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Da una foto una storia/ 14 – Di Maurizio Panizza

All’Esposizione Internazionale di Milano del 1906, partecipava anche il Trentino austriaco, senza le polemiche suscitate dal Trentino italiano di oggi

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Biglietto d'ingresso all'Expo Milano 1906 – © Maurizio Panizza.

Ci sono immagini che nascondono segreti.
Saperle osservare senza pregiudizio, collegare più elementi, interpretare il contesto, consultare altre fonti, può diventare un’operazione molto interessante.
Un’operazione che a volte può rivelare sorprese inaspettate.

In questi giorni si è parlato con insistenza di come la Provincia di Trento ha recentemente allestito il proprio stand all’Expo di Milano: bene o male, non spetta a noi giudicare.
Tuttavia, andando alla ricerca di fatti e personaggi di un tempo (come faccio sempre) mi sono imbattuto in un avvenimento analogo che ha avuto luogo sempre a Milano, ma ben 109 anni fa.
Si tratta dell’Esposizione Internazionale di Milano del 1906 dove anche il Trentino, o meglio il Sud Tirolo, partecipò nel contesto più ampio dello stand dedicato all’Austria.
Il tema della grande manifestazione fu quello dei trasporti per celebrare l’impresa del Traforo del Sempione inaugurato l’anno prima.
Per l’esposizione furono investiti 13 milioni di lire dell'epoca. Le nazioni partecipanti furono 40, gli espositori 35.000, i visitatori furono stimati in più di 5 milioni, una cifra record per l'epoca.
L'immagine simbolo dell'esposizione, realizzata da Leopoldo Metlicovitz, celebrava l'apertura del traforo del Sempione.
 

 
La Squilla, settimanale cattolico del Trentino (Sud Tirolo) così scriveva il 3 maggio 1906.
«Sabato si inaugurò a Milano l’Esposizione Internazionale. Vi intervennero il Re, la Regina e molti ministri. Indescrivibili le festività dell’occasione. Erano rappresentate tutte le Nazioni che concorsero all’Esposizione. Innumerevoli i discorsi recitati. I Reali furono fatti segno a speciali e imponenti manifestazioni.
Nel solo giorno di sabato entrarono all’Esposizione più di 20.000 persone.

Il Re Vittorio Emanuele III e la Regina Elena in visita all'Esposizione.

Parliamo un po’ della sezione dell’Austria. L’edificio raffigura una stazione ferroviaria al completo. Da un cortiletto quadrilatero si accede alle varie salette riservate alla Società pel movimento dei forestieri la quale illustra i paesaggi della bassa Austria con una infinità di quadri, fotografie, impressioni panoramiche e studi vari. Interessantissima la sala del Tirolo colle vedute alpine e i paesaggi ridenti. Le sale della Boemia sono naturalmente dedicate all’industria del vetro.
Ma la parte principale della mostra austriaca (che occupa 16.280 mq. ed è la più vasta dopo quella francese) è costituita dai mezzi di trasporto  terrestri. E’ questa la più grande esposizione ferroviaria che l’Austria abbia fatto ed è riuscita davvero per la varietà, la ricchezza, la perfezione dei carri ferroviari e delle locomotive allineate sotto l’ampia tettoia sui binari che raggiungono complessivamente oltre 1.000 metri di lunghezza.»
 

A seguire, ecco alcune immagini risalenti a 109 anni fa.

 

Trento, Castello del Buonconsiglio.
 

Paneveggio.
 

Tirol.
 

Riva del Garda.
 

Entrata principale dell'Esposizione Internazionale del 1906.
 

Mostra ferroviaria.
 

Salone dei concerti.
 

Padiglione del Belgio.
 

Stand del Cairo.
 

Padiglione Austria.
 

Parco Aerostatico.
 

Porta Magenta a Milano.

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