Firmato un protocollo Minniti-Mektic per velocizzare i rimpatri
Concluso a Trieste IPA Balcani 2013 contro la criminalità organizzata transfrontaliera – Più di 50 operazioni congiunte in 3 anni
Sette Paesi aderenti, 55 indagini congiunte sui traffici nell'area balcanica - armi, droga, terrorismo - delle quali 3 premiate dal South East European Law Enforcement Centre (Selec) di Bucarest, 383 arresti, sequestri di beni e denaro illeciti per oltre 4 milioni di euro e 100 milioni di dollari Usa in banconote false, oltre 3 tonnellate di stupefacenti sequestrati (eroina, cocaina, marijuana, hashish e droghe sintetiche), stessa sorte per più di 50 armi e 380 chili di esplosivo.
I numeri descrivono la portata e i principali risultati del progetto IPA Balcani 2013, presentati questa mattina nella prefettura di Trieste dal project leader, il prefetto Annapaola Porzio, ai ministri dell'Interno dei Paesi beneficiari riuniti in sessione plenaria: per l'Italia il ministro Marco Minniti, per l'Albania il ministro Fatmir Xhfaj, per il Kosovo il ministro Flamur Sefaj, per l'ex Repubblica di Macedonia /FYROM il ministro Oliver Spasovski, per il Montenegro e per la Serbia i ministri Mevludin Nuhodzic e Nebojša Stefanovic.
Avviato nel 2014 e in via di rinnovo nella prossima programmazione europea, con la conferma della presenza sul territorio balcanico di cinque «esperti residenti» italiani per un interscambio costante, IPA Balcani 2013 è stato realizzato per rafforzare la cooperazione operativa con le Forze di polizia e i sistemi giudiziari dei Paesi dell'area balcanica allo scopo di prevenire e contrastare i traffici della criminalità organizzata transfrontaliera.
Tra questi significativo quello di reperti archeologici - 3.561 quelli sequestrati - perché testimonia, ha sottolineato Porzio, la presenza in questo scenario anche di foreign fighters, punti di riferimento per lo smercio illegale dei resti trafugati dalle aree di combattimento.
La sessione plenaria è stata preceduta da incontri bilaterali tra il ministro Minniti e i sei colleghi omologhi. Tra questi il ministro dell'Interno della Bosnia-Erzegovina Mektic, con il quale Minniti ha siglato un protocollo di intesa che punta a velocizzare la procedura di rimpatrio degli stranieri irregolari provenienti dalla cosiddetta rotta balcanica, utile anche, spiega la prefettura, sotto l'aspetto della intercettazione dei traffici da quella regione d'Europa.
Presenti anche il capo della Polizia Franco Gabrielli, il comandante generale dell’arma dei carabinieri Tullio del Sette, il comandante generale della guardia di finanza Giorgio Toschi e rappresentanti di istituzioni europee e diplomatici.
Ai ministri è stata donata una fotografia realizzata dallo studio Fratelli Alinari, scattata con un «banco ottico» del 1800 e sviluppata con tecniche dell'epoca.
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