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Le bottiglie da sogno dei wine lover – Di Giuseppe Casagrande

Al 1° posto Château Mouton Rothschild Premier Grand Cru di Bordeaux, al secondo il re degli Champagne: il Dom Pérignon della Moët & Chandon

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Alcune etichette di Château Mouton Rothschild, l'aristocrazia del Bordeaux.

Esclusivi, ricchi di storia e di fascino, da stappare nelle occasioni speciali, ricercatissimi dai collezionisti, da assaggiare almeno una volta nella vita.
Sono i vini-icona dei nostri sogni. Ogni wine lover ha la propria bottiglia dei sogni, quella che fa battere il cuore e che figura nel libro dei desideri, un regalo da concedersi proprio per le festività di fine anno e da condividere con le persone più care.

Ma quali sono i gioielli enoici più ambiti a livello internazionale? A farci da guida è la Top 100 Most Searched-For Wines & Spirits by «Wine-Searcher», portale di riferimento nel mondo per la comparazione dei prezzi dei vini, che monitora i listini prezzi di migliaia di enoteche e wine shop di tutto il mondo, ma anche le preferenze dei wine lover che decretano la popolarità di un determinato vino.

Così come era accaduto per la The World’s Most Expensive Wines, anche per il ranking dei vini più famosi, c’è un Paese dominatore, la Francia.
Ma l’Italia conferma il proprio blasone piazzando otto vini tra i primi 100 della classifica mondiale.
 

Spettacolare carrellata del mitico Dom Pérignon, il re degli Champagne.
 
  Château Mouton Rothschild, il leggendario vino di Bordeaux 
Sul gradino più alto del podio troviamo uno dei vini più famosi del pianeta: il mitico, ormai leggendario Château Mouton Rothschild Premier Grand Cru Classé di Bordeaux. Dal 1853 è di proprietà della famiglia di origine ebraica: i Barons de Rothschild.
Lo Château Mouton Rothschild sorge nel cuore del Médoc e beneficia di condizioni pedoclimatiche eccezionali, sia per la presenza di terreni prevalentemente ghiaiosi sia per l'esposizione e l'intensità della luce solare. Il vitigno principe del vigneto (84 ettari) è il Cabernet Sauvignon (80%), minore è la percentuale di Merlot (16%), Cabernet Franc (3%) e Petit Verdot (1%).
 
Lo Château Mouton Rothschild è noto a tutti gli appassionati di vino, non solo per i suoi vini eccezionali, ma anche per le sue etichette firmate da alcuni artisti di fama internazionale. Oltre alla spettacolare sala tini, lo Château è uno spazio di arte e di bellezza grazie al museo Wine in Art che riunisce la esclusiva mostra «Art and the Label» con le opere di famosi artisti contemporanei (Francis Bacon, Dalì, Braque, solo per citare qualche nome) che dal 1945 hanno illustrato le etichette del grande vino francese.
 

La cantina di Château Lafite, uno dei vini da sogno dei wine lover.
 
 Dom Pérignon, il re dello Champagne di proprietà di Bernard Arnault 
Al secondo posto di questa superclassifica mondiale, dopo lo straordinario Chateau Mouton Rothschild Premier Grand Cru Classé di Bordeaux, troviamo il re delle bollicine: il mitico Dom Pérignon Brut, lo Champagne della Moët & Chandon, di proprietà di Bernard Arnault, l'uomo più ricco del mondo che controlla il mercato della moda e del lusso a livello globale. Il Dom Pérignon nasce ad Épernay, pittoresca cittadina nel Nord-Est della Francia, famosa per la presenza delle più blasonate maison di Champagne tra cui la Moët & Chandon. Qui passa anche l'Avenue de Champagne, la strada fiancheggiata da maestose dimore in stile neoclassico che nel 2015 è stata riconosciuta dall'Unesco un Patrimonio dell’Umanità.
 

Petrus (Pomerol) altro vino leggendario, un Merlot, l'icona della perfezione.
 
  Château Lafite (Pauillac), Petrus (Pomerol) e Château Margaux (Bordeaux) 
Al terzo posto della classifica troviamo un altro gioiello dei baroni Rothschild, Château Lafite (Pauillac), un altro mitico premier cru di Bordeaux.
Proseguendo in questa carrellata di prestigiosissime etichette sognate dai wine lover troviamo ancora la Francia che conquista la quarta e la quinta posizione con il Petrus (Pomerol) e il Chateau Margaux, altro vino simbolo di Bordeaux.

Ad interrompere la supremazia francese, al sesto posto si affaccia finalmente un vino italiano: il mitico Sassicaia della Tenuta San Guido (Bolgheri) della famiglia Incisa della Rocchetta, che si conferma ancora una volta come il vino italiano più popolare su «Wine Searcher», portale di riferimento per i wine lover di tutto il mondo. Al settimo e all'ottavo posto riecco ancora la Francia con Château Latour (7°) e Chateau Haut-Brion (8°).
Per gli ultimi due posti della top ten troviamo al nono posto un whisky indiano, Indri Trini, The Three Wood e al decimo la Napa Valley (California), zona di produzione dell’Opus One.
 

Altra fantastica carrellata, le etichette Tignanello della famiglia Antinori.
 
  L'Italia si difende con un fantastico tris: Sassicaia, Tignanello e Masseto 
Per quanto riguarda l'Italia, nel «Gotha» delle etichette da sogno ricercatissime dai collezionisti al primo posto del podio - come detto - troviamo il mitico Sassicaia della Tenuta San Guido, al secondo posto il Tignanello della famiglia Antinori (15° nella classifica generale) e al terzo il Masseto della famiglia Frescobaldi, in grande ascesa (28° nel mondo tra i vini più ricercati).
 
Al quarto posto l’Ornellaia sempre della famiglia Frescobaldi (33° nella classifica generale) seguito al quinto posto dal Solaia della famiglia Antinori (47°) e al sesto posto dal Barolo Riserva Monfortino di Giacomo Conterno (75°). Al settimo posto della classifica italiana dei «most popular» troviamo poi il Barolo Bartolo Mascarello (92°) e all'ottavo posto l’Igt Flaccianello della Pieve di Fontodi che chiude la pattuglia italiana tra i primi 100 del ranking mondiale di «Wine Searcher».
 
Oltre la posizione numero 100 troviamo il Barbaresco di Gaja, che è al nono posto tra i vini più ricercati d’Italia (e al 109° della classifica generale), poi al decimo posto Le Pergole Torte di Montevertine (111°), all'undicesimo posto il Brunello di Montalcino di Biondi Santi Tenuta Il Greppo (118°) e al dodicesimo l'Igt Case Basse di Gianfranco Soldera (127°). A seguire troviamo ancora Biondi Santi che ritorna con il Brunello di Montalcino Riserva (171° in classifica generale) e il Barolo Riserva Falletto-Vigna Le Rocche di Bruno Giacosa (173°). Chiude la «top 15» italiana il Bolgheri Superiore Tenuta Guado al Tasso dei Marchesi Antinori che nella classifica generale si è piazzato al 177° posto.

In alto i calici. Prosit!
Giuseppe Casagrande - g.casagrande@ladigetto.it

Una carrellata di diverse annate di Sassicaia, il mitico vino di Bolgheri.

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