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Il museo storico della guerra di rovereto in piena vitalità

Ferve attività per adunata e giro, il bilancio si chiude in pareggio e nuove mostre – 130 donazioni nel 2017 – Martedì 20 apertura gratuita per la Festa del Papà

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Un Museo in piena vitalità capace di affrontare nuove ulteriori sfide sul piano organizzativo, promozionale e di relazione con il territorio.
È la sintesi della relazione fatta dal presidente Alberto Miorandi ai quasi 300 soci del Museo Storico italiano della Guerra di Rovereto durante l’assemblea annuale di oggi pomeriggio.
«E se è vero che le donazioni sono tra gli indicatori più emblematici della vitalità di un ente museale e della sua capacità di relazionarsi con il territorio – ha chiarito Miorandi – le numerose donazioni ricevute nel 2017 fotografano proprio tale aspetto: sono state oltre 130 le persone, le Istituzioni e le Associazioni che hanno donato cimeli, documenti, fotografie al Museo perché le conservi nelle sue collezioni e le utilizzi per la sua attività.»
 
E proprio oggi il Lions Club San Marco di Rovereto ha donato 60 Kappenabzeichen che saranno annessi al Fondo Alberto Lembo.
Andranno ad arricchire la raccolta del Museo della Guerra, che diventa ancora più rappresentativa. La cerimonia ha visto la presenza del dott. Claudio Caprara (presidente del Lions Club San Marco di Rovereto) e proprio di Alberto Lembo, storico vicentino già consulente del Capo del cerimoniale della Repubblica al ministero degli esteri, dal 2004 al 2010 presidente della Commissione di studio sulle onorificenze della Repubblica e parlamentare.
Lo scorso anno aveva donato al Museo della Guerra di Rovereto 1.109 distintivi militari (Kappenabzeichen) e stemmi patriottici dell'impero austro-ungarico datati tra il 1914 e il 1918. Ora la nuova donazione con alcuni pezzi rari legati, ad esempio, alla Marina Militare dell’Impero Austro-Ungarico.
 
A confermare la vitalità del Museo vi sono i 90 eventi (appuntamenti, presentazioni di libri, visite guidate, attività per le famiglie, mostre) organizzati nel 2017. I visitatori sono stati oltre 54.000 con una leggera flessione rispetto al 2016 complice un calo nelle visite di scuole e comitive.
Ciò nonostante gli studenti che hanno partecipato alle iniziative didattiche sono stati 21.920 e le attività svolte 1.085.
Inoltre, con gli Istituti superiori Marconi, Depero e Rosmini di Rovereto sono stati realizzati progetti di realtà riguardanti la realizzazione di siti di consultazione dei fondi fotografici del Museo della Guerra, la collocazione nelle sale del Museo di un certo numero di QRcode utilizzabili dai visitatori, la creazione di documentazione fotografica relativa alle esposizioni e al castello, la trascrizione dell’epistolario della famiglia Filzi.
 
«Le entrate da biglietti – ha aggiunto il Presidente – sono rimaste invariate rispetto all’anno precedente ed il bilancio chiude in pareggio attorno ai 915.000 euro.
«Si sono intensificate negli ultimi mesi sia le azioni dirette di promozione legate al patrimonio intrinseco alle collezioni del Museo sia in sinergia con altre realtà, prima di tutte il COA e l’Associazione nazionale degli Alpini.
«La prossima Adunata delle penne nere a Trento rappresenta un momento significativo vuoi per i numerosi di visitatori attesi a maggio anche grazie alla speciale Card emessa da Trentino marketing vuoi per articoli e servizi televisivi in scaletta per le prossime settimane.
«Tra questi il reportage di due pagine sul numero dell’Alpino (Rivista ufficiale Ana) e il reportage che verrà proposto a fine aprile dalla trasmissione Rai Voyager.
«Al riguardo Miorandi ha evidenziato la necessità di rinforzare e razionalizzare il sistema di tabelle e indicazioni stradali verso il Museo in vista dei prossimi grandi eventi: da più parti ci è stato segnalato che il sistema di segnalazione non appare del tutto razionale e completo sia per chi giunge da Sud sia da Nord.»
 
