Definita la soglia che stabilisce la qualità del latte Trentino
In previsione della scomparsa delle «quote latte» di fine marzo, la Provincia mette a riparo la definizione di «Latte trentino» con regole precise

Con la fine del mese corrente scompariranno dall’Europa le più che contestate «quote latte», che hanno generato le proteste anche clamorose degli allevatori italiani. Adesso però possono correre rischi i produttori di latte di una certa qualità perché - come si sa - in libera economia «il prodotto cattivo scaccia quello buono». E dato che il latte trentino di montagna costa di più per svariate ragioni (costo del terreno, difficoltà di lavorazione e quant’altro) è stato deciso di stabilire un disciplinare per consentire al prodotto di essere riconosciuto come tale senza possibilità di errore. Le analisi periodiche (peraltro costosissime e per questo gran parte a carico della Provincia) volte a stabilire ad esempio il tipo di nutrizione delle vacche, così come la definizione geografica e dalle dimensioni degli allevamenti, sono elementi che consentiranno al Latte Trentino di godere di un prezzo più remunerativo. Al momento il latte costa in Europa sui 30 centesimi al litro, cifra non remunerativa per i nostri allevatori. L’ipotesi alla quale si sta lavorando per il latte trentino è la soglia di 50 centesimi al litro. In Europa si producono 140 miliardi di litri di latte all’anno. In Italia si producono 10 miliardi di litri di latte. In Trentino si producono 55 milioni di litri di latte, dei quali 30 milioni sono di latte fresco. Per completare il quadro, l’Alto Adige produce poco meno del doppio del Trentino. |
Con una deliberazione firmata dall'assessore all'agricoltura Michele Dallapiccola la Giunta provinciale ha stabilito i criteri e le modalità per la concessione dei contributi per l'esecuzione delle analisi obbligatorie sul latte, sui prodotti derivati e sugli alimenti per il bestiame previsti dalla legge provinciale 4/2003.
«L’intervento - spiega l'assessore Dallapiccola - può essere considerato uno strumento per il controllo ed il miglioramento della qualità del latte e dei prodotti derivati, ed ha contribuito in questi anni ad ottenere risultati positivi nel settore lattiero-caseario.»
Infatti il numero di campioni soggetti ad analisi e la tipologia delle stesse, hanno portato alla produzione di un latte migliore, con elevati standard qualitativi ed organolettici e salubre da un punto di vista igienico sanitario.
I prodotti derivati da questo latte rispondono anche ai requisiti richiesti dai disciplinari di produzione dei prodotti trentini Dop (Denominazione di origine protetta), Igp (Indicazione geografica protetta) e Stg (Specialità tradizionale garantita).
E' utile sapere, soprattutto da parte del consumatore, che le analisi sul latte e sui prodotti derivati vengono svolte durante l'intero anno solare, senza alcuna interruzione, in modo da garantire un controllo costante sull'intera filiera produttiva.
Il contributo rientra nel regime di aiuto previsto dal Reg. (UE) n. 1408/2013 in ambito «de minimis» (aiuti di importanza minore) nel settore agricolo, che stabilisce il massimale di 15.000 Euro cui le imprese possono disporre nell’esercizio finanziario in corso e nei due esercizi finanziari precedenti.
Beneficiarie sono le aziende zootecniche, che possono presentare la domanda di contributo direttamente, qualora non associate a strutture cooperative aderenti a Consorzio dei Caseifici Sociali del Trentino (Con.ca.s.t.) o che non si avvalgono del servizio di quest’ultimo.
Le analisi finanziate devono essere effettuate presso laboratori accreditati.
Le aziende zootecniche associate a strutture cooperative aderenti a Con.ca.s.t. o che si avvalgono del servizio di quest’ultimo per la raccolta e l’esecuzione delle analisi, presentano la domanda di contributo tramite Con.ca.s.t..
Il termine ultimo per la presentazione delle domande è il 15 aprile 2015.
La domanda di contributo deve essere presentata al Servizio agricoltura - Ufficio Tecnico e per l’Agricoltura di Montagna, Via G.B. Trener 3, 38121 Trento, o agli Uffici Agricoli periferici della Provincia, avvalendosi del modulo appositamente predisposto e reperibile sul sito internet istituzionale della Provincia Autonoma di Trento all'indirizzo www.procedimenti.provincia.tn.it
Ulteriori informazioni saranno disponibili anche sul sito: www.trentinoagricoltura.it alla voce «Altri aiuti / legge Provinciale n. 4/2003 /Interventi attivati/ Art. 43 Disposizioni particolari per la zootecnia».