org - rovereto@anvolt.org - www.anvolt.org 
 
Convegno del 28 marzo 2014 presso il castello del Buon Consiglio.  

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