Il presidente Miorandi ha quindi evidenziate i positivi rapporti in essere con enti pubblici ed enti locali: dalle istituzioni e dagli organi dello Stato, all’Assessorato alla Cultura al Servizio Sostegno all’Occupazione e per la Valorizzazione Ambientale, dalla Comunità della Vallagarina al Comune di Rovereto, dalle scuole all’Apt e ad altri Musei, sia provinciali che della Rete Trentino Grande Guerra. Con questi ultimi Musei ha portato a compimento un importante progetto di catalogazione delle collezioni.
E lunedì saranno ufficialmente riconsegnati al Museo i locali del IV lotto restaurati.
Per questo Miorandi ha rivolto un ringraziamento agli uffici tecnici e i dirigenti del Comune che hanno gestito i lavori e all’assessorato alla Cultura della Provincia autonoma per averli finanziati.
 
Nei locali restaurati sarà allestita già dalle prossime settimane una grande mostra che sarà aperta al pubblico dal 25 aprile, dal titolo «La pelle del soldato».
Il V lotto di restauro, che comprende 6 sale prenderà il via entro marzo e si concluderà entro l’anno. Nel 2017 è stata realizzata la pulizia e la manutenzione di alcune centinaia di oggetti fra armi bianche, da fuoco, artiglierie e elementi d’equipaggiamento.
Sono stati pubblicati gli «Annali» 2016, il volume di Romain H. Rainero, Pro e contro la guerra. Lo smarrimento dei poeti italiani. 1915-1918 e, in collaborazione con la Società di Studi trentini di scienze storiche, il volume curato da Nicola Fontana, Memorie in divisa.
Ufficiali austro-ungarici in Trentino al tempo di Francesco Giuseppe. Nel maggio 2017 si è svolta a Fortezza/Franzensfeste la Giornata internazionale di studi dedicata al tema «1917. L’anno della crisi. Aspetti militari, economico-sociali, nazionali», promossa dal nostro Museo in collaborazione con l’associazione «Tiroler Geschichtsverein», il Museo provinciale Forte di Fortezza, il Museo provinciale Castel Tirolo e l’Archivio provinciale di Bolzano. Gli atti saranno pubblicati con un contributo della Regione Trentino-Alto Adige/Südtirol.
 
Sono state allestite tre mostre fotografiche nello spazio del Torrione Malipiero. In collaborazione con il Comune di Rovereto e la Comunità della Vallagarina è stata allestita la mostra fotografica «Süd-west front. La Prima guerra mondiale sul fronte italo-austriaco. 1915-1918», presso l’Istituto italiano di Cultura di Cracovia in Polonia. Sul piano della formazione, sono state proposti incontri dedicati a Rovereto in età veneziana e alla Grande Guerra e sono stati promossi incontri di aggiornamento per le Guide turistiche.
 
Sul fronte normativo il Presidente ha ricordato la recente approvazione del Codice del Terzo settore che probabilmente «ci richiederà di rivedere lo statuto».
Ha poi citato il dibattito e l’approvazione di due leggi provinciali, la prima relativa al sistema museale e la seconda che prevede «Interventi per valorizzare la memoria del popolo trentino durante la Prima Guerra mondiale» che, tra le altre iniziative, prevede la realizzazione di un Memoriale dei Caduti trentini nella Grande Guerra.
«Il nostro Museo lavorerà assieme alla Fondazione Museo storico del Trentino alla sua realizzazione.
«Abbiamo avuto una parte importante nella formulazione dell’idea del Memoriale e nella proposta di localizzarlo a Casteldante, individuato come luogo simbolico nel quale la memoria pubblica dei soldati trentini morti nella Grande Guerra potrà trovare piena espressione nel quadro della memoria nazionale della Grande Guerra, dalla quale era stata finora rimossa.»
 
Miorandi ha quindi annunciato una assoluta novità in campo nazionale: in occasione della Giornata del Papà il Museo aprirà gratuitamente le porte a padri e figli a nonni e nipoti.
La visita gratuità è prevista per martedì 20 marzo in quanto tradizionalmente il lunedì (per l’appunto 19 marzo) il Museo è chiuso.
Tutti i figli e nipoti di età inferiore ai 14 anni entreranno gratuitamente se accompagnati dal rispettivo Papà o nonno.

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