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Maso Poli, il vino è anche arte – Di Giuseppe Casagrande

Svelata la nuova statua «Terra Cielo», opera straordinaria dello scultore Marco Martalar, simbolo della passione della Famiglia Togn per il loro vigneto

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Foto di Marco Parisi.
 
Quando il vino sposa l'arte diventando esso stesso un'opera d'arte.
Lo si vedrà nei prossimi giorni quando i visitatori di Vinitaly potranno ammirare due capolavori dell'arte italiana e mondiale esposti in fiera a Verona: il Bacco di Caravaggio e il Bacco Fanciullo di Guidio Reni.
Un'anteprima del vino che diventa arte l'abbiamo avuta nei giorni scorsi davanti ad un parterre di operatori del settore turistico ed enogastronomico, in occasione dell'inaugurazione del nuovo percorso emozionale nella cantina di Maso Poli, la splendida tenuta della famiglia Togn incastonata sulle colline Avisiane con spettacolare balconata sulla Val d'Adige.
Un intreccio di arte e stimoli sensoriali per un enoturismo del futuro capace di trasmettere l’anima del vigneto trentino.
 

La visita nel vigneto.
 
 Una scultura dedicata al patriarca della famiglia: Luigi Togn  
«II concetto di questo importante evento per la famiglia Togn è un intreccio di elementi che valorizzano il genius loci del nostro Maso Poli, – ha spiegato Romina Togn. – Un'eredità di emozioni e di valori che vogliamo dedicare alla lungimiranza di nostro padre Luigi, il quale nel lontano 1978 acquistò questo terroir unico, dove iniziò a praticare una filosofia legata al vino che lui sognava e che noi stiamo sviluppando ed esportando nel mondo.»
 
Il percorso, ideato in collaborazione con Aurora Endrici, consulente alla comunicazione della Famiglia Togn, è una fusione di elementi d’arte di varia forma: il percorso emozionale della visita in cantina con le cuffie ideato da Mariano De Tassis e Carlo Casillo di «Miscele d'Aria Factory» con la presenza dal vivo della viola di Nicola Fadanelli; la straordinaria opera lignea «Terra Cielo», una figura femminile di quattro metri d’altezza realizzata con il legno della tempesta di Vaia e delle vecchie vigne del Maso, dallo scultore vicentino Marco Martalar.
L'intreccio sensoriale delle straordinarie creazioni culinarie dello Chef Daniele Tomasi coadiuvato dalla moglie Elisa Bertoldi, numi tutelari del nuovissimo ristorante Innesti di Pergine Valsugana con il prezioso supporto logistico di Federico Sighel di Catering Emozioni e Sapori di Baselga di Pinè.
 

La visita della cantina.
 
 La visita in cantina con le cuffie: emozioni, musica e parole  
«La musica e le parole create per la nostra visita immersiva con le cuffie alla cantina e al vigneto del Maso diventeranno la proposta di punta della nostra offerta enoturistica – ha sottolineato Valentina Togn – una chicca che l’ospite potrà prenotare attraverso il nostro sito Maso Poli.
«L’enoturista oggi richiede di conoscere l’anima dell’Azienda, è saturo di esperienze copiaincolla e ricerca stimoli autentici che lo inducano ad apprezzare veramente il sapore dei vini e a fidelizzarsi al nome del Produttore.»
«Siamo consapevoli che l’opera Terra Cielo di Marco Martalar desterà moltissima curiosità – ha precisato Martina Togn - e siamo lieti che questo avvenga per il bene del territorio delle Colline Avisiane, prezioso terroir della viticoltura trentina e non solo.»
 

 
 Dopo il «Drago» e la «Lupa» quest'estate potremo ammirare il Grifone del Tesino  
La statua lignea «Terra e Cielo» di Maso Poli potrà essere vista solo dietro prenotazione e non sarà accessibile al pubblico in transito sulla strada provinciale.
«L’opera – ha aggiunto Martina Togn – vuole essere un tributo alla bellezza della vigna, fatta anche di silenzi e di rispetto per l'ambiente. Questa esclusività sarà per noi ancora più di stimolo ad accogliere con cura le persone che prenderanno parte al nostro tour emozionale.»
 
Lo scultore vicentino Marco Martalar è famoso in Trentino per aver realizzato a Lavarone il «Drago di Vaia» e a Vetriolo Terme la «Lupa del Lagorai».
In questi giorni sta ultimando il bozzetto di una nuova opera: il «Grifone del Tesino» che costruirà quest'estate a Celado di Castello Tesino sempre con i legni della tempesta di Vaia.

Giuseppe Casagrande – g.csagrande@ladigetto.it

La statua con lo scultore Martalar e le sorelle Togn.

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