Cartoline di Bruno Lucchi: la «Città dipinta» Clusone
Per queste immagini ho girovagato per strade e piazze cercando, sulle facciate dei palazzi, gli affreschi che hanno reso celebre la città nella provincia di Bergamo
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Sono trascorsi più di 16 anni dalla mia prima mostra alla galleria Franca Pezzoli Arte, da allora molte le esposizioni che si sono susseguite: quattro personali, moltissime collettive e di conseguenza, numerose anche le mie presenze a Clusone; centro più importante, sia dal punto di vista economico che da quello turistico, della Val Seriana in provincia di Bergamo.
La città nel medioevo fu un feudo vescovile fino a far parte alla repubblica di Venezia.
La sua incredibile storia traspare dalle pitture delle facciate di palazzi e chiese disseminate nel centro storico.
Nel 2010 Franca Pezzoli ha organizzato una mia importante mostra personale nelle sale del Museo della Basilica, nello splendido Oratorio dei Disciplini, sede della Confraternita dei Disciplini associazione che si dedicava alla pratica liturgica e spirituale.
Gli aderenti, inoltre, si adoperavano ad opere di carità, assistenza ai bambini abbandonati, agli infermi e ai condannati a morte, praticavano la flagellazione volontaria tanto che venivano chiamati Flagellanti, Penitenti o Battuti.
Esporre nel Museo Diocesano, che fa parte del complesso della Basilica Santa Maria Assunta e San Giovanni Battista, non è stato facile: la difficoltà di competizione con l’importante e storico edificio, entrare in armonia con la sua storia, è stata una sfida complicata e difficile.
Ho un ricordo molto speciale di quella esperienza: essere bellezza nella bellezza.
Clusone è una città nota, soprattutto, per il suo Trionfo e Danza della morte: un imponente e macabro affresco, dipinto sulla facciata esterna dell’Oratorio. Un dialogo tra vivi e morti e viceversa, come avviene in molti affreschi simili in Francia e in Germania.
L’affresco, realizzato nel tardo Medioevo da Giacomo Borlone de Buschis tra il 1484 e il 1485, si inserisce nel filone iconografico dei trionfi della morte (o danze macabre) in voga nell’area alpina.
Queste rappresentazioni servivano da promemoria visivi al motto «Ricordati che devi morire», la fragilità della vita e la sua inevitabile sconfitta nel conflitto con la morte.
L’iconografia è molto semplice e doveva arrivare a tutti, proprio perché il messaggio doveva essere impattante e immediatamente comprensibile: non importa il rango sociale a prescindere dalla ricchezza posseduta, nessuno può vincere la morte.
Più antichi gli affreschi all’interno dell’Oratorio con le storie della vita di Gesù, scandita da 42 bellissimi riquadri.
Camminando in città è impossibile non imbattersi nella Torre dell’Orologio, sulla torre civica, uno dei primi orologi astronomici, realizzato da Pietro Fanzago, risalente al 1583, in grado di indicare i movimenti di astri, terra, sole e luna, oltre che equinozi, solstizi e i segni dello zodiaco.
Adiacente alla Torre Civica il Palazzo Comunale, risalente al periodo Medioevale con la facciata sud interamente affrescata, mentre in quella ad est si trova un bellissimo portale in pietra.
Nel centro storico la Chiesa di Sant’Anna, che dopo il restauro alla fine del Novecento, ha ripreso la sua originaria composizione, riprendendo gli splendidi affreschi Cinquecenteschi, sia interni che esterni.
Innumerevoli le mie presenze in questa splendida città, ma ancora non sufficienti da meritare la cittadinanza, anche se dall’anno scorso sono diventato socio onorario del Rotary Club di Clusone.
L’anno scorso, in occasione della spillatura, complice una fredda ma tersa giornata di ottobre, ho fatto il turista, con Graziella e la mia brava Nikon.
Ho girovagato per strade e piazze cercando, sulle facciate dei palazzi, gli affreschi che hanno reso celebre la «Città dipinta».
Non so se le mie foto siano all’altezza, ma vi consiglio, vivamente, di andare a Clusone e verificare personalmente.
Bruno Lucchi.
Bruno Lucchi Via Marconi,87 - 38056 Levico Terme – Trento info@brunolucchi.it +39 (0)461 707159 studio - +39 329. 8632737 www.brunolucchi.it https://www.facebook.com/Bruno-Lucchi-1758717671122775/ https://www.instagam.com/lucchibruno/ |
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