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Il ristorante gourmet di Villa Soligo – Di Giuseppe Casagrande

Nel cuore delle colline del Prosecco patrimonio dell'Unesco Tino Vettorello ha aperto, nella barchessa dello storico hotel, il suo Wine Resort

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Ristorante Villa Soligo - Barchessa.
 
Quanto mi è mancata, in questi lunghi mesi di pandemia, la mia adorata Marca Trevigiana, «gioiosa et amorosa» (e consentitemi di aggiungere «peccaminosa») come ben la descriveva il Boccaccio nel Decamerone.
L'ho ritrovata ieri dopo tanto tempo (in epoca pre-covid la frequentavo con cadenze settimanali) con l'emozione di chi ama le cose belle e buone della vita.
Mi si è aperto il cuore quando, lasciata Feltre e superato il Piave al ponte di Fener, davanti a me si è presentato lo spettacolo bucolico dei vigneti di Valdobbiadene e, poco dopo, le dolci colline di Colbertaldo, Col San Martino e Farra di Soligo. Adrenalina allo stato puro.
 

Tino Vettorello.
 
L'occasione di rivedere i miei luoghi preferiti è stato l'invito di un amico, l'editore Maurizio Potocnik, in occasione della presentazione del nuovo ristorante gourmet di Tino Vettorello nella barchessa di Villa Soligo.
Un wellness e charming hotel 4 stelle superior con Wine Resort, antica residenza dei conti Brandolini che nel 1982 Messeguè trasformò in centro dietetico e fisioterapico.
Molti i personaggi del mondo dello spettacolo, del cinema e della politica che in passato si ritemprarono in quest'oasi di pace incastonata proprio nel cuore delle colline del Prosecco: da Mastroianni a Catherine Spak, da Lino Banfi ad Alberto Sordi, da Silvio Berlusconi a Ugo Tognazzi, da Carla Fracci a Riccardo Muti.
 

Meryl Streep e Tino Vettorello.
 
A proposito di personaggi si racconta che molti degli ospiti del centro benessere erano soliti la sera, stanchi di tisane e yogurt dietetici, sgattaiolare e attraverso un'apertura segreta della siepe recarsi nel dirimpettaio Ristorante «Da Lino», tempio della buona tavola trevigiana nonché cenacolo del Premio Toti Dal Monte.
Nel 2020 l'incantevole Villa Soligo, di stile palladiano, è stata acquistata da Renco Spa ed è affiliata al brand Small Luxury Hotel of The World, simbolo di prestigio e raffinatezza.
Completamente ristrutturata e restaurata continua a regalare emozioni agli ospiti nazionali internazionali che la scelgono per eventi, matrimoni, centro benessere o come oasi di pace per una vacanza all'insegna della storia, della cultura, della tradizione e dei sapori del territorio.


Salone del ristorante Villa Soligo.
 
Sapori che Tino Vettorello, chef e vulcanico imprenditore veneto da 13 anni protagonista con i suoi piatti della Mostra internazionale d'Arte cinematografica di Venezia, interpreta con maestria come s'addice a questo angolo di paradiso, consacrato come meta del turismo mondiale d'élite e dal 2019 patrimonio Unesco dell'Umanità.
«Con la nostra squadra – ha dichiarato Tino Vettorello – vogliamo essere partecipi, interpreti e volano per l'economia del territorio.
«Un territorio che gioca le sue carte sul patrimonio storico, sulle risorse ambientali e sulla cultura dell'ospitalità e dello star bene a tavola.»
Vettorello sovrintende una brigata di cucina ed una squadra di sala che vantano esperienze nazionali ed internazionali di prim'ordine, ingredienti indispensabili per sviluppare un turismo enogastronomico che può spaziare dalla cucina tradizionale del territorio (di carne e di pesce) alla cucina innovativa.
 

Un piatto del ristorante Villa Soligo.
 
«La mia cucina – ha precisato Vettorello – si baserà sull'esperienza di questo gruppo di lavoro, unita alla mia conoscenza del mondo internazionale che nel mio percorso professionale all'estero mi ha permesso di scoprire culture, tradizioni e pietanze diverse.
«Alla base della mia cucina vi sarà sempre la rigorosa ricerca della materia prima legata al territorio e alle primizie stagionali, il caleidoscopio di colori nei piatti proposti e tanta innovazione legata alla storia del Prosecco, alla coltivazione degli orti di casa, al nostro radicchio, agli asparagi, alle castagne, ai funghi, alla cucina naturale di questo territorio e naturalmente alla mia amata cucina veneziana di laguna tra pesce dell'Alto Adriatico, erbe spontanee delle barene, ortaggi dell'entroterra.»
Il ristorante Villa Soligo sarà inoltre punto d'incontro nel territorio della Marca trevigiana per wine lover e appassionati di cucina gourmet.
 

Altro piatto del ristorante Villa Soligo.
 
«Noi affronteremo in piena sicurezza questa stagione estiva sulla nostra terrazza all'interno del parco e nelle nostre eleganti sale interne.
«Sono sicuro che avremo ottimi riscontri, ma allo stesso tempo sono certo che regaleremo un pizzico di novità, che non guasta mai in cucina, e tante emozioni ai nostri ospiti. Emozioni che ho provato personalmente assaggiando alcuni piatti proposti in occasione del "vernissage" alla stampa.»
Da standing ovation gli amuse bouche della casa e così pure il mosaico di tonno: salsa coniglio, sedano croccante e quinoa.
Valeva il viaggio anche il raviolo di branzino con burro affumicato al fieno, limone candito e olive. E così pure la ricciola con patate alla brace, salsa di ortiche, salsa curcuma e Champagne.
Diversamente tradizionale, ma squisito anche questo, il tiramisù che Tino Vettorello propone nella versione «Tinomisù».
Il tutto accompagnato dal Prosecco Rosé millesimato e dal Prosecco Superiore di Casa San Nicolò.
In alto i calici.
 
Giuseppe Casagrande – g.casagrande@ladigetto.it

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cristiana sparvoli 10/06/2021
Giuseppe, come sempre, sai cogliere l'essenza della ristorazione di qualità- Tino Vettorello ne ha fatta di strada, e in meglio, da quando lo abbiamo incontrato per la prima volta al festival di Ravello. Grazie, inoltre, per l'amore che porti per la "nostra" Marca Trevigiana. In alto i calici, ovunque ci sia buon vino e buona compagnia!
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