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«Presto», il nuovo strumento di lavoro per le imprese

Le novità nei contratti di lavoro temporaneo e occasionale – Di Daniele M. Bornancin

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Dopo i Voucher, con l’apposito Decreto Legge n. 50 del 24.04.2017, convertito in Legge n. 96 del 21 giugno 2017, sono state approvate le nuove norme sul lavoro occasionale. Una sorta di disciplina per quelle attività lavorative svolte in modo sporadico, saltuario e non continuativo, di durata non superiore a un’ora.
Questa nuova disposizione ha evitato il referendum consultivo (con i relativi costi per l’effettuazione di questa consultazione), ma nello stesso tempo si sono aperte le porte per usufruire di nuove forme di contratti per lavori a chiamata.
Sicuramente non saranno esaustivi rispetto alle varie forme contrattuali di lavoro, ma cercano almeno di fare un passo avanti verso un adeguamento ai Paesi europei e comunque rispondono alle richieste dei datori di lavoro.
Misure che possono creare una migliore produttività delle imprese e degli investimenti. Sono stati istituiti due strumenti diversi: il libretto famiglia (in sigla LF) e il contratto di prestazione occasionale detto anche «PRESTO».
 
Le caratteristiche comuni di questi due strumenti si possono così riassumere:
-    Vale per tutti il limite economico di 5.000,00 euro annui di spesa per il datore di lavoro e 5.000,00 per il lavoratore, che salgono a 7.500,00 per studenti fino ai 25 anni, pensionati, disoccupati;
-    La forma è quella telematica gestita dall’INPS, che funge da intermediario attraverso un’apposita piattaforma informatica, raggiungibile dal sito dell’INPS;
-    L’INPS, raccoglierà i pagamenti dal datore di lavoro e accrediterà le somme sul conto bancario del lavoratore;
-    I compensi sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sullo stato di disoccupazione;
 
Il Libretto Famiglia, (libretto telematico) di buoni per lavoro occasionale è riservato ai lavoratori per attività di: assistenza domiciliare a disabili, bambini e anziani, lezioni private e ripetizioni scolastiche, aiuto domestico per lavori di pulizie, giardinaggio, piccole manutenzioni.
Il valore economico non può superare 10,00 euro lordi per un’ora di lavoro.
 
PRESTO è il contratto di lavoro occasionale che può essere utilizzato da aziende fino a 5 dipendenti; da enti locali per esigenze eccezionali e temporanee, come ad esempio lo svolgimento di lavori di emergenza, calamità, per attività di solidarietà, per l’organizzazione di manifestazioni culturali, sportive, sociali.
Le aziende agricole possono fruire di tale meccanismo, se con meno di cinque dipendenti, e però devono avvalersi solo di lavoratori non iscritti nell’elenco dei lavoratori agricoli, ma che facciano parte di categorie particolari come: studenti, disoccupati, pensionati e soggetti percettori di sostegno al reddito.
 
Sono escluse le aziende minerarie e edili, e quelle che operano nell’ambito di contratti di appalto.
Vi sono poi alcuni limiti, come ad esempio quello di non essere superate le 280 ore l’anno.
Se il contratto PRESTO, continuasse oltre l’anno solare e oltre il monte ore predefinito, tale strumento dovrà essere trasformato in rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno e indeterminato.
 

 

 
Naturalmente il prestatore di lavoro ha diritto all’assicurazione per invalidità e vecchiaia, infortuni, malattia professionale, ha inoltre diritto ai riposi settimanali e alle pause giornaliere.
Sono previste poi specifiche sanzioni pecuniarie, nel caso di superamento dei limiti complessivi dei compensi e della durata del lavoro annuale.
 
In via generale si tratta di una procedura semplificata che sicuramente può interessare le piccole imprese dei settori del commercio, dell’artigianato, della ristorazione, del tempo libero delle attività sportive e ricreative e dei servizi alla persona. Certo i compensi orari sono modesti, ma rispondono all’esigenza momentanea e saltuaria, per coprire esigenze straordinarie rispetto alla normale attività aziendale e produttiva.
Pensiamo ai ristoratori, agli enti locali, ai villaggi turistici, che nel periodo estivo e in particolari momenti, devono soddisfare la clientela per matrimoni, feste, attività ricreative, mostre, viaggi, seminari, convegni, incontri formativi aziendali, dove il numero dei partecipanti è spesso elevato, oppure gli eventi organizzati dai Comuni, come ad esempio le notti bianche o altro.
 
Queste nuove disposizioni legislative, permettono certo di creare una vivace produttività, di dare qualche possibilità in più ai giovani di sperimentare momenti di crescita, sia culturale che umana, ma soprattutto di misurare le capacità acquisite a scuola e di vivere nuove esperienze a contatto con la gente, con le comunità, con la moderna società attuale.
Questo sistema rappresenta un passo avanti per una tipologia di lavoro, ma non si può dimenticare che il lavoratore in genere, e in particolare il giovane uscito da anni di studio, si trova davanti ad una varietà di possibilità e di opportunità che possono creare confusione e delusione, e che non permettono di affrontare le conseguenti decisioni con convinzione e serenità.
 
Oggi è il tempo delle semplificazioni legislative, dell’accorpamento di leggi che si sovrappongono e il comparto del lavoro e dell’occupazione giovanile non è immune da tali necessità, si tratta di cominciare a cambiare anche nel sistema della nostra autonomia, anche perché, la società corre, e il tempo passa velocemente.
Si tratta di unire le forze e le idee, e di operare insieme, pubblico, privato, organizzazioni sindacali e operatori dei vari settori per creare leggi semplici che diano la possibilità alle piccole e medie imprese di assumere giovani.
Compito di tutti è e rimane quello di pensare al futuro e non fermarsi al presente rafforzato dalle esperienze del passato, anche perché pensare al futuro, forse domani potrà essere considerato «innovazione».   
 
Daniele Maurizio Bornancin

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