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Alla ricerca del gusto: gli «Ambasciatori del Trentino»

Il pranzo di fine percorso organizzato dall’Istituto Alberghiero di Levico Terme

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Il nostro giornale ha partecipato volentieri al pranzo di fine percorso organizzato dall’Istituto Alberghiero di Levico Terme, perché ci è parso un progetto altamente stimolante, al punto di meritarsi un servizio vero e proprio come se si trattasse di un ristorante di chef affermati.
D’altronde questi ragazzi sono destinati a divenire «Ambasciatori del territorio trentino», come insegna la Strada del vino e dei sapori del Trentino.
Il menù è stato studiato e realizzato dai giovani chef fin nei minimi dettagli e proposto con competenza dal personale di sala, quindi si è meritato tutta la nostra attenzione.


 
Il pranzo proposto ha preso  il via con aperitivi e appetizer a base di fagottino di Carne Fumada con crema Zambianca e ricotta di malga, pomodoro ciliegino al caprino e mousse leggera di asparagi di Zambana, crostino di lardo con mostarda di cipolle rosse, bruschetta di pane casereccio con peperoncino del Trentino, trota marinata con composta di ribes rosso, polentina tiepida di mais Spin della Valsugana con i funghi porcini, in abbinamento a tre cocktail ideati dagli studenti: «Roseberry», con sciroppo di rosa e succo di mela;«Red dream», con sciroppo di ribes rosso e succo di mela; «Perucca», con mostarda di zucca e zenzero e succo di pera.
Il nostro parere su questi assaggi è decisamente positivo. Se un giorno questi ragazzi dovranno organizzare un rinfresco, faranno certamente una bella figura.
 

 
Un’altra prelibatezza che ci ha colpito favorevolmente è stata la crema di patate del Lomaso e porri, con uno stecco di salmerino gratin e olio extravergine di oliva.
L’antipasto vero e proprio comincia dopo, con un carpaccio di carne salada con praline di mele Fuji e Red Delicious con cavolo cappuccio rosso al miele e olio extra vergine di oliva DOP Garda trentino.
Il cappuccio al miele è stata una chicca vera e propria. Chapeau!
L’olio del Garda è una costante in tutte le portate, una scelta doverosa, e certamente un giorno vedremo anche quello della Vallagarina.
 

 
Il primo piatto consisteva in tortelli di pasta fresca al mais Spin della Valsugana, formaggio Casolét, filangé di asparagi di Zambana e crumble di speck croccante.
Una portata da provare perché la pasta di mais dà un sapore che difficilmente si riscontra nelle cucine dei nostri ristoranti.
Anche gli asparagi bianchi di Zambana sono una costante, vista la stagione.
 

 
La seconda portata era formata da un filetto di maiale con castagne del Trentino, melina di patate del Lomaso e giardinetto di verdurine all'olio extra vergine di oliva DOP Garda trentino.
Il filetto di maiale è risultato una gioia perché l’insieme dei sapori è riuscito in maniera perfetta e delicata.
 

 
Il pasto si è concluso con il dessert denominato «Trilogia del territorio», con «Il ricordo di uno strudel con il succo di mela», «Il semifreddo ai marroni canditi del Trentino» e «La mousse al cioccolato e peperoncino del Trentino».
Ognuno di questi dolci poteva rappresentare da solo un dessert degno del nome e di una conclusione più che dignitosa per qualsiasi pasto.
Bravi ragazzi!
 

 
In conclusione vogliamo dire che questi ragazzi usciranno dalla scuola pronti per essere impiegati nelle nostre strutture turistiche che, come sappiamo, sono in costante sviluppo.
Potranno fare davvero gli ambasciatori del territorio perché con loro faremo tutti una bella figura.
Parola della redazione golosa de l’Adigetto.it.

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