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Successo spagnolo al Concorso Sartori di Ala

L'esibizione del gruppo spagnolo che si è aggiudicato il primo premio nella sezione per orchestre


 
Il concorso Sartori ha vissuto la sua sesta edizione: quindici gruppi partecipanti, provenienti da Italia, Spagna e Croazia, due giorni intensi di concerti nel teatro di Ala dedicato proprio al musicista, ma la novità più importante del 2017 è stata l'associazione organizzatrice.
La Società Filarmonica di Ala, nata lo scorso anno e presieduta dal maestro Luigi Azzolini (che ha diretto il concorso assieme ad Ugo Orlandi), ha preso in mano l'eredità lasciata dalla Società Musicale Alense e ha ridato slancio al concorso Sartori, e altre iniziative ha in serbo in campo musicale per la città di Ala.
La giuria internazionale del concorso (composta da Carlo Domeniconi e Arnold Sesterheim, provenienti dalla Germania, Dorina Frati, Ugo Orlandi, Felix Resch e Luigi Azzolini dall’Italia, Akira Yanagisawa dal Giappone ) non ha avuto un lavoro facile nel decretare i vincitori; parimenti, non ha fatto sconti, e non ha assegnato due terzi posti.
Nella categoria A, riservata ai duo, ha vinto la coppia composta da Olena Kurkina (Ucraina) e Emiliano Gentili (Italia, Roma); al secondo posto il «Duo con Fuoco», proveniente da Samobor (Croazia), composto da Maksimilijan Boric e Tomislav Smolcic. Il terzo posto invece non è stato assegnato.
Nella categoria B, quella per quartetti e quintetti, hanno vinto le quattro musiciste di Milano del Quartetto Flora (Margherita Caputo, Erika Matsunaga, Dea Škorić, Margherita Chiesa), al secondo il Quartetto Estudiantina di Bergamo (Davide Salvi, Pietro Ragni, Redi Lamcja, Antonio Marinoni).
 
Terza piazza infine per il Quartetto Bergamo (di Bergamo), con Anh Tuan Auriemma, Giacomo Giabelli, Luca Mancuso, Alberto Orsi.
La categoria C, quella riservata alle orchestre, ha visto la vittoria dell'Orquestra de Plectro Torre del Alfiler, in Spagna nei pressi di Granada, diretta da Florencio Rozi Rodriguez.
Mentre il terzo posto non è stato assegnato, alla secondo piazza è giunta invece la Estudiantina Ensemble di Bergamo, diretta da Pietro Ragni.
Quest'ultima si è aggiudicata anche il premio speciale Sartori. E l'orchestra bergamasca, rifondata appena cinque anni fa, ha scelto proprio un brano del compositore alense, «Omaggio a Trento», per il concerto di premiazione.
All'orchestra andalusa è toccato il gran finale, ed ha incantato il teatro di Ala, prima con la Suite n°2 di Akira Yanagisawa (giurato giapponese, che si è complimentato con l'ensemble al termine del concerto) e poi con un tocco di atmosfere andaluse con «La Vida Breve», di Manuel de Falla.
 
Le note dei brani di Sartori, eseguite dai gruppi partecipanti per le selezioni, hanno riacquistato attualità durante i tre giorni del concorso.
Inaugurato da un concerto con la Banda Sociale, il Coro Città di Ala e l'ensemble di strumenti a plettro della scuola musicale Quattro Vicariati, la manifestazione ha anche offerto un applauditissimo concerto dell'Ensamble A l'Antica, tenutosi sabato sera in una chiesa di San Francesco stipata di persone.
«Sono orgogliosa – ha detto la vicesindaca e assessora alla cultura Antonella Tomasi – grazie all'opera dei maestri Orlandi e Azzolini è rinata la curiosità e la passione per Sartori, un personaggio che rischiavamo di dimenticare e la cui memoria va tenuta viva, per come aveva animato la vita musicale nella sua città.»
«Ala è sempre più città della musica grazie ad una sesta edizione del concorso riuscita alla perfezione. Sartori scrisse “Fior di roccia”, uno dei suoi brani più celebri, ai tempi della Prima guerra mondiale, e Ala patì molto cento anni fa, ma fu anche uno dei luoghi dove si tennero le prime trattative per l'armistizio. In un mondo oggi impazzito, in cui fatichiamo a riconoscerci, la musica, anche quella di Sartori, ci riappacifica», ha detto durante il suo saluto il sindaco Claudio Soini.
Luigi Azzolini ha tracciato la strada futura per la Società Filarmonica di Ala: «Sartori era unico, e noi cercheremo progetto unici. Vediamo progetti sempre più inscatolati, che si vada in teatro o in cima alle Dolomiti ci propongono sempre la stessa cosa. Noi vogliamo metterci in gioco e cercare la nostra unicità, rischiare è la nostra scommessa.»
 
«La scommessa del concorso Sartori – ha proseguito Ugo Orlandi, direttore artistico del concorso – partì nel 1995, dando vita al primo concorso per strumenti a plettro in Italia dal 1979. In Italia oggi ci sono solo 10 orchestre di questo tipo, dobbiamo ritrovare il filo del passato e declinarlo nel presente.»
Ad Ala questo lo si può fare anche grazie alla biblioteca cittadina, che conserva tutte le partiture di Sartori.
Al termine è arrivato anche il salute del pronipote di Giacomo Sartori, Francesco Magnanego di Genova: «Un onore ricordare così il mio bisnonno».
Anche la nipote Ada Valer Zanella, trattenuta a Trento, ha mandato i suoi saluti.
L'appuntamento è ora tra due anni, per la settima edizione del concorso Sartori.

